Ciao bia06, sono in discreta salute, grazie
Un po' sovrappeso a dire il vero, ma dicono che è normale quando si smette di fumare

Venendo alla tua domanda, io credo alla diversificazione.
Certo un osservatore superficiale potrebbe obiettare che negli ultimi dodici mesi le obbligazioni perpetue sono salite tutte, così come tutte erano scese nei dodici mesi precedenti.
A guardare meglio, però, non tutte hanno avuto lo stesso andamento. Alcune sono tornate ai livelli pre-crisi
o addirittura lo hanno superato...
molte invece hanno ancora parecchio da recuperare...
mentre alcune non è ancora chiaro se ce la potranno mai fare...
La mia impressione è che l'onda lunga della liquidità che fino ad ora ha fatto salire un po' tutto (non solo le perpetue, ma i bond corporate in generale ed in particolare gli high yield) prima o poi si esaurirà, con conseguenze anche pesanti, ma che al tempo stesso ci siano ancora margini di crescita in particolare nella fascia media del mercato.
Personalmente non ho ancora alleggerito niente (per fortuna

) anche se mi sto preparando a farlo, soprattutto per gli emittenti di prima fascia, che ormai rendono veramente molto poco.
Dubito però che utilizzerò i proventi per posizionarmi sulla fascia mediana, di cui ho già un buon pacchetto di titoli, o addirittura per scendere ulteriormente di livello (praticamente non ho distressed, o ciofeche, salvo un infelice pacchettino di Depfa acquistate prima della crisi), quanto piuttosto per costruire delle posizioni difensive in vista di un possibile rialzo dei tassi.
Tornando alla tua domanda, diversificare ha senso: il mercato è stato selettivo negli ultimi due anni, e secondo me nei prossimi due lo sarà ancora di più.
Come sempre bisognerà porre grande attenzione alle singole storie onde evitare sorprese: il sistema è ancora a metà del guado e non tutti ce la faranno. Dubito che avremo situazioni simili al fallimento di Lehman (e mi auguro comunque che simili tragici errori in futuro vengano evitati) ma la probabilità che alcuni emittenti falliscano è maggiore di zero, ce lo dicono i prezzi, prima ancora dei rating.
L'altro grande tema saranno le nuove politiche di regolamentazione e l'impatto (pratico) che avranno sul mercato. Per ora l'impressione è che comunque alla lunga ci sarà un effetto scarsità, per l'esercizio delle call, il lancio di OPA o OPS...
Altro aspetto ancora non del tutto chiaro è come si comporteranno gli stati e la Commissione Europea in caso di salvataggi "estremi": l'eventualità di un "haircut", anche pesante, non è affatto esclusa, anche qui ce lo dicono i prezzi. Il rischio è quello di finire segregati nel caveau della bad bank...
Infine c'è l'incognita tassi, ed un rischio bolla crescente. Col risk free (Bot, CCT...) sotto all'1% è fin troppo facile finanziarsi a tassi irrisori su durate anche lunghe. Non a caso c'è un boom di emissioni, le aziende pagano la metà ai risparmiatori rispetto a quello che pagherebbero in banca.
Non vi è il minimo segnale che la situazione stia per cambiare a breve, ma prima o poi cambierà e allora ne vedremo delle belle