capt.harlock
MENA IL CAMMELLO FAN CLUB
qualcuno ha idea di come si riesce ad avere il book in real time su euronext ?(anche pagando si intende)
Scusate, con iw entro quando bisogna aderire all'opa di baca e ca?
Ciao Rottweiler,
credo Dierre intendesse riferirsi al solvemcy margin quando diceva "deve essere ripristinato".
In effetti è proprio così e credo valga la pena ribadirlo esplicitamente per chi non ha molta dimestichezza con la materia.
Come mi sembra anche tu abbia appena scritto (se non ti ho frainteso) vorrei ripetere quanto avevo già scritto in altri termini:
una compagnia d'assicurazioni che voglia rimanere in business non può avere (o quantomeno non può avere a lungo) un solvency margin minore del 100% di quello richiesto.
Concordi?Un caro saluto
Ciao Rot,
Intendevo dire quello scritto da Leon.
Il "troppo bello" era riferito alla condizione che se una compagnia di assicurazione non può avere un solvency margin inferiore al 100% per un lungo periodo, quindi nel caso di Groupama, la cedola potrebbe saltare un'anno, ma al ripristino del margine la cedola dovrebbe essere certa (a maggior ragione sul T1, che ha il solvency margin a 100 per il pagamento) a meno che la compagnia non voglia smettere il proprio business.
Mi sembra paradossale, ma io interpreto cosi...
Dal prospetto della 414 e 751, che mi paiono abbastanza esplicativi, interpreto:
1)come dice zorba il pagamento delle cedole è comunque discrezionale da parte della società (per la 751 però il pagamento cedole è addirittura 'compulsory' se il solvency è sppra150!), fatto salvo il coupon pusher e comunque con il solvency margin sopra 100.
2)può essere ordinato 'd'imperio' dalla ACP Autorité de Contrôle Prudentiel di non pagare le cedole anche se il solv.marg. fosse sopra 100
3)se il solvency margin è inf 100 alla data stacco e comunque
"for that Relevant Financial Period", o se lo diventasse proprio a causa dello stacco, certamente non si paga e scatta la loss abs.
Ricordo che subito dopo la cacciata di Azema venne dato il via libera (anzi venne 'ordinata' probabilmente dalla ACP) all'operazione cdc/silic perchè il solv.marg. doveva obbligatoriamente tornare a 100 per la fine anno 2011, altrimenti sarebbe stata in qualche modo nazionalizzata e ricordo anche che il nuovo ceo da qualche parte aveva dichiarato che tale operazione avrebbe portato 20 punti a favore del solv.margin.
Quindi, mia opinione è che groupama abbia attualmente il solvency margin almeno pari a 100 nonostante le partecipazioni azionare ulteriormente calate negli ultimi mesi (credit suisse aveva stimato al 30 settembre fosse sceso a 97) e che anzi, sempre come detto da martel, l'obbiettivo nel primo semestre sia di guadagnare almeno altri 50 punti di solvency margin (e comunque il minimo di 150 era stato imposto come obbiettivo vitale dalla ACP per la fine 2012).
Il problema è: ce la sta facendo in scioltezza ? e se invece continueranno ad arrancare tra il lusco e il brusco con un solvency margin appena sopra 100, non è che dovranno comunque decidere di non pagare perche così 'ordinato' dalla ACP ? Più altre incognite: con tutti gli aucap che spuntano quì e la per forza di cose, non è che magari socgen o anche veolia bussano alla porta di martel ?
Je ne sais pas !
Però nel mio piccolo mi sento di dire che, sempre tenendo a mente quanto è importante groupama in francia soprattutto per il comparto agricolo (del resto, ricordo che il nome sta per Groupement Assurances Mutuelles Agricoles) il peggio che ci può capitare è di perdere una cedola, ma di certo non credo proprio di fare la fine che qualche auruspice thailandese.... appunto auspica. Vi dirò, anzi, che se la prox settimana davvero si confermassero sbocciate le 'rose italiche' e dunque dovessi portare a casa un più che buono gain, mi era venuta voglia di comprare altri lotti di questa group. Mi frena però il fatto che siamo a metà del rateo e mi girerebbero los cojones se me lo ciucciassero poi a giugno. Ma certo è che a 35 groupama T1 a me pare, tutto sommato quanto almeno attualmente conosciuto, parecchio allettante.
PS: siccome mai dire mai, aggiungo convintamente
Dal prospetto della 414 e 751, che mi paiono abbastanza esplicativi, interpreto:
1)come dice zorba il pagamento delle cedole è comunque discrezionale da parte della società (per la 751 però il pagamento cedole è addirittura 'compulsory' se il solvency è sppra150!), fatto salvo il coupon pusher e comunque con il solvency margin sopra 100.
2)può essere ordinato 'd'imperio' dalla ACP Autorité de Contrôle Prudentiel di non pagare le cedole anche se il solv.marg. fosse sopra 100
3)se il solvency margin è inf 100 alla data stacco e comunque
"for that Relevant Financial Period", o se lo diventasse proprio a causa dello stacco, certamente non si paga e scatta la loss abs.
Ricordo che subito dopo la cacciata di Azema venne dato il via libera (anzi venne 'ordinata' probabilmente dalla ACP) all'operazione cdc/silic perchè il solv.marg. doveva obbligatoriamente tornare a 100 per la fine anno 2011, altrimenti sarebbe stata in qualche modo nazionalizzata e ricordo anche che il nuovo ceo da qualche parte aveva dichiarato che tale operazione avrebbe portato 20 punti a favore del solv.margin.
Quindi, mia opinione è che groupama abbia attualmente il solvency margin almeno pari a 100 nonostante le partecipazioni azionare ulteriormente calate negli ultimi mesi (credit suisse aveva stimato al 30 settembre fosse sceso a 97) e che anzi, sempre come detto da martel, l'obbiettivo nel primo semestre sia di guadagnare almeno altri 50 punti di solvency margin (e comunque il minimo di 150 era stato imposto come obbiettivo vitale dalla ACP per la fine 2012).
Il problema è: ce la sta facendo in scioltezza ? e se invece continueranno ad arrancare tra il lusco e il brusco con un solvency margin appena sopra 100, non è che dovranno comunque decidere di non pagare perche così 'ordinato' dalla ACP ? Più altre incognite: con tutti gli aucap che spuntano quì e la per forza di cose, non è che magari socgen o anche veolia bussano alla porta di martel ?
Je ne sais pas !
Però nel mio piccolo mi sento di dire che, sempre tenendo a mente quanto è importante groupama in francia soprattutto per il comparto agricolo (del resto, ricordo che il nome sta per Groupement Assurances Mutuelles Agricoles) il peggio che ci può capitare è di perdere una cedola, ma di certo non credo proprio di fare la fine che qualche auruspice thailandese.... appunto auspica. Vi dirò, anzi, che se la prox settimana davvero si confermassero sbocciate le 'rose italiche' e dunque dovessi portare a casa un più che buono gain, mi era venuta voglia di comprare altri lotti di questa group. Mi frena però il fatto che siamo a metà del rateo e mi girerebbero los cojones se me lo ciucciassero poi a giugno. Ma certo è che a 35 groupama T1 a me pare, tutto sommato quanto almeno attualmente conosciuto, parecchio allettante.
PS: siccome mai dire mai, aggiungo convintamente
Concordo. E' quanto intendevo con la frase: "il regolatore interviene con una procedura abbastanza complessa (evito di entrare nei dettagli) che obbliga l'assicurativo a ripristinare, entro tempi fissati, la linea di galleggiamento". L'ipotesi è che l'assicuratore riesca a tornare sopra il livello di guardia. Altrimenti sono dolori...
Come ti ha già scritto Zorba, l'importante è che tu non consideri il superamento del 100% del solvency come un coupon pusher.
A me sembra, invece, che a questi prezzi rifletta abbastanza fedelmente i rischi che si corrono.
Le difficoltà ci sono e sono molto serie.
Non è detto che il piano di dismissioni sia facilmente realizzabile, senza contare che ne andrebbe valutato l'impatto sugli utili futuri: senza i suoi gioielli Groupama sarà una cosa ben diversa da adesso.
Fare un aumento di capitale potrebbe non essere una passeggiata di questi tempi, non è detto che ci siano soldi per tutti.
Il fatto stesso che tu ricordi l'importanza sistemica del gruppo mi fa correre un brivido lungo la schiena: se lo stato intervenisse dubito che lo farebbe rimborsando gli obbligazionisti subordinati a spese dei contribuenti francesi e in ogni caso la Commissione Europea non starebbe a guardare.
Coerentemente la quotazione si situa più o meno a metà fra quelle di emittenti che sentono (e scontano) la crisi, ma sostanzialmente ce la possono fare da soli, e banche zombie alla Depfa che sono tenute in piedi dal denaro pubblico e non si è ancora capito bene se ed in quale misura ripagheranno i loro debiti subordinati o se in futuro saranno mai in grado di servire il loro debito tout court.
In quale gruppo ricadrà lo sapremo solo in futuro, ma già questa incertezza per me è sufficiente a giustificare le quotazioni attuali e a tenermi a distanza di sicurezza.
A me sembra, invece, che a questi prezzi rifletta abbastanza fedelmente i rischi che si corrono.
Le difficoltà ci sono e sono molto serie.
Non è detto che il piano di dismissioni sia facilmente realizzabile, senza contare che ne andrebbe valutato l'impatto sugli utili futuri: senza i suoi gioielli Groupama sarà una cosa ben diversa da adesso.
Fare un aumento di capitale potrebbe non essere una passeggiata di questi tempi, non è detto che ci siano soldi per tutti.
Il fatto stesso che tu ricordi l'importanza sistemica del gruppo mi fa correre un brivido lungo la schiena: se lo stato intervenisse dubito che lo farebbe rimborsando gli obbligazionisti subordinati a spese dei contribuenti francesi e in ogni caso la Commissione Europea non starebbe a guardare.
Coerentemente la quotazione si situa più o meno a metà fra quelle di emittenti che sentono (e scontano) la crisi, ma sostanzialmente ce la possono fare da soli, e banche zombie alla Depfa che sono tenute in piedi dal denaro pubblico e non si è ancora capito bene se ed in quale misura ripagheranno i loro debiti subordinati o se in futuro saranno mai in grado di servire il loro debito tout court.
In quale gruppo ricadrà lo sapremo solo in futuro, ma già questa incertezza per me è sufficiente a giustificare le quotazioni attuali e a tenermi a distanza di sicurezza.