Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 2 (3 lettori)

Stato
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C.Bonacieux

Forumer attivo
Che dovrebbero rimandarli in castigo dietro la cortina di ferro.. per aver voluto far sapere al mondo che esiste anche la Slovacchia, fino ad oggi nota solo per la pochi (ma tutto sommato buoni.. :)) motivi..

La Slovacchia mette nei guai l’Euro
Il governo è stato sfiduciato dal Parlamento sul finanziamento del fondo di emergenza dell'Eurozona

12 ottobre 2011
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Nella serata di ieri il Parlamento slovacco ha bocciato un pacchetto di misure volto a rafforzare i poteri dei paesi dell’Eurozona permettendo loro di espandere l’EFSF, cioè il fondo di emergenza per affrontare la crisi dell’Unione Europea. Il governo aveva sottoposto le norme al Parlamento con un voto di fiducia, trovandosi quindi delegittimato e al capolinea. La Slovacchia era l’ultimo dei 17 paesi dell’Eurozona che doveva ancora votare sullo European Financial Stability Facility. E già la settimana scorsa sul Post avevamo raccontato dei suoi nervosismi.
Nonostante una crescita relativamente buona negli ultimi mesi, la Slovacchia è il secondo Stato più povero in Europa e in diverse regioni il tasso di disoccupazione è molto alto con una persona su tre senza lavoro. La primo ministro Iveta Radicova, di centrodestra, ha avviato un piano di austerità molto pesante, tale da rendere impensabile la richiesta di altri sacrifici. Insomma, le condizioni non erano affatto ideali perché il Governo chiedesse altri 7,7 miliardi di euro, tra l’altro in un paese conta 5,4 milioni di abitanti. Già lo scorso anno il centrodestra votò contro le proposte di dare aiuti economici alla Grecia.
Al centro della coalizione di governo, è stato centrale il dissenso di Richard Sulik di Libertà e Solidarietà (SaS). Sulik dice che il pagamento di una cifra così grande porterebbe il paese su una strada diretta verso il socialismo, e quindi «dobbiamo lasciare che la Grecia vada in bancarotta». Il partito di Sulik si è astenuto, risultando determinante nella mancata approvazione della norma. Il governo ha detto che sottoporrà nuovamente l’espansione del fondo di emergenza al Parlamento: l’opposizione socialista – a sua volta astenuta durante il voto – dovrebbe garantire il suo sostegno a condizione che si fissi immediatamente una data per le nuove elezioni. La premier Radicova ha già cominciato i colloqui con i socialisti. «L’intera Eurozona è in pericolo in questo momento, non solo la Grecia o pochi piccoli paesi. L’Euro è in pericolo».
Il fondo di emergenza, l’EFSF, una volta allargato dovrebbe avere una capacità di 440 miliardi di euro. Gli Stati principalmente impegnati nel suo finanziamento sono Germania, Francia e Italia. L’EFSF può però materialmente prestare un massimo di 250 miliardi di euro, perché solamente sei dei 17 stati che hanno aderito hanno un rating di tipo AAA, cioè hanno una elevata capacità di ripagare il debito. L’Unione Europea avrebbe voluto raggiungere i 440 miliardi di euro entro l’estate. Il fondo, una volta ratificato da tutti gli Stati, avrebbe inoltre la possibilità di fare acquisti direttamente sul mercato secondario dei titoli di Stato greci o di altri paesi membri in crisi, mentre oggi può intervenire solo sul mercato primario, ovvero al momento dell’emissione dei titoli.
 

claudioborghi

Twitter: @borghi_claudio
Se vuoi sapere a spese di chi i governi ricapitalizzerebbero le banche (cut)

Peccato però che (a parte casi isolatissimi vedi Dexia) così non sarà...
Le banche necessitano di capitale privato e perciò non possono permettersi di fare i gradassi con gli obbligazionisti di qualsiasi livello. Il capitale pubblico non può sostituirsi al privato per il semplice motivo che non ce n'e' più :-o ed è la causa del problema, non l'effetto.
In Irlanda c'era uno stato senza debiti e delle banche enormi che, pistola alla tempia, sono state passate al pubblico. Dalle altre parti hai un pubblico indebitato che sta mettendo in difficoltà le banche proprio perchè detengono i suoi titoli. Se il pubblico si indebita ancora di più per ricapitalizzare le banche i suoi titoli scenderebbero ancora vanificando l'intervento.
Per questo lo scenario non è realistico: la partita si gioca solo sul pubblico: se riusciranno a sistemare il giocattolo con BCE, EFSF o quello che vogliono loro ok e le banche non avranno bisogno di ricapitalizzazioni, se invece non ci riusciranno salta tutto :D e quindi ci ritroveremo in numerosa compagnia sul forum del giardinaggio :lol:
 

Vet

Forumer storico
Certo che c'e da rimanere alquanto sorpresi per l'attuale situazione : abbiamo le Ag di rating anglosassoni -yanchee che stanno dowgrandando l'impossibile a tutto spiano , il tricheco che a pochi gg dalla sua finalmente scomparsa che lancia anatemi a tutto spiano sul economia Europea..... i principali network yanchee che oramai non trovano più parole e calzate da sparare sull' Europa.....banche sull'orlo del fallimento....ecc ecc,..
Eppure le borse azionarie europee e le ns. amate che a loro sono legate ...........TEngono.....anzi sono salite........qualcuno da darmi una spiegazione plausibile .......oltre a quella scontata che erano già scese fin troppo o che da oggi ricominceranno a scendere....
 

drbs315

Forumer storico
ECONOMIA: EFFETTO DOWNGRADE SU BANCHE (MF)

MILANO(MF-DJ)--I recenti downgrade delle agenzie sul rating dell'Italia
produrranno effetti anche sul capitale bancario, imponendo in certi casi
l'accantonamento di maggiori risorse patrimoniali.

Lo scivolamento nella seconda fascia, si legge su MF, avra' impatto
sulle esposizioni di istituti verso altre banche, che abbiano durata
superiore a tre mesi e siano incluse nel banking book. In questi casi, la
ponderazione di capitale salira' dal 20 al 50%: cio' vuol dire che gli
asset ponderati per il rischio saliranno in eguale misura, riducendo cosi'
gli indici patrimoniali.

I downgrade di Moody's e Fitch imporranno conseguenze sui covered bond
emessi dalle banche italiane, il cui fattore di ponderazione salira' dal
10 al 20%: un problema soprattutto considerando il successo degli
strumenti. Quanto invece al trading book, lo Stato italiano e' sceso dalla
prima fascia nella seconda, quella degli "emittenti qualificati" per la
quale i fattori di ponderazione cambiano a seconda della durata residua
dell'esposizione. Tuttavia, per i titoli denominati in euro, la
ponderazione e' zero anche per il portafoglio trading. Riguardo invece
alle esposizioni verso regioni e enti territoriali, e' in via
d'introduzione un trattamento preferenziale, che consentira', a partire da
inizio 2012, di continuare a ponderarle al 20%. Infine ci saranno
modifiche tecniche anche alla disciplina della concentrazione dei rischi.
red/vit

(fine)

MF-DJ NEWS
1209:06 ott 2011

Effetti a bilancio dei downg italici
 

Cat XL

Shizuka Minamoto
Se vuoi sapere a spese di chi i governi ricapitalizzerebbero le banche il report di UBS ti risponde cosi a pagina 2:

If banks require support from governments, this state-aid may trigger regulatory restrictions affecting subordinated bonds. Banks using support may be restricted from making optional coupon payments on Tier 1 securities for a period of several years and may not be allowed to use issuer call options to redeem any subordinated instruments early.

E continua .......

Banks requiring a second round of government support shortly after the
financial crisis will most likely come at a high price for the banking sector
in the longer-term. Regulatory standards may be tightened further and legal changes may enforce loss absorption by share and (subordinated aggiungo io) bondholders before any taxpayers' money is being used to support a bank in the future.

E ancora....... da pagina 3

Why should governments inject fresh capital and at the same time
allow repayments of capital to investors? We think that it would be politically very difficult to justify using taxpayers money is (again) for the support of banks, while investors currently providing a bank with capital, like shareholders and subordinated bondholders, still receive dividends/coupons and principal repayments.

Quello che mi spaventa in questo momento e' che non sappiamo con quali modalita' i governi sceglieranno di ricapitalizzate le banche, l'ipotesi di sacrificare oltre agli azionisti anche gli investitori subordinati mi sembra uno degli scenari plausibili. Del resto siamo alla seconda crisi finanziaria, molte banche sono gia' state aiutate una prima volta con i soldi dei contribuenti, ora che in un contesto di crisi economica ancora piu'acuta aspettarsi che i governi ci rimettano ancora dei soldi pubblici, mentre noi continuiamo a prendere cedole a doppia cifra mi sembra azzardato.Spero vivamente di sbagliarmi

Bosogna dire che i prezzi delle T1 scontano gia' ampiamente questo scenario. Se c'e' equity value le T1 devono valere 100 (non il prezzo ovviamente).
 

claudioborghi

Twitter: @borghi_claudio
Certo che c'e da rimanere alquanto sorpresi per l'attuale situazione

Era abbastanza percepibile da qui

http://www.investireoggi.it/forum/2472343-post51649.html

Per questo motivo

http://www.investireoggi.it/forum/2472380-post51654.html

Il taglio del rating disperato sull'Italia da parte di Moody's ha fatto capire che oramai l'arma dei downgrade si è spuntata e tutti quelli che hanno pesantissime scommesse contro sovereign europei e italiani in particolare (via derivati) stanno sentendosi male perchè da affondare come il burro si sono trovati contro la bce che ha munizioni potenzialmente infinite... dato che sono umani il nervosismo coglie anche loro.
 

drbs315

Forumer storico
SPAGNA: FITCH TAGLIA GRANDI BANCHE DOPO DOWNGRADE SOVRANO

MILANO (MF-DJ)--Fitch ha tagliato il rating a lungo termine delle
maggiori banche spagnole per riflettere il declassamento del giudizio
sovrano assegnato alla Spagna.

Nel dettaglio l'agenzia ha declassato Banco Santander ad 'AA-' da 'AA',
Banco Espanol de Credito (Banesto) ad 'AA-' da 'AA', Banco Bilbao Vizcaya
Argentaria (Bbva) ad 'A+' da 'AA-', CaixaBank ad 'A' da 'A+', Banco
Popular Espanol a 'BBB+' da 'A-' e Banco de Sabadell (Sabadell) a 'BBB +'
da 'A-'. Il rating di Banco Popular e' stato inoltre posto sotto
osservazione con implicazioni negative dopo l'annuncio del progetto di
fusione con Banco Pastor, mentre l'outlook sulle altre banche e' negativo.

La decisione segue il taglio del rating sovrano spagnolo ad 'AA-', con
outlook negativo, da 'AA+'. Inoltre il contesto economico debole in
Spagna, il tasso di disoccupazione elevato e i problemi del settore
immobiliare continueranno a influire sul volume delle attivita' delle
banche a livello nazionale, cosi' come sulla qualita' degli attivi, con
conseguente impatto sugli indicatori di performance. A cio' si aggiungono
le difficolta' nell'accesso al mercato interbancario, i costi di
finanziamento piu' elevati e la minore domanda di prestiti.

Mentre le banche puramente nazionali devono affrontare sfide piu'
significative, sottolinea Fitch, le due banche internazionali Santander e
Bbva beneficiano della loro diversificazione geografica
che le conferisce
la capacita' di compensare i deboli risultati in Spagna, dove hanno
comunque una presenza significativa.
red/est/mur
[email protected]
(fine)

MF-DJ NEWS
1209:26 ott 2011
 

Zorba

Bos 4 Mod
Europe’s banks face 9% capital rule
By Patrick Jenkins in London, Ralph Atkins in Frankfurt and Peter Spiegel in Brussels

European authorities plan to set a higher than expected capital threshold for the region’s banks and give them six to nine months to achieve that level or face government recapitalisations under the auspices of the eurozone’s €440bn rescue fund, senior regulators said.
The European Banking Authority’s board of supervisors has approved in principle the idea that banks should be made to raise their core tier one capital ratios – the key measure of financial strength – to 9 per cent, well beyond the current expectations of banks and analysts, even after absorbing writedowns on the value of their sovereign debt holdings.

Officials cautioned, however, that the 9 per cent threshold – which could see dozens of banks forced to raise a combined €275bn, according to Morgan Stanley estimates – is still being debated in national capitals and in Brussels.
Some senior officials at the European Commission, which is due to unveil its own plan for bank recapitalisations , support the higher levels and could announce their backing as early as on Wednesday.
However, some members of the EBA board, notably the German contingent, are understood to have dissented, and no firm decision has yet been taken. Analysts had previously expected banks to be told to raise capital levels to 6 or 7 per cent. A final decision may not be taken until EU finance ministers meet ahead of a key October 23 European leaders’ summit.
The EBA, which has given banks a deadline of Thursday to submit up-to-date sovereign exposure data, is expected to complete its assessment of the capital shortfall by next week.
Financial market nervousness has escalated in recent weeks, helping lead to the collapse of Franco-Belgian bank Dexia and forcing other major European banks – including Germany’s Deutsche Bank and Austria’s Erste – to issue profit warnings.
Evidence of continued stress emerged on Tuesday as banks parked ever greater sums at the European Central Bank, rather than lending it to others. On Monday night, the amount left in the ECB’s overnight deposit facility hit €269bn – the highest since June last year.
In another sign of tension, use of the ECB’s emergency lending facility, which incurs a penal interest rate, has been running at about €3bn a day for the past week, suggesting acute problems somewhere in the banking system.
Jean-Claude Trichet, the ECB president, warned that Europe’s financial crisis had reached “a systemic dimension”. Addressing the European Parliament, Mr Trichet said delays in government action were “only contributing to aggravating the situation”. Europe’s institutions “must rise to the challenge and act together swiftly”.
The most important task was to restore the credibility of sovereign debt, Mr Trichet said. “It is absolutely fundamental. If we don’t have the credibility of the sovereigns, we don’t have a backstop if we have new possible crises – new dramas of the kind that we experienced in 2008. It is something that we are observing in real time, under our eyes.”
Although he did not mention Greece, Mr Trichet’s warning hinted at the ECB’s alarm over attempts by Germany to push for a bigger burden being borne by private Greek government bondholders.
 

Topgun1976

Guest
Peccato però che (a parte casi isolatissimi vedi Dexia) così non sarà...
Le banche necessitano di capitale privato e perciò non possono permettersi di fare i gradassi con gli obbligazionisti di qualsiasi livello. Il capitale pubblico non può sostituirsi al privato per il semplice motivo che non ce n'e' più :-o ed è la causa del problema, non l'effetto.
In Irlanda c'era uno stato senza debiti e delle banche enormi che, pistola alla tempia, sono state passate al pubblico. Dalle altre parti hai un pubblico indebitato che sta mettendo in difficoltà le banche proprio perchè detengono i suoi titoli. Se il pubblico si indebita ancora di più per ricapitalizzare le banche i suoi titoli scenderebbero ancora vanificando l'intervento.
Per questo lo scenario non è realistico: la partita si gioca solo sul pubblico: se riusciranno a sistemare il giocattolo con BCE, EFSF o quello che vogliono loro ok e le banche non avranno bisogno di ricapitalizzazioni, se invece non ci riusciranno salta tutto :D e quindi ci ritroveremo in numerosa compagnia sul forum del giardinaggio :lol:


Il Problema è il Debito Sovrano,non le Banche.Ovviamente se continuano come stanno facendo tutti perdono la fiducia in tutto e si rischia una valanga di fallimenti.
Ogni giorno una Nuova Puntata,ora la Tragedia Slovacca..:lol: Ma mi chiedo che cappero sono entrati a fare nell'euro?Vogliono solo i diritti e nessun dovere?Mah:rolleyes:

Repeat?
According to a spokesman, Slovak talks on repeat EFSF vote seen by afternoon
 
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Stato
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