Grazie mille per la risposta, sempre molto gentile e preciso
Quello che a me non torna è la parte grassettata. Faccio un ragionamento deduttivo: se un regulatory event stabilisce che,
dato il prospetto, un titolo x non è più computabile in una data categoria (semplifico), ne deduco che non soddisfa i requisiti di idoneità per quella categoria, ovvero che sono richiesti
all'emittente requisiti più stringenti nelle future emissioni se vuole che il proprio futuro titolo di debito y venga computato nella categoria. Ma se questo è vero dal mio punto di vista una variazione del prospetto che implica una diversa eligibility a capitale implica anche che l'emissione x viene computata ora come emissione y (semplifico ancora), i cui requisiti però, più rigidi, implicano una differente tutela per l'investitore. Quando parlo (in modo scorretto, mi rendo conto) di slittamento di seniority non parlo di variazione di gerarchia ma di diminuzione delle garanzie che ha un bond. La differenza tra lt2 e t2 è data dal regolatore. Ma dunque l'eliminazione della call che consente un riavvicinamento (diciamo così) tra le 2 categorie non può essere fatto formale perchè non si può astrattamente separare l'eliminazione dell'opzione in seguito alla dichiarazione di non call dalle conseguenze che essa ha nell'eligibility.
Nella migliore delle ipotesi (che non riesco a condividere) io la vedo come una furbata, la solita scorciatoia (non più all'italiana, ma all'europea). Hai un deficit di capitale t2 o vuoi incrementarlo? Emetti t2 (come ha detto, mi pare, Marco1974)! Ma che fiducia può suscitare, negli investitori, un emittente (o un andazzo che porterà, verosimilmente, altri in Europa a fare lo stesso giochino) che per coprire le proprie esigenze di finanziamento altera i prospetti? Ha dichiarato di non callare? Benissimo, ma quando investo la prima cosa che fa fede è il prospetto, non le dichiarazioni dell'emittente.
Per questo, Rott, il problema per me non è affatto se Ucg callerà o meno - quella è una valutazione che, come investitore, posso fare tranquillamente con tutti i dati che mi sono noti da prospetto - se non callerà avrò sbagliato investimento, ma ero in condizione di decidere in piena consapevolezza se entrare o meno.
Io invece vedo la mossa di Isp come la prima su un crinale molto pericoloso - come altri commentatori hanno affermato - e come l'impennatina sui cds, senza che ci sia ovviamente alcun trigger event, ha mostrato.
Per questo la tua seconda domanda, ad esempio sulla call reputazionale (che verosimilmente sarà affare ormai per pochissimi eletti), pur rilevante ed implicando gli eventi recenti, imho, un probabile leggero repricing dei t1 con bassa post-call (in assenza di altre news), mi pare di rilevanza non superiore, in questo fase storica europea, a quale consistenza reale abbiano le garanzie formali di un bond - ovvero quanta sia disposto a concederne in caso di necessità il sistema europeo (intendo legislativo e giudiziario). Ti sembrerà eccessivo ma a me l'operazione di Isp, dopo altri capolavori recenti all'europea, mette più di una pulce nell'orecchio.
Ti chiedo cortesemente una risposta per chiarirmi i dubbi, sull'argomento io non tornerò ulteriormente, mi rendo conto di essere stato eccessivamente prolisso e di aver occupato fin troppo spazio
(mi scuso con i lettori), la questione del prospetto per me era (è) centrale, ma ormai la mia opinione penso sia chiara.