Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 2

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Per rispetto di coloro che leggono, non scrivono e avrebbero piacere di sapere
anche la realtà economica del momento che stiamo attraversando, ritengo
molto utile guardare questo video di Vloganza:Europa e America in progressivo peggioramento - YouTube!

nella difficile congiuntura che stiamo attraversando, se addirittura non è
destinata a peggiorare, penso che la questione reputazionale per le ns. banche,
sia l'ultimo dei loro problemi.
:up:


Con l'obiettivo di riportare la discussione un pò più terra-terra, riporto un recente quesito apparso nella rubrica lettere dei risparmiatori su Plus 24 del Sole 24 Ore del 6.10.2012, a pag. 15:

Teme la soppressione dei suoi bond perpetual


D - Possiedo obbligazioni perpetual di più emittenti e ho appreso in maniera piuttosto vaga che, a partire da una certa data, questi titoli verrebbero soppressi. La relativa disposizione è di natura italiana oppure dell'Unione europea? Per la sua applicazione esiste una data certa? - Nome e cognome


R - La domanda del lettore, spiega la società di consulenza indipendente JC & Associati Sim, va inquadrata nel complesso quadro normativo meglio noto come "Basilea 3". Si tratta di una redifinizione di una serie di regole che verranno adottate a livello internazionale e finalizzate allo scopo di rafforzare i vincoli patrimoniali delle istituzioni bancarie affinchè queste siano preparate ad affrontare i crescenti rischi operativi, di mercato, di controparte, e quindi minimizzare eventuali impatti ulteriormente negativi sul sistema economico.
Uno dei principali aspetti degli accordi di Basilea 3 (che dovrebbero iniziare a entrare gradualmente in vigore a partire dal primo gennaio 2013) prevede modalità più definite per individuare le varie forme di patrimonio della banca. Sappiamo infatti che oltre all'equity vero e proprio e alle riserve di capitale, gli istituti di credito hanno emesso negli ultimi anni moltissime obbligazioni ibride (tra cui i "perpetual" nominati dal lettore) che hanno consentito loro da un lato di accrescere il peso del patrimonio di vigilanza e dall'altro di finanziarsi sul mercato dei capitali con costi limitati rispetto ai rischi che questi strumenti presentano per i sottoscrittori in caso di difficoltà dell'emittente.
Con Basilea 3 saranno quindi introdotti criteri per più stringenti di quelli attualmente in essere che costringeranno le banche ad avere nel patrimonio minimo di vigilanza (che ricordiamo deve essere superiore all'8% delle attività ponderate per il rischio) soprattutto azioni e riserve di capitale. Molti più vincoli rispetto ad oggi verranno inseriti per gli strumenti di debito subordinato (soprattutto Tier I e Tier 2) affinchè questi ultimi possano essere conteggiati nel calcolo del patrimonio di vigilanza.
Per la tranquillità del lettore si segnala inoltre che questi titoli non "verranno soppressi" da un giorno all'altro ma semplicemente - e caso per caso - verranno portati a scadenza, richiamati dalle singole banche emittenti oppure ricomprati sul mercato attraverso operazioni di riacquisto a prezzi tendenzialmente vantaggiosi rispetto a quelli del momento.
E' infine lecito attendersi che in futuro le emissioni di queste tipologie di bond saranno molto inferiori a quanto visto in questi ultimi anni.
 
-il grado di subordinazione rimane inalterato
-l elegibilty a capitale anzichè diminuire in maniera progressiva del 20% all anno rimane intatta al 100 % fino a scadenza (è un vantaggio per la banca)
a parte prezzo e rendimento a scad. il creditore a livello di seniority rimane di fatto tutelato tenendo anche conto delle dimensioni "sistemiche" di ISP..

ciao

Benissimo.
Ma il punto credo sia questo: il famigerato burden sharing che coinvolge tutti i bondholders anche nel caso di viability aziendale siamo sicuri che sia neutro nei riguardi di queste possibili future mosse?
In altri termini, se Basilea III mi dice una cosa, che taluni bond non saranno più conteggiati in un certo livello di patrimonio (eligibility), o parzialmente, se una istituzione, EX POST, mi varia il prospetto, non è che modifica anche la seniority (con particolare riferimento al Burden Sharing)?
Il Bond Tier2 con espresssa clausola di loss absorption viene intaccato prima di uno che a seguito delle nuove norme non rientra più nel Tier2 come espressamente dichiarato. Ma se la Banca con una bella mossa formalmente "neutra", di "annullamento di call acquistata", tenta di far rientrare NUOVAMENTE il bond nel computo del Tier2, come si comporterà eventualmente il burden sharing su tali emissioni?
Continuo ad avere forti dubbi e le valutazioni fatte nei mesi precedenti su CRD4, Basilea III, step up ecc.... vacillano.
 
danske bank ha emesso un tier2 bond qualche giorno fa.

lo segnalo perchè è uno dei nuovi tier2 bonds, con loss absorbtion e cedola cumulativa.


mi sa che sempre più spesso vedremo questo tipo di emissioni.

sotto una descrizione del titolo

Danske issued a Tier 2 bond in the amount of $1bn. The coupon rate was set at 7.125% with a reset every five years. The coupons are optionally deferrable on a cumulative and compounding basis. The bond had a maturity of 25 years (with semi-annual calls after a five year non-call period) is included in S&P’s equity capital measure (TAC) and improves Danske’s Risk Adjusted Capital (RAC) ratio with the agency. On the interest payment date five years from the issue date and on every subsequent interest payment date (semi-annual), the bank has the option of prepaying the bond loan at par. This bond has been ranked by Danske pari passu with the issuer’s Tier 2 capital (including the existing subordinated capital).
The issuer may redeem the bond at par in the case of: 1) a tax event; 2) a capital event (full exclusion from Tier 2); or 3) after five years in the case of a Rating Methodology Event (materially reduced equity credit following a change in methodology). The latter was new language that we have not seen so far in bank capital.
The new bond includes a writedown loss absorption clause (in respect of principal and arrears of interest) as required under the current Danish capital adequacy rules. Such a writedown may only occur following a writedown of Tier 1 capital1. The new bonds are also subject to any future regulatory framework for resolution and recovery in Denmark. The bond’s prospectus warns that although the current framework does not contain provisions for a writedown or conversion to ordinary shares, a future framework may provide such powers to the regulators as proposed by RRD.

Potrebbe essere interessante, però:
1) in base a quali parametri verrà fissato il tasso tra 5 anni ?
2) sopra 100 non potrà andare mai, neanche se i tassi scendono a 0 e la crisi è definitivamente chiusa perché l'emittente la callerebbe subito.
3) Le nuove obbligazioni sono soggette anche ad un futuro diverso quadro normativo. Il prospetto dell'obbligazione avverte che, malgrado il quadro attuale non contiene disposizioni per una svalutazione o la conversione in azioni ordinarie, un futuro quadro può fornire tali poteri alle autorità di regolamentazione, come proposto dalla RRD.
 
Benissimo.
Ma il punto credo sia questo: il famigerato burden sharing che coinvolge tutti i bondholders anche nel caso di viability aziendale siamo sicuri che sia neutro nei riguardi di queste possibili future mosse?
In altri termini, se Basilea III mi dice una cosa, che taluni bond non saranno più conteggiati in un certo livello di patrimonio (eligibility), o parzialmente, se una istituzione, EX POST, mi varia il prospetto, non è che modifica anche la seniority (con particolare riferimento al Burden Sharing)?
Il Bond Tier2 con espresssa clausola di loss absorption viene intaccato prima di uno che a seguito delle nuove norme non rientra più nel Tier2 come espressamente dichiarato. Ma se la Banca con una bella mossa formalmente "neutra", di "annullamento di call acquistata", tenta di far rientrare NUOVAMENTE il bond nel computo del Tier2, come si comporterà eventualmente il burden sharing su tali emissioni?
Continuo ad avere forti dubbi e le valutazioni fatte nei mesi precedenti su CRD4, Basilea III, step up ecc.... vacillano.

Il futuro bond T2 che ISP emetterà avrà molto prob. caratt. di loss abs. ma esse rimarranno sulla carta finchè ci sarà core tier 1 ben oltre il 9 - 10% e francamente su ISP che è una buona banca che produce utili il problema dell eventuale futuro intaccamento delle T2 notes non me lo pongo proprio.

Ritornando al nostro bond... LT2 è! e Lower T2 rimarrà fino a scadenza nel senso che mica inseriscono delle loss abs. nel prospetto ...rendono solo il bond maggiormente computabile a livello TCR tutto lì
io personalmente in questa faccenda non ci vedo tutto questo grande scandalo

ciao
 
Ultima modifica:
RAIFFEISEN BANK ha fatto nei gg scorsi una Ops alla pari:

- XS0326967832 Ut2 2015 che dal 29/10/12 e' cedola 3M+215

scambio con:

- XS0843322750 Lt2 2023 cedola 5,87% fino al 2018 poi diventa: rate per annum equal to the margin of 4.84 per cent. per annum above the Reference Benchmark on the Reset Interest Determination Date in April 2018

Secondo il vs punto di vista e' stata market friendly?


Raiffeisen è una buona banca.
questa è interessante... grazie per la segnalazione
 
Scusa Fabbro se ti pongo una domanda che potrebbe fare storcere il naso,ma è in assoluta buona fede,qdi è a fini cognitivi e cioè:il fatto che non ti cambi niente se non le callano,aggiunto al mi sembra dato di fatto che il pmc che hai è relativamente basso,non condiziona x niente la tua valutazione di richiamo al 99%? Grazie ciao.

no, dipende solo dal fatto che rispetto al mio PTF finanziario globale percentualmente le mie 2 UC LT2 non sono un granchè. Ovviamente, se non le calleranno, ritrovandomele quindi a 10/12 figure meno di oggi, non mi farebbe di certo piacere , però mi cambierebbe poco o niente .
Al carico fiscale ora non ci guardo più ,mentre quando ero più giovane --e più belinone --lo controllavo e facevo un casino di eseguiti ; ad esempio sulle 3/4 reverse floater di RBS che possiedo sono con un gain anche maggiore di queste 2 UC, ma mi guardo bene dal venderle . Perchè? Perchè oggi guardo solo se un bond è a sconto o a premio rispetto ad un suo fair value e mi comporto di conseguenza . Il carico fiscale oggi non lo controllo neanche. E il bello è che oggi potrei pagare soli 2,95 € ad eseguito, a differenza di un tempo quando di commissioni facevo da solo il budget del borsino della filiale (anche se c'è sempre stato un accordo che a fine mese la filiale mi girava parte delle commissioni, in pratica invece di pagare lo 0,10% sulle obbligazioni pagavo lo 0,05% ) .
 
è giusto dire che intesa NON possa essere paragonata a bpm

direi che puo' essere paragonata a bp...

infatti anche bp ha fatto ops a valori prossimi a 94 95 con le sue lt2 callabili a 5 anni, nel 2010/2011..

prima le ha scambiate.. poi chi nn ha aderito alla ops se le è tenute.. e chi se le è tenute a sua volta, le ha poi magari date alla ops successiva di bp a prezzi ben inferiori..

è palese secondo me che isp voglia imitare proprio l'iter di bp..

è interessante notare che la call option l'hanno rimossa solo da alcuni bond..
ad esempio NON dalle perpetue, che chiaramente potrebbero anche potenzialmente andare sopra 100 in futuro se mercato corre, avendo già un alto post call..

ad oggi direi che isp è market friendly tanto quanto bp..
ovviamente isp resta un emittente piu' solido, ma il livello di amicizia è il medesimo..

RICORDEREI CHE BP NON E' MAI PIU' RIUSCITA A EMETTERE UN SUBORDINATO LT2, E ANCORA OGGI NON SAREBBE IN GRADO DI FARLO.. MENTRE PRIMA DI QUESTA MOSSA EMISSE IL BP LT2 2020 DECENNALE..

UCG invece, che ad oggi ha mantenuto l'amicizia con i mercati (ha fatto già ben 3 call quest'anno, reputazionali..) ha emesso bene lt2 sia per il retail, sia per gli istituzionali

ciao
Andrea

Assolutamente post da incorniciare :bow:. Post che sintetizza perfettamente le scelte strategiche ben differenti adottate da ISP e UCG.

Da una parte continui BB ed eliminazione clausole di call, dall'altra emissione di titoli LT2 e call reputazionali :up:
 
se ben ricordi, la MPS 2015 - 7,25-100k andò BEN sotto i 100 (96), sotto la pressione degli ISTITUZIONALI che volevano chiudere l'operazione.

sarà così anke per la ISP 2017 - 4.1 - 100K , che potrebbe andare BEN sotto i 96 ( visto il facciale RIDICOLO per 1 OPS) che abbiamo visto con MPS, proprio x lo stesso tipo di PRESSIONE.

quindi per chi non ha la 675, può convenire ( forse) comprare direttamente la 4.1 -100k e stop, imho ( evitando l'ops e i conseguenti RISKI RIPARTO)
anke se non mi sembra UNA GRAN TROVATA .


ciao, la mps era pero' stata emessa a 99,x e il primo giorno (10 luglio alle 10.28) quotava così:

cleardot.gif

bid/ask 98.25 / 98.75

il problema pero' sta nel fatto che questo NON CI DICE NIENTE di come quoterà invece isp...

il valore della isp tasso fisso dipenderanno dai cds isp senior 5y che ci saranno nelle prossime settimane, ad oggi nn predicibili a causa di una notevolte volatilità intraday che questi cds stanno avendo..

ciao
Andrea
 
Benissimo.
Ma il punto credo sia questo: il famigerato burden sharing che coinvolge tutti i bondholders anche nel caso di viability aziendale siamo sicuri che sia neutro nei riguardi di queste possibili future mosse?
In altri termini, se Basilea III mi dice una cosa, che taluni bond non saranno più conteggiati in un certo livello di patrimonio (eligibility), o parzialmente, se una istituzione, EX POST, mi varia il prospetto, non è che modifica anche la seniority (con particolare riferimento al Burden Sharing)?
Il Bond Tier2 con espresssa clausola di loss absorption viene intaccato prima di uno che a seguito delle nuove norme non rientra più nel Tier2 come espressamente dichiarato. Ma se la Banca con una bella mossa formalmente "neutra", di "annullamento di call acquistata", tenta di far rientrare NUOVAMENTE il bond nel computo del Tier2, come si comporterà eventualmente il burden sharing su tali emissioni?
Continuo ad avere forti dubbi e le valutazioni fatte nei mesi precedenti su CRD4, Basilea III, step up ecc.... vacillano.

Ecco, tu hai espresso la questione in termini molto più puntuali dei miei :up:: dato che il bond t2 per essere computato nel capitale t2 deve avere loss abs, se una modifica unilaterale ad un prospetto di una lt2 la fa rientrare completamente nel capitale t2 chi mi garantisce, a questo punto, che la lt2 non sia, a tutti gli effetti, una t2 fino a scadenza - con quello che questo comporta?
Che Isp possa avere un ct1 rilevante, o in crescita costante, o che faccia utili di qui al 2020 è del tutto irrilevante.
La questione è generale, non specifica per Isp, cioè se l'intangibilità unilaterale di un contratto a proprio esclusivo beneficio da parte di uno dei contraenti sia stata toccata.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Back
Alto