Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 2

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grazie per la disponibilità :up:

il grado di subordinazione è misura dell'assorbimento delle perdite, mentre l'elegibility a capitale interessa solamente banca ed autorità di vigilanza. ho capito bene?

Dovrebbero essere 2 facce della stessa medaglia. Il fatto che non vadano di oari passo mi pare strida con le motivazioni che portano a tali manovre: il rafforzamento patrimoniale ai fini di copertura di eventuali perdite.
 
La verità è che sui TBonds e sui Nuovi Monti Bonds cè un vuoto normativo nel quale le banche sguazzano,cosi ha fatto POpMi e cosi potrebbe fare Mps finito il Pusher
Su Isp,se non lede i diritti come mai i Cds si sono impennati?Forse perchè l'emittente ha fatto una cosa poco gradita al Mercato,e vista come poco rassicurante...?
Io non critico Isp per non aver callato,per me poteva fare come voleva.......ma cambiare le regole in corsa non si fà...
Tante emittenti non hanno callato Lt2,ma nessuna ha fatto una Buzzurrata come Isp...

su CDS CMA venerdì CDS (SENIOR) di ISP hanno subito una bella impennata, molto più di altri bancari Ita. Questo significa che "post OPS" il merito di credito di ISP è peggiorato, e il movimento, vorrei sottolineare, si è notato anche sui CDS senior e non solo sui CDS SUB. QUindi anche tutte le senior ISP ( e non solo le SUB) che monitoro in W.L. ( sia sulla parte breve che sulla parte lunga della curva hanno subito un "down" puntuale MARCATO.
Questo a mio avviso significa che , in qualche modo, il mercato non ha percepito positivamente nemmeno a livello di merito di credito SENIOR dell'emittente l'annullamento dell'opzione call sul prospetto.

La mossa fatta da ISP (che si discosta fortemente dalla mossa di Generali che ha richiamato una SUB in condizioni di mercato CRITICHE e dalla prossima mossa di UCG ( che staremo a vedere) ma che ha dato tutte le indicazioni di volersi scostare DECISAMENTE da ISP.

E' ovvio che a breve conosceremo il comportamento di UCG rispetto alle sue SUB "callable" ( e sono abbastanza curioso di sapere il suo comportamnento).

DI certo, se call sarà, il mercato saprà apprezzare pienamente il comportamento di UCG , che , per quanto mi riguarda, potrebbe diventare il principale gruppo bancario italiano come serietà e "loyalty" verso il mercato.

Oggettivamente non posso sapere ( come non può sapere ognuno di noi) il perchè del comportamente del "mnagement" ISP nei cofronti dell'opzione call , possiamo solo fare SUPPOSIZIONI.

Ma in concreto questo comportamente di ISP ha comportato un innalzamente dei CDS SENIOR e una diminuzione del merito di credito emittente. Quindi , a meno di comportamenti , lesionistici, è stata : a) una "toppata" del management ( e lavorando in una multinazionale posso dire che spesso si fanno delle "toppate" grosse come case) che ha voluto b) una situazione "costretta" che il mercato ha punito non solo sul debito SUB ma anche sul DEBITO senior. E questo dovrebbe farvi riflettere.:rolleyes:

RIpeto :Il mercato non ha avvertito questa azione come una posizione di forza della banca.


mi viene anche in mente ( dato che tutti i BIG si parlano) una possibile motivazione per cui il lead manager è venuto fuori in maniera alquanto "palese"( "Questa emissione andrà a rimpiazzare titoli della stessa categoria che stanno per andare a scadenza" ),secondo me, sulla posizione d UCG rispetto al richiamo dei bond SUB 2017-2018, quasi a volersi discostare decisamente dalla posizione di ISP mettendo le mani avanti ?? ovviamente queste sono miei pensieri :))

Ripeto : ai posteri l'ardua sentenza, la risposta in tasca non la ha nessuno :up:
 
Ultima modifica:
La turbinosa discussione sulla decisione di ISP rende molto difficile ogni tentativo di sintesi sui numerosi argomenti toccati (senza contare quelli non toccati...).

Forse vale la pena di mettere un paio di punti fermi, per evitare di dilungare troppo il dibattito:

1)Faccio pertanto notare che non ha senso ragionare di ciò che sarebbe successo se ISP “avesse annunciato" la mancata call, per la semplice ragione che ISP “ha annunciato” la mancata call:
"Intesa Sanpaolo non ritiene opportuno proseguire con la propria politica di esercizio delle opzioni call alle attuali condizioni di mercato per quanto riguarda i titoli subordinati oggetto del presente invito"
Avendo rinunciato alla call (si noti bene: sia alla prima che alle successive), ISP può permettersi il lusso di toglierla dal prospetto unilateralmente, in quanto (cito dal prospetto base) divenuta “formale”. Si legge infatti che il Trustee può dare il consenso solo “to any modification which is of a formal, minor or technical nature”. Si può discutere se il comportamento di ISP sia friendly o meno, ma non che sia illecito, a mio avviso.

2)Dall'analisi del framework di Basilea, è chiaro che se ISP non modificasse il prospetto, tutti questi titoli perderebbero il 100% di qualifica T2 dal momento della call, oltre che il 10% tra l’entrata in vigore delle norme e il momento della call. Invece, con il cambio del prospetto, inizieranno a perdere il 20% all’anno (ovviamente solo quelli non scambiati) negli ultimi 5 anni.

Acquisiti questi punti varrebbe la pena di andare oltre. Tra i tanti punti meritevoli di approfondimento, personalmente sto cercando di capire quale impatto verrà all’intero universo dei sub bancari (piuttosto che a uno specifico bond) da questa decisione di ISP.
Credo che questa sia la questione di massima importanza per tutti gli investitori in bonds subordinati.

perdonami se sbaglierò in qualche cosa, ma la parte evidenziata in grassetto credo sia FOCALE per la comprensione della situazione sulle "callable" post-Basilia III .

quello che volevo chiederti ( e perdonami se magai sbaglio o non ho intuito la norma in modo corretto, norma che non ho ancora approfondito)
rispetto a questa frase.

a) una banca ha sul mercato un bond LTII callable con "call" prima dell'entrata in vigore della norma, per non perdere il 100% della computazione in T2 converrebbe comportarsi come ISP( assumendosene tutte le conseguenze). In questo caso perderebbe "solo" un 20% anno per gli ultimi 5 anni.

b) se una banca ha un bond LTII callable la cui prima data di call è molto posticipata ( > 5 anni) rispetto all'entrata in vigore della norma la banca non avrà nessun interesse a procedere eliminando l'opzione "call" dal prospetto ( magari potrebbe eliminare l'opzione prima della prima data utile di "call"). In questo caso il bond in questione perderà "solo" un 10% anno dall'entrata in vigore della norma fino alla call stessa ( dove l'emittente avrà tutto l'interesse a richiamarlo, credo).
In questa situazione quindi gli emittenti che emetteranno SUB callable emetteranno con call massima a 10 anni e saranno interessati a callarli per forza dopo 10 anni dato che dopo, tali bond, non possono essere più computati nel T2.

mi chiedo, quindi, se anche i nuovi TII ( tipo il 10,125% di generali callable) segue questo percorso: dall'entrata in vigore della norma viene scalata di un 10% anno dal TII?

mi sembra quindi chiaro che ci sono emittenti che vorranno procedere emettendo ancora SUB callable ( Vd. GENERALI o ALLIANZ.) e altri che hanno deciso in modo DEFINITIVO di non uscire più con questo tipo di bond ( vedi ISP).

Chi ha deciso di continuare ad emettere "callable" dovrà continuare procedendo come ha sempre fatto in antecendenza, rispettando il "tacito" patto di call.



altro discorso da fare è che , a quanto sembra, ( però quà se sbaglio mi corrigerete) non ci saranno più con Basilea III subordinate "old style" e Sub "new style" ma la normativa Europea assimilerà le "od style" alle "new style". conviene, quindi, al momento,star fuori dai subordinati ( "old style")finchè non quoteranno anche questo rischio aggiuntivo? :-?

ciao

Andro.:up:
 
Ultima modifica:
no, dipende solo dal fatto che rispetto al mio PTF finanziario globale percentualmente le mie 2 UC LT2 non sono un granchè. Ovviamente, se non le calleranno, ritrovandomele quindi a 10/12 figure meno di oggi, non mi farebbe di certo piacere , però mi cambierebbe poco o niente .
Al carico fiscale ora non ci guardo più ,mentre quando ero più giovane --e più belinone --lo controllavo e facevo un casino di eseguiti ; ad esempio sulle 3/4 reverse floater di RBS che possiedo sono con un gain anche maggiore di queste 2 UC, ma mi guardo bene dal venderle . Perchè? Perchè oggi guardo solo se un bond è a sconto o a premio rispetto ad un suo fair value e mi comporto di conseguenza . Il carico fiscale oggi non lo controllo neanche. E il bello è che oggi potrei pagare soli 2,95 € ad eseguito, a differenza di un tempo quando di commissioni facevo da solo il budget del borsino della filiale (anche se c'è sempre stato un accordo che a fine mese la filiale mi girava parte delle commissioni, in pratica invece di pagare lo 0,10% sulle obbligazioni pagavo lo 0,05% ) .
Grazie.:)
 
Ciao Andromeda,
Non puoi paragonare Allianz e Generali ad una Banca, poichè loro seguiranno i dettami della Solvency II.
Se osservi le nuove emissioni di ltII bancarie, hanno caratteristiche sostanzialmente diverse, in linea con i principi di Basilea III.
 
Ma non è così... tu confondi una call venduta con una put acquistata.

Mi rendo conto che i payoff si assomiglino, ma la differenza è sostanziale.

Se il prezzo del titolo è sotto cento non esistono aspettative di call se non nelle usanze di mercato tali per cui per "market friendliness" l'emittente può fare il bel gesto. Per quale motivo uno dovrebbe pagare 100 una cosa che vale 90? Nel caso di San Paolo la dichiarazione di interesse economico spazza via anche questo (labile) appiglio. Se nel bond ci fosse una put a 100 a favore del creditore allora sì che il prezzo non scenderebbe sotto 100 perchè uno potrebbe comperarlo a 90 e consegnarlo a 100 esercitando la put, ma non è così.

dissento nuovamente
mi sa che non mi sono spiegato bene
il tecnicismo mi è molto chiaro, purtroppo però la sostanza è un'altra:

intanto se un bond sta a 90 non significa che non abbia aspettative di call, non è bianco o nero, fino alla call è grigio per cui nel prezzo c'è sempre conteggiata la possibile call

ucg2017 è la prova più evidente (tra noi frequentatori del forum), proviamo a valutarla se domani annunciano il salto call? perde una decina di punti?

bene, siccome mi vendi uno strumento finanziario quotato io ho il diritto di poterlo rivendere e se tu cambi il contratto procurando un calo del prezzo mi crei un danno

ora dire che toglire la call non sia un danno è una mera minkiata e non può fungere da elemento consensuale

il sistema non protegge l'investitore
 
Ciao Andromeda,
Non puoi paragonare Allianz e Generali ad una Banca, poichè loro seguiranno i dettami della Solvency II.
Se osservi le nuove emissioni di ltII bancarie, hanno caratteristiche sostanzialmente diverse, in linea con i principi di Basilea III.

grazie :up:

ma quindi le banche potrebbero non avere più opportunità ad emettere dei "callable" post "basilea III?
 
se ben ricordi, la MPS 2015 - 7,25-100k andò BEN sotto i 100 (96), sotto la pressione degli ISTITUZIONALI che volevano chiudere l'operazione.

sarà così anke per la ISP 2017 - 4.1 - 100K , che potrebbe andare BEN sotto i 96 ( visto il facciale RIDICOLO per 1 OPS) che abbiamo visto con MPS, proprio x lo stesso tipo di PRESSIONE.

quindi per chi non ha la 675, può convenire ( forse) comprare direttamente la 4.1 -100k e stop, imho ( evitando l'ops e i conseguenti RISKI RIPARTO)
anke se non mi sembra UNA GRAN TROVATA .

.....sembra quasi, Che, che ISP l'abbiano quasi costretta a fare un OPS...E lei abbia buttato lì u 4,1 quasi a "spregio". :lol::lol:
 
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