Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 2

Stato
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Penso/spero che quasi tutti siano short bund.
Io lo sono, ho sbagliato il prezzo (ho iniziato a shortare a 135 e ho incrmentato sul massimo in area 139,5) ma finalmente vedo che sta stornando.
Primo target, graficamente parlando, area133.5/133.
Se la rompe,sempre come spero, target 127.
La vedi anche tu così?

Io sono un cassettista..:) Non credo nell'analisi tecnica. Ho sempre comprato sui livelli ai quali tanti, guardando i grafici, mettevano gli stop :) Poi sulle obbligazioni ci sono tanti fattori più ponderabili che sull'equity. Valuterò il mio punto di uscita in funzione delle condizioni macro, andamento della crisi, andamento dei tassi etc.

In realtà poi la mia è una posizione di copertura short BTP+short Bund, in cui il BTP è a (parziale) copertura del portafoglio obbligazionario, e il Bund è a copertura del potenziale upside del BTP.
 
Lloyds hybrid secutities

Concordo, ci sarà da studiare nel WE :reading: :wall: :D

Intanto ho trovato un sito che non conoscevo (soprattutto su perpetual finanziari inglesi):

Fixed Income Investments Information

Hanno delle tabelle che somigliano stranamente alle nostre :mmmm::mumble:, ma soprattutto credo che (come noi) abbiano fatto un censimento delle perpetual possedute. ;)

Poi c'è una discussione sul Fool riguardo alla tender di B&B:

TMF: B&B to exercise call option immediately / Banking Sector

Ciao Negus, :ciao:
grazie per aver fatto emergere con più attenzione il filone delle banche inglesi.
In particolare, segnalo che Lloyds ha una serie di obbligazioni cumulative con meccanismo ACSM in quasi tutti i casi.

Consultate le emissione alla tabella seguente:

Lloyds/RBS Coupon Blocked Securities - Fixed Income Investments Information

Il periodo di blocco dei coupon scade a fine gennaio 2012.

Da quanto leggo in questo forum:

TMF: Dividends return on Lloyds prefs / Lloyds Banking Group plc

Lloyds ha dichiarato con l'ultima trimestrale che intende riprendere il pagamento dei cedoloni.


Le 2029/2049 in GBP e Euro quotano sui 110 e portano una tasso del 13% .
Le obbligazione hanno una call con makewhole che porterebbe a rimborsare il titolo sui 140/150.

Il taglio è molto importante, ma l'occasione sembra ghiotta.
I prezzi di alcune preferred leggo nel forum sono saliti parecchio, altri (2029 13%) molto meno alla pubblicazione delle trimestrale.

Che ne pensate ?
:ciao:

ps: grazie Negus :bow::bow::bow: per il chiarimento su SNS, avevo letto i prospetti tipo sul sito della banca, ma mi era rimasto il dubbio che "defer" potesse essere solo "differimento" e non anche "skip".
 
Sulle tender offers...

Gli obiettivi di una banca che lancia una tender offer in questo momento dovrebbero ricercarsi, a mio avviso, tra questi tre:

1)migliorare il conto economico 2011 segnando un utile immediato. La banca offrirà un prezzo a forte sconto rispetto al nominale. In effetti una tender a prezzi così bassi è occasione irripetibile… Confiderà nei patemi che gli investitori, soprattutto privati e/o euroscettici, hanno sviluppato in questi 5 mesi di passione.
Volendo giudicare con il metro della correttezza (se si è così naif…) la banca approfitta dei dubbi degli investitori, specialmente di quelli finanziariamente e psicologicamente più deboli, per lucrare un profitto. La banca dovrebbe essere la prima a sapere che i timori (di default) degli investitori non sono fondati. E tuttavia se ne approfitta. Sarebbe interessante chiedere ad un consulente finanziario di BNP o SocGen (vedi sotto): “ma lei mi raccomanda di accettare l’offerta della sua banca?”. Cosa risponderebbe, lo sventurato?

Le varianti “tecniche” sul tema sembrano essere:
a)dal punto di vista delle mere esigenze della banca: offrire cash (se abbonda…) oppure un bond di più favorevole subordinazione (se il cash scarseggia).
b)dal punto di vista della “fairness” rispetto all’investitore: fissare un prezzo da estorsione (ad esempio, un prezzo ai minimi della quotazione del bond da almeno 2 anni a questa parte) oppure dar prova di “generosità”.

2)migliorare in permanenza il conto economico abbassando i costi di finanziamento. La banca offre cash oppure lo scambio con un bond di cedola meno onerosa. Anche qui si danno le varianti a) e b) sopra descritte.

3)migliorare il Core Tier 1. La banca offre azioni in cambio di obbligazioni subordinate. Se questo obiettivo è perseguito in modo deciso e prioritario, il prezzo offerto per il bond potrebbe giungere a 100.
Ho scelto queste tre linee guida per cercare di identificare la strategia prevalente della banca. E’ evidente che un obiettivo non ne esclude un altro, anzi: in alcuni casi se lo trascina comunque.

Vediamo ora alcune delle offers apparse nel corso delle passate settimane.

Van Lanschot ha scelto l’opzione 2) con il massimo di fairness rispetto al mercato. Ha puntato al miglioramento del conto economico 2011 e degli anni a venire, ma ha voluto “dare soddisfazione” ai suoi investitori in bonds subordinati. I prezzi offerti non erano mai stati raggiunti dai bonds negli ultimi 3 anni. Ci sarà da sorprendersi se le future emissioni subordinate di Van Lanschot saranno guardate con simpatia (in assenza di altre notizie negative…) dal mercato?

L’opzione 1) è stata di gran lunga la preferita. L’ha scelta, ad esempio, SNS Bank. Il prezzo offerto è discretamente interessante (per i bondholders) rispetto ai valori attuali, ma molto più basso dei valori medi ante estate. In più, il bond offerto in cambio non mi sembra peserà meno per SNS. Difficile da capire perché abbiano offerto una scadenza ridotta (2016). L’annuncio dice che si vogliono favorire gli investitori. A me sembra una decisione pasticciata, però potrei essere io a non aver capito nulla.

Jyske e BPCE hanno optato per una linea simile a quella di SNS, anche se, nel complesso, un po’ più favorevole agli investitori. Il premio offerto sulla valutazione di mercato del momento è stata un po’ più elevata e, soprattutto, è meno distante del valore al quale il bond tornerà una volta superata la turbolenza attuale. Anche il cash offerto è stato di certo più gradito. Si è già fatto notare che BPCE ha limitato l’offerta a titoli step-up, a conferma che questi sono i titoli da togliere più rapidamente dal mercato. Da ricordare che BPCE ha raccolto tra il 18% e il 40% dei bond oggetto dell’offer, rispetto ad un tetto del 55%. Un risultato appena discreto.

SocGen, BNP e Santander sono andati brutalmente su 1). Hanno puntato ad un certo utile da mettere nel bilancio 2011, il miglioramento nel core tier 1 che ne è conseguito essendo un vantaggio del tutto secondario. Un dettaglio: SocGen, nell’assegnare una priorità di scambio ai 3 titoli valutati al 65% del nominale, li ha elencati, come logico, secondo la loro data di possibile recall. Però tra i titoli in GBP vedo che ha preferito inserire nella lista la XS0369350813 (call nel 2018) piuttosto che la XS0292464244 (call nel 2012!!!) perché la prima quota di meno, e quindi offre un miglior gain potenziale. Non ho mai letto il prospetto della XS0292464244 (step?), ma se avessi quel bond forse non mi sentirei rassicurato sulle probabilità di call a marzo 2012.
Sono veramente curioso di vedere quanti accetteranno queste offerte. Se è vero, come ho già scritto, che forse le banche non si aspettano grandi discese nelle quotazioni di questi titoli, forse non si aspettano neanche grandi recuperi. Altrimenti non raccoglieranno nulla. Probabilmente si aspettano che la situazione resti a bagnomaria per qualche settimana…
Da notare anche una certa ipocrisia negli annunci. Tutti scrivono di voler migliorare il CTI (o CET1) secondo le richieste dell’Europa, etc. etc. Non uno che dica esplicitamente che vanno alla caccia di un utile 2011. Ma d’altronde, si obietterà, cosa c’era da aspettarsi?

Non ho mai seguito le portoghesi e non ho avuto modo di cercare di capire l’offerta di BES.

Per trovare un’offerta prevalentemente riconducibile al caso 3) occorre ritornare indietro di parecchi mesi: Commerzbank a inizio anno.

E’ evidente che in questo momento l’opportunità di un facile gain sembra escludere che la banca punti ad un equity swap a 100. Meglio non massimizzare il capitale da convertire a CT1, se si riesce ad ingrassare il risultato 2011. Se così fosse, chi si attende sviluppi positivi da Unicredit non dovrebbe pensare a esiti da favola.

Un'ultima osservazione. Col senno del poi, l’offerta BPCE si sarebbe potuta prendere maggiormente in considerazione. Non perché il prezzo offerto fosse fair, ma perché avrebbe aperto possibilità di switch verso titoli più sottovalutati. Anche in questo senso sarebbe opportuno ragionare, se ce ne saranno altre in futuro.

Qualcuno vuole arricchire/correggere il quadro da me tracciato?
 
Ultima modifica:
Tutte le sovranazionali stanno quotando a sconto rispetto alle Tedesche. Per esempio sulle emissioni EFSF c'è uno spread di 150 punti o superiore. Sicuramente (specialmente per l' EFSF) c'è un rischio Europa in conto, ma più di quello c'è una "bolla tedesca" dall'altra parte.

Più ci penso, e più mi convinco che siamo giunti ad una svolta:

- il CDS tedesco è raddoppiato da Maggio-Giugno ad oggi, passando da circa 60 a circa 110, con punte oltre i 120 nelle scorse settimane
- il Bund nello stesso periodo è passato da 124 a 139

Non ha senso. Le spiegazioni possibili sono:
- a) panico, rifugio irrazionale, fly to quality "relativo"
- b) scommessa che la Germania esca dall' Euro in maniera unilaterale. A quel punto rivalutando la sua nuova valuta, il debito contratto in Euro si ridurrebbe ulteriormente
- c) pura macchinazione di qualche "Goldman Sachs" con il puro obiettivo di spezzare l'Euro, cosa che si ottiene acuendo le differenze fra i diversi paesi (ancora di più che non attaccando tutti)

Ora, le prossime settimane ci daranno la risposta circa l'opzione nella quale ci troviamo.

- Se di puro fly to quality si tratta, constatata la crescita del rischio tedesco, i capitali cominceranno a defluire dalla Germania (tenendo anche in conto che è il primo contributore dell'EFSF), e la dicotomia BEI-Bund si sgonfierà
- se di complotto speculativo si parla, i rendimenti Tedeschi rimarranno stabili, o continueranno scendere...

Ciao!

P.s avendo una posizione pesante short Bund, non chiedetemi in quale spero... :) :)
dato che gli operatori sul mercato sono molteplici e mutevoli nell'umore, penso che tutte e tre le ipotesi siano centrate

sempre di più mi convinco che l'unica via di fuga sensata dalla crisi dell'euro sia la fuoruscita dall'alto del marco e di eventuali altre valute forti
ipotesi, questa, oggi (mi sembra per la prima volta) presa seriamente in cosiderazione su MF pag 9 articolo di giuliano castagneto
 
Dobbiamo essere sereni, le scelte fatte nel tempo sono sempre state ragionate nel contesto che vivevamo: un black out totale sarebbe incontrollabile in qualunqe situazione:titanic:
Quindi se ciò non accadrà ....e non può accadere.... :) dobbiamo solo compiacerci per le soddisfazioni che raccoglieremo nel futuro (anche se qlc non dovesse farcela:sad: ....le più compenserebbero enormemente gli incidenti:up:).
Per i corti di memoria (o per chi non c'era) invito ad andare a vedere i grafici della precedente crisi:
TUTTE SOTTO 50 (Allianz p.es.) TANTISSIME SOTTO 40 (Generali p. es.) MOLTISSIME SOTTO 30 (Mps p.es.)
...la storia successiva la conosciamo tutti!!!:up:;)
BUON SERENO WEEK END A TUTTI!!!   (a soffrire ci ripenseremo lunedi!!)
(...e ancora grazie a "quasi" tutti per il contributo che ognuno pone aconoscenza degli altri!)

Concordo pienamente! Mai perderci il sonno! :) Regola aurea numero uno: MAI guardare il Profit an Loss, specie in questi periodi! Se mi chiedi quanto sto perdendo sui Perpetuals rispetto ai massimi di prima dell'estate, la risposta è semplice: BOH!!!! :) :) Non ne ho idea..! Più di 2-300k ? Molto probabilmente si, ma non lo so.

Il P&L toglie la lucidità, e spinge a fare cose stupide, tipo non vendere una ciofeca solo perchè ci sto perdendo (così la tengo e perdo tutto...!) o vendere solo perché i nervi prendono il sopravvento.

Concordo anche sul punto dei prezzi: siamo ben LONTANI dai minimi del 2009. Il prezzo medio del mio portafoglio quando l'ho costruito era 29!!! Ricordo che comprai Banca Intesa a 33, e mi sembrava cara!!! (mi ha poi già rimborsato a 100!!!!). 

E non è vero, non scontavano per nulla il taglio della cedola, prova ne è la Bancaintesa di cui sopra, che mi ha sempre pagato la cedola, e ha fatto anche la call! Oppure la BPCI che ho ancora in portafoglio che comprai a 24, e che non ha mai saltato una cedola, e così la stragrande maggioranza delle altre. Quelle che si sapeva non avrebbero pagato cedola quotavano da 15 in giù.

Quello che consiglio fortemente, semmai, è di switchare verso lidi più sicuri, scambiando a pari prezzo con Perpetuals magari con cedola più bassa ma con maggiore probabilità di restituzione del capitale.

Giusto per condividere le mie scelte (per quello che possono valere), io nell'ultimo mese sono uscito da poco meno della metà (in valore) dei miei pepetuals Italiani (BPVN, Unicredit, Intesa), e ho switchato a pari prezzo su Barclays, AXA, Aegon,Deutsche postbank, Nordea, SNS).
Le assicurazioni sono poi "leggermente" più sicure delle banche, per via del loro modello di Business.

Le Tasso Variabile in particolare, prezzano a scontissimo, ma se è vero che ci sarà Quantitative Easing, averne un po' puó non far male...! Scambiare a pari prezzo una Italiana con cedola al 7-8% con una Olandese a tasso variabile al 3% può sembrare oggi doloroso, ma potrebbe essere una mossa niente male per il futuro...! ;-) 
C'erto, al primo prossimo rimbalzo il perpetual con cedola all'8% risalirà più in fretta, ma se non ci fosse una prossima occasione? Ognuno poi deve valutare in maniera personale.

Infine, sulla liquidità, non spargerei il panico. I Perpetuals sono sempre stati "selettivamente illiquidi" nel senso che, non essendo i market makers fessi, si fa fatica a venderli nei momenti di crollo e a comprarli sulle risalite. Nei momenti nei quali non si capisce nulla (come adesso :) ) puó capitare di fare fatica sia a comprarli che a venderli. 
Ed è questo uno dei motivi per cui non mi sono ancora liberato dell' altra metà dei Perpetuals Italiani.

Essendo poi i Pepertuals essenzialmente dedicati agli istituzionali, definirei "grosse quantità" transazioni dagli 1-5 Milioni in su -- non penso che sia roba per noi... ( per lo meno non per me, purtroppo.... Peraltro mi accennavano i miei consulenti che il portafoglio PRIVATO più grande che hanno in consulenza è sui 50M Euri!!!!!! :) :) )

Buoni sonni!!!! :)
 
Io sono un cassettista..:) Non credo nell'analisi tecnica. Ho sempre comprato sui livelli ai quali tanti, guardando i grafici, mettevano gli stop :) Poi sulle obbligazioni ci sono tanti fattori più ponderabili che sull'equity. Valuterò il mio punto di uscita in funzione delle condizioni macro, andamento della crisi, andamento dei tassi etc.

In realtà poi la mia è una posizione di copertura short BTP+short Bund, in cui il BTP è a (parziale) copertura del portafoglio obbligazionario, e il Bund è a copertura del potenziale upside del BTP.


ottima ma dico ottima idea grazie
 
In realtà poi la mia è una posizione di copertura short BTP+short Bund, in cui il BTP è a (parziale) copertura del portafoglio obbligazionario, e il Bund è a copertura del potenziale upside del BTP.

ottimo, ma mi interesserebbe sapere come gestisci l'operatività di cui sopra...confesso che aldilà di semplici transazioni, i sopracitati strumenti per me non sono avvezzi
se ti va di spiegarmi come funzionano ti ringrazio
 
Certo, alla Frau chi glielo spiega. Il Signor Bruni-Tedeschi , da un po' di giorni è visto più come un mediterraneo (visto lo spread) , che come un sodale dell'Europa carolingia (AAA)

mah..penso che quello che e'accaduto questa settimana sia fuori dal solito coro dei meridionali accattoni/evasori/pattumari inconcludenti
abbiamo visto la velocita' dello spread bund/oat
ma se proprio frau merkel vuole discorsi nella sua lingua penso che anche gli austriaci se la siano vista brutta negli ultimi giorni
insomma la parola comincia a diventare un po'lunghetta non trovi?
giipsbfa
 

Non so se qualcuno abbiano notato come siano in peggioramento alcune stime sull'andamento del PIL italiano nel prossimo anno, con Fugnoli che nel suo commento settimanale indica un possibile -1% e la stima di Schroders di un -3% sul 2011.

Qualcuno di voi professionals ha disponibili report di sorta e se la sente di commentare sull'effetto che uno scenario di questo tipo avrebbe sui corsi dei tds, sulle sofferenze bancarie e, di rimando, sulle quotazioni dei sub bancari ed assicurativi italiani ?

Peraltro UGF, parlando di compagnie assicurative, a scadenza 2017 è prossima ad un rendimento del 9% lordo sui propri senior unsecured, tipo il 5% 01/2017 XS0472940617...
 
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