negusneg
New Member
Una domanda secca: perchè tutta questa euforia dei bancari oggi? Sarà vera gloria?
Per carità, non chiedo risposte altrettanto secche, che nessuno può dare....
Sarebbe però interessante avere l'opinione tra quelli di voi che lavorano in grandi banche d'affari, magari a Londra: che atmosfera si respira, a quelle latitudini?
Negli ultimi 6-7 mesi abbiamo assistito a diversi rimbalzi, alcuni dei quali anche molto impetuosi. Ma, ahimè, effimeri, tant'è che i finanziari (azionari e sub) sono ancora fortemente penalizzati rispetto ad altri prodotti. In particolare ci sono state, in passato, alcune forti spinte verso l'alto in coincidenza con le attese o le (pseudo)decisioni dei vari summit europei.
Quello che mi sorprende è che lo scatto di oggi non mi sembra riconducibile ad un evento specifico, avvenuto o previsto. O meglio: la reazione mi sembrerebbe esageratamente positiva, se riferita solo a vicende come l'arrivo in porto dell'aumento di Unicredit oppure le notizie da Commerzbank.
Forse che questa (la mancanza di una singola notizia forte) è la vera novità? Forse che l'LTRO di Draghi, gli interventi sui bilanci pubblici di alcuni periferici, la previsione di una positiva conclusione del PSI greco, la prospettiva di un accordo a 16 la settimana prossima (con definitivo "incatenamento" della Germania al carro dell'euro) stanno creando un clima diverso da quello lugubre dei mesi passati?
Lo so che mentre scrivo queste cose vi state toccando tutti
Per quelli più scaramantici sottolineo che il mio non è un giudizio: solo un'ipotesi tanto per ragionare....
Che idea vi siete fatti? Magari c'era una ragione "forte" per lo sprint di oggi e io non me ne sono accorto...
Se un titolo perde il 95% rispetto ai massimi e poi fa un rimbalzo del 50% sta ancora perdendo il 92,50%.

Battute a parte non mi stupirei se da qui a un anno o due Unicredit, per fare un esempio, raddoppiasse o triplicasse. Ricordo che qualche giorno fa capitalizzava come il vecchio Credito Italiano, prima cioè di acquisire il Credito Romagnolo, la Cassa di Risparmio di Torino, Cariverona, HVB, Bank Austria, Capitalia...
Naturalmente se l'Italia non fallirà, se l'euro non si dissolverà, se in Ungheria e in Grecia si troverà finalmente una soluzione ragionevole.
I rischi sono ancora tanti, ma IMO i prezzi delle obbligazioni bancarie senior e subordinate, e di parecchie azioni, sono ben lontani dal loro vero valore.