Discepolo
Negusneg Fan Club
Mi sono goduto il filmato e concordo con parte di quanto detto da Claudio, in particolare:Il nostro caro Er Professor Claudio Borghi in un compendio "Come si esce dall'euro?"
COME SI ESCE DALL'EURO? Intervista a Claudio Borghi - YouTube
P.S. La situazione descritta dal buon Claudio non lascia via d'uscita se non la disgregazione dell'euro per ritornare alle vecchie differenze ma che almeno siano rispecchiate anche nelle singole valute.
Devo dire che la rappresentazione data è effettivamente concorde con quello che sta succedendo. Dovendo sintetizzare in pratica cambio favorevole alla Germania quindi surplus commerciale verso l'estero e quindi ricchezza per loro, per gli altri miseri stati con l'€ fate voi...
- volevamo far parte, con l'euro, di un grande mercato nel quale vendere le nostre merci, ed abbiamo ucciso la domanda interna;
- quando parla dell'inflazione, il discorso è impeccabile, ma io penso a diversi conoscenti che negli anni '80, periodo di grande inflazione, fregandosene dell'inflazione, reinvestivano continuamente gli interessi nei tds, e l'interesse composto di un 18% (rendimento che, se non ricordo male, si prendeva nell'83, ma nell'82 era ancora maggiore, come nell'81, quando comprai un cct con cedola al 22% semestrale – 11+11) permise loro di raddoppiare velocemente il capitale, ma anche il 1992 e seguenti, per chi ebbe fiducia nei tds (e ci fu chi acquistò btp lunghi a 60 per ritrovarseli sopra i 110...), mi sono dilungato, ma solo per dire che, se hai un capitale da investire, anche con tassi di interesse reali negativi, magari sulla carta perdi qualcosa, ma in termini di potere d'acquisto effettivo non è poi detto che ci sia tutta questa perdita (a tal proposito ricordo comunque che, se vogliamo spaccare il capello il 4, la mia inflazione è diversa dalla tua e da quella degli altri milioni di italiani...)
- concordo con quanto detto circa l'attesa deflattiva, che ci induce a rimandare continuamente gli acquisti;
- la parte sulla sovranità monetaria mi ha fatto ricordare l'opuscolo di paolo barnard....
;
- altra cosa che mi è venuta in mente è un possibile parallelo tra grandi banche e grandi stati... too big to fail, si diceva delle banche, speriamo non si possa applicare anche all'Europa...
- condivido in pieno l'affermazione che gli scemi sono dappertutto (mi ci metto anch'io perchè ho apprezzato, e tanto, sia l'intervista che l'empatia del cb);
- infine, non sono d'accordo con rott sul sottolineare che cb voglia ad ogni costo rafforzare la sua tesi, ha detto nell'intervista, e ribadito alla fine, che si può anche convivere in Europa, basta che qualcuno si convinca ad aiutare quella che ha definito la “Calabria d'Europa”, ma bisogna FARE IN FRETTA, quindi mi sembra che claudio lasci ancora la porta aperta ad una possibile accelerazione nell'integrazione europea;
- La mancata fretta nell'assumere decisioni nei confronti della Grecia (abbiamo invece assistito ad un tentennamento continuo), abbiamo visto che situazione ha creato; l'Italia non è la Grecia, ma sono convinto anch'io che se andiamo avanti così senza nulla di concreto sul fronte europeo a sostegno di una ripresa, con un morale sotto i tacchi abbastanza comune in Italia, senza alcun segno concreto di speranza verso il futuro... beh, è facile far oscillare il mio ottimismo;
- aggiungo per finire, che i minimi del 2009 pare siano stati toccati in borsa, per le perpetue invece tali minimi non si sono più visti (lo dico toccandomi ripetutamente...). Nonostante ciò, tranne qualche piccolo acquisto fatto (e puntualmente a breve distanza di tempo in perdita... ahhhh quanto invidio cris!!!!
), resto abbastanza liquido per le mie abitudini il che è un controsenso in un momento come questo, seguendo lo scenario ipotizzato nell'intervista.
