dissento nuovamente
mi sa che non mi sono spiegato bene
il tecnicismo mi è molto chiaro, purtroppo però la sostanza è un'altra:
intanto se un bond sta a 90 non significa che non abbia aspettative di call, non è bianco o nero, fino alla call è grigio per cui nel prezzo c'è sempre conteggiata la possibile call
ucg2017 è la prova più evidente (tra noi frequentatori del forum), proviamo a valutarla se domani annunciano il salto call? perde una decina di punti?
bene, siccome mi vendi uno strumento finanziario quotato io ho il diritto di poterlo rivendere e se tu cambi il contratto procurando un calo del prezzo mi crei un danno
ora dire che toglire la call non sia un danno è una mera minkiata e non può fungere da elemento consensuale
il sistema non protegge l'investitore
Che l'eliminazione della call presa per sè (indipendentemente, quindi dalla pessima figura fatta da Isp e dall'aumento dei cds dovuta all'affaire del prospetto, di cui parlo sotto) provochi una caduta del prezzo è in realtà argomento capzioso, anche se non insostenibile. Mi spiego: Claudio risponde tecnicamente sul costo (per il creditore) dell'opzione che, tolta, dovrebbe fornire un vantaggio - minimo, visto che si tratta, a questi cds sub di Isp e con questa cedola di un'opzione amplissimamente otm. Ed è formalmente indiscutibile. Quello a cui ci si potrebbe appigliare è che in realtà l'aspettativa di esercizio dell'opzione (non l'opzione stessa) sostiene il prezzo del titolo sul mercato. In questo caso Isp ha dichiarato di non voler esercitare l'opzione, l'unica cosa che mi viene in mente è che, però, finchè l'opzione non scade l'aspettativa può essere infinitesimale, ma non zero, nonostante le dichiarazioni di Isp, dato il fattore temporale - che in questo caso è stato bellamente eliminato.
L'argomento però mi sembra, sinceramente, capzioso. Semmai è da valutare il fatto che questa mossa, presa concretamente, ha contribuito ad alzare i cds della banca, dunque a diminuire nel breve il fv del titolo.
...solo che ISP sembra far intendere al mercato che ha un problema sul Tier two per far rientrare nei parametri futuri di basilea III il coefficiente di solvibilità della banca ( (T1 + T2)/ RWA) . insomma leggendo il prospetto , da investitore, ho l'impressione che ISP abbia "fame" di capitale T2 da contabilizzare ( per carità, magari mi sbaglio).
Ma il mercato l'ha pensata come me aumentando in modo deciso i CDS di ISP sia CDS SUB che
SENIOR dello stesso ordine di grandezza.
QUindi mi chiedo : forzatura di ISP costretta? C'è del marcio in California?
La percezione di aumentato rischio su Isp ha a che fare con un'operazione "nuova" che ha creato molti interrogativi; emittenti che, in ogni caso, utilizzano discutibili scorciatoie e preferiscono, sostanzialmente, evitare il confronto con il mercato per aumentare la loro contabilizzazione di capitale non possono fare certo una buona impressione.
Qualche prurito più serio - anche se in questo caso non c'è imho possibilità di trigger sui cds - a qualche operatore, leggendo i commenti, è cmq venuto.