Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 3 (5 lettori)

Rottweiler

Forumer storico

Ciao Porchetto,

il tema della legislazione europea prossima ventura in materia di burden sharing è stata trattata (letteralmente) da anni sul nostro 3D.

Per rendersene conto basterebbe usare la funzione "cerca" usando key words quali: burden, resolution, Ponv, RRD…

Ci si renderebbe conto di alcune cose:

1)tutte quelle paroline inglesi sono riconducibili allo stesso concetto (il coinvolgimento dei creditori della banca nelle sue disavventure finanziarie), il terminale ultimo essendo la legge europea di prossima emanazione;

2)diversamente da quasi tutti gli altri 3D, il nostro dovrebbe aver acquisito una notevole padronanza della materia. D’altronde, come perpetualisti siamo i primi ad avere un interesse nella comprensione di questi concetti;

3)se andate a rileggervi alcuni “confronti” anche solo 1 anno fa, vedrete che allora erano ancora ben presenti alcuni “miti” che il tempo si è preoccupato di dissolvere, tipo questi: “il prospetto fa sempre e comunque testo”; “sino a che il capitale azionario non viene azzerato, i miei T1 sono al sicuro”. Oggi nessuno più farebbe affermazioni simili su questo 3D.

Chiunque investa cifre significative in subordinati (ma anche in altro debito bancario…) farebbe bene a farsela quella ricerca per key words. Volendo aiutare i più pigri, cito alcuni posts che aiutano a percorrere rapidamente gli eventi, comprendendo l’approvazione della CRD4, la direttiva che fissa il PONV al 5.125%.

http://www.investireoggi.it/forum/2930934-post73748.html

http://www.investireoggi.it/forum/3002397-post78285.html

http://www.investireoggi.it/forum/3043582-post80726.html

http://www.investireoggi.it/forum/3084655-post82936.html

http://www.investireoggi.it/forum/3548158-post105671.html

http://www.investireoggi.it/forum/3564195-post106587.html

http://www.investireoggi.it/forum/3599723-post108106.html

Il penultimo atto di questa vicenda è stato scritto prima di Natale, con l’accordo di massima raggiunto sull’SRM (Single Resolution Mechanism) dell’Unione Bancaria Europea. Se posso dire la mia sull’argomento, senza ripercorrere tutti gli aspetti della questione, distinguerei 3 aree principali nelle quali è avvenuto il confronto:

a)il coinvolgimento dei creditori della banca nel suo “salvataggio”. Qui mi sembra si sia confermata la stragrande maggioranza dei concetti anticipati dalle bozze di RRD.

b)il grado di “corresponsabilità” tra i Paesi europei nel far fronte all’impegni finanziari derivanti da un salvataggio bancario. Qui ci sono state le novità più sgradevoli, con la Germania a disconoscere parte delle concessioni strappate un anno e mezzo fa dai “periferici”, guidati dal tanto vituperato Mario Monti.

c)il limite dell’8% degli assets totali (non ponderati) oltre i quali la banca può ricevere gli aiuti senza ulteriormente penalizzare i suoi creditori. Questo è un backstop importante, che mette al sicuro quasi ovunque in Europa bondholders senior e correntisti. E dire che questa è stata presentata da molti come una sconfitta del povero Sacomanni, al quale va invece riconosciuto il merito di aver guidato i Periferici a strappare questa clausola.

Ma vediamo come tutto questo si lega alla questione MPS:
a)MPS ha chiesto aiuto allo Stato e l’Europa ha approvato un certo piano che prevede l’uscita dello Stato dal capitale (subordinato) della banca;
b)se il piano viene attuato, MPS rimane una banca privata e tutti i suoi creditori esulteranno;
c)se il piano incontra degli ostacoli, è previsto l’ingresso dello Stato come azionista. Questa però non può essere la soluzione dei problemi di MPS. Dovrà essere predisposto un nuovo piano. Il nuovo piano dovrà rispettare sia le guidelines fissate a fine luglio dalla Commissione Europea sia la nuova legge sul burden sharing (RRD) di prossima approvazione, della quale le suddette guidelines sono una sorta di anticipazione. In tal scenario, non vedo come i detentori di sub la possano fare franca
d)nel malaugurato caso c), quale “taglio” si verificherà? Temo sarà sostanzioso, visto che la soluzione finale deve prevedere il recupero, da parte dello Stato, del gruzzolo iniettato nella banca. Non solo: la banca dovrà ricevere “sangue fresco” sino a che non abbia recuperato un livello di CET1 sufficiente per una navigazione tranquilla…

“Che fare”, se si è dentro i sub MPS?

Tutto ruota attorno all’AUC: se si fa, bingo! Se non si fa, sono .... acidi.

Nell’immediato (e non solo) le antenne dovranno essere ben dispiegate a seguire ogni notizia proveniente da Siena, prima tra tutte, a mio avviso, le decisioni che prenderà Profumo….
 

bia06

Listen other's viewpoint avoid conflicts & wars.
Grazie Rott,
sei un grande.

Buon 2014 !:)

Ciao Porchetto,

il tema della legislazione europea prossima ventura in materia di burden sharing è stata trattata (letteralmente) da anni sul nostro 3D.

Per rendersene conto basterebbe usare la funzione "cerca" usando key words quali: burden, resolution, Ponv, RRD…

Ci si renderebbe conto di alcune cose:

1)tutte quelle paroline inglesi sono riconducibili allo stesso concetto (il coinvolgimento dei creditori della banca nelle sue disavventure finanziarie), il terminale ultimo essendo la legge europea di prossima emanazione;

2)diversamente da quasi tutti gli altri 3D, il nostro dovrebbe aver acquisito una notevole padronanza della materia. D’altronde, come perpetualisti siamo i primi ad avere un interesse nella comprensione di questi concetti;

3)se andate a rileggervi alcuni “confronti” anche solo 1 anno fa, vedrete che allora erano ancora ben presenti alcuni “miti” che il tempo si è preoccupato di dissolvere, tipo questi: “il prospetto fa sempre e comunque testo”; “sino a che il capitale azionario non viene azzerato, i miei T1 sono al sicuro”. Oggi nessuno più farebbe affermazioni simili su questo 3D.

Chiunque investa cifre significative in subordinati (ma anche in altro debito bancario…) farebbe bene a farsela quella ricerca per key words. Volendo aiutare i più pigri, cito alcuni posts che aiutano a percorrere rapidamente gli eventi, comprendendo l’approvazione della CRD4, la direttiva che fissa il PONV al 5.125%.

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Il penultimo atto di questa vicenda è stato scritto prima di Natale, con l’accordo di massima raggiunto sull’SRM (Single Resolution Mechanism) dell’Unione Bancaria Europea. Se posso dire la mia sull’argomento, senza ripercorrere tutti gli aspetti della questione, distinguerei 3 aree principali nelle quali è avvenuto il confronto:

a)il coinvolgimento dei creditori della banca nel suo “salvataggio”. Qui mi sembra si sia confermata la stragrande maggioranza dei concetti anticipati dalle bozze di RRD.

b)il grado di “corresponsabilità” tra i Paesi europei nel far fronte all’impegni finanziari derivanti da un salvataggio bancario. Qui ci sono state le novità più sgradevoli, con la Germania a disconoscere parte delle concessioni strappate un anno e mezzo fa dai “periferici”, guidati dal tanto vituperato Mario Monti.

c)il limite dell’8% degli assets totali (non ponderati) oltre i quali la banca può ricevere gli aiuti senza ulteriormente penalizzare i suoi creditori. Questo è un backstop importante, che mette al sicuro quasi ovunque in Europa bondholders senior e correntisti. E dire che questa è stata presentata da molti come una sconfitta del povero Sacomanni, al quale va invece riconosciuto il merito di aver guidato i Periferici a strappare questa clausola.

Ma vediamo come tutto questo si lega alla questione MPS:
a)MPS ha chiesto aiuto allo Stato e l’Europa ha approvato un certo piano che prevede l’uscita dello Stato dal capitale (subordinato) della banca;
b)se il piano viene attuato, MPS rimane una banca privata e tutti i suoi creditori esulteranno;
c)se il piano incontra degli ostacoli, è previsto l’ingresso dello Stato come azionista. Questa però non può essere la soluzione dei problemi di MPS. Dovrà essere predisposto un nuovo piano. Il nuovo piano dovrà rispettare sia le guidelines fissate a fine luglio dalla Commissione Europea sia la nuova legge sul burden sharing (RRD) di prossima approvazione, della quale le suddette guidelines sono una sorta di anticipazione. In tal scenario, non vedo come i detentori di sub la possano fare franca
d)nel malaugurato caso c), quale “taglio” si verificherà? Temo sarà sostanzioso, visto che la soluzione finale deve prevedere il recupero, da parte dello Stato, del gruzzolo iniettato nella banca. Non solo: la banca dovrà ricevere “sangue fresco” sino a che non abbia recuperato un livello di CET1 sufficiente per una navigazione tranquilla…

“Che fare”, se si è dentro i sub MPS?

Tutto ruota attorno all’AUC: se si fa, bingo! Se non si fa, sono .... acidi.

Nell’immediato (e non solo) le antenne dovranno essere ben dispiegate a seguire ogni notizia proveniente da Siena, prima tra tutte, a mio avviso, le decisioni che prenderà Profumo….
 

londonwhale

Forumer storico
Ciao Porchetto,

il tema della legislazione europea prossima ventura in materia di burden sharing è stata trattata (letteralmente) da anni sul nostro 3D.

Per rendersene conto basterebbe usare la funzione "cerca" usando key words quali: burden, resolution, Ponv, RRD…

Ci si renderebbe conto di alcune cose:

1)tutte quelle paroline inglesi sono riconducibili allo stesso concetto (il coinvolgimento dei creditori della banca nelle sue disavventure finanziarie), il terminale ultimo essendo la legge europea di prossima emanazione;

2)diversamente da quasi tutti gli altri 3D, il nostro dovrebbe aver acquisito una notevole padronanza della materia. D’altronde, come perpetualisti siamo i primi ad avere un interesse nella comprensione di questi concetti;

3)se andate a rileggervi alcuni “confronti” anche solo 1 anno fa, vedrete che allora erano ancora ben presenti alcuni “miti” che il tempo si è preoccupato di dissolvere, tipo questi: “il prospetto fa sempre e comunque testo”; “sino a che il capitale azionario non viene azzerato, i miei T1 sono al sicuro”. Oggi nessuno più farebbe affermazioni simili su questo 3D.

Chiunque investa cifre significative in subordinati (ma anche in altro debito bancario…) farebbe bene a farsela quella ricerca per key words. Volendo aiutare i più pigri, cito alcuni posts che aiutano a percorrere rapidamente gli eventi, comprendendo l’approvazione della CRD4, la direttiva che fissa il PONV al 5.125%.

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Il penultimo atto di questa vicenda è stato scritto prima di Natale, con l’accordo di massima raggiunto sull’SRM (Single Resolution Mechanism) dell’Unione Bancaria Europea. Se posso dire la mia sull’argomento, senza ripercorrere tutti gli aspetti della questione, distinguerei 3 aree principali nelle quali è avvenuto il confronto:

a)il coinvolgimento dei creditori della banca nel suo “salvataggio”. Qui mi sembra si sia confermata la stragrande maggioranza dei concetti anticipati dalle bozze di RRD.

b)il grado di “corresponsabilità” tra i Paesi europei nel far fronte all’impegni finanziari derivanti da un salvataggio bancario. Qui ci sono state le novità più sgradevoli, con la Germania a disconoscere parte delle concessioni strappate un anno e mezzo fa dai “periferici”, guidati dal tanto vituperato Mario Monti.

c)il limite dell’8% degli assets totali (non ponderati) oltre i quali la banca può ricevere gli aiuti senza ulteriormente penalizzare i suoi creditori. Questo è un backstop importante, che mette al sicuro quasi ovunque in Europa bondholders senior e correntisti. E dire che questa è stata presentata da molti come una sconfitta del povero Sacomanni, al quale va invece riconosciuto il merito di aver guidato i Periferici a strappare questa clausola.

Ma vediamo come tutto questo si lega alla questione MPS:
a)MPS ha chiesto aiuto allo Stato e l’Europa ha approvato un certo piano che prevede l’uscita dello Stato dal capitale (subordinato) della banca;
b)se il piano viene attuato, MPS rimane una banca privata e tutti i suoi creditori esulteranno;
c)se il piano incontra degli ostacoli, è previsto l’ingresso dello Stato come azionista. Questa però non può essere la soluzione dei problemi di MPS. Dovrà essere predisposto un nuovo piano. Il nuovo piano dovrà rispettare sia le guidelines fissate a fine luglio dalla Commissione Europea sia la nuova legge sul burden sharing (RRD) di prossima approvazione, della quale le suddette guidelines sono una sorta di anticipazione. In tal scenario, non vedo come i detentori di sub la possano fare franca
d)nel malaugurato caso c), quale “taglio” si verificherà? Temo sarà sostanzioso, visto che la soluzione finale deve prevedere il recupero, da parte dello Stato, del gruzzolo iniettato nella banca. Non solo: la banca dovrà ricevere “sangue fresco” sino a che non abbia recuperato un livello di CET1 sufficiente per una navigazione tranquilla…

“Che fare”, se si è dentro i sub MPS?

Tutto ruota attorno all’AUC: se si fa, bingo! Se non si fa, sono .... acidi.

Nell’immediato (e non solo) le antenne dovranno essere ben dispiegate a seguire ogni notizia proveniente da Siena, prima tra tutte, a mio avviso, le decisioni che prenderà Profumo….

Uscito qualche settimana fa dal UT2 in GBP sui primi malumori della fondazione, vediamo come apre lunedì, ma credo rimarrò alla finestra..... inizio a riguardarlo sotto 80.

Secondo voi le banche del vecchio consorzio potrebbero sparire con Profumo?
 
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porchetto

la casa non fallisce
Ciao Porchetto,

il tema della legislazione europea prossima ventura in materia di burden sharing è stata trattata (letteralmente) da anni sul nostro 3D.

Per rendersene conto basterebbe usare la funzione "cerca" usando key words quali: burden, resolution, Ponv, RRD…

Ci si renderebbe conto di alcune cose:

1)tutte quelle paroline inglesi sono riconducibili allo stesso concetto (il coinvolgimento dei creditori della banca nelle sue disavventure finanziarie), il terminale ultimo essendo la legge europea di prossima emanazione;

2)diversamente da quasi tutti gli altri 3D, il nostro dovrebbe aver acquisito una notevole padronanza della materia. D’altronde, come perpetualisti siamo i primi ad avere un interesse nella comprensione di questi concetti;

3)se andate a rileggervi alcuni “confronti” anche solo 1 anno fa, vedrete che allora erano ancora ben presenti alcuni “miti” che il tempo si è preoccupato di dissolvere, tipo questi: “il prospetto fa sempre e comunque testo”; “sino a che il capitale azionario non viene azzerato, i miei T1 sono al sicuro”. Oggi nessuno più farebbe affermazioni simili su questo 3D.

Chiunque investa cifre significative in subordinati (ma anche in altro debito bancario…) farebbe bene a farsela quella ricerca per key words. Volendo aiutare i più pigri, cito alcuni posts che aiutano a percorrere rapidamente gli eventi, comprendendo l’approvazione della CRD4, la direttiva che fissa il PONV al 5.125%.

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Il penultimo atto di questa vicenda è stato scritto prima di Natale, con l’accordo di massima raggiunto sull’SRM (Single Resolution Mechanism) dell’Unione Bancaria Europea. Se posso dire la mia sull’argomento, senza ripercorrere tutti gli aspetti della questione, distinguerei 3 aree principali nelle quali è avvenuto il confronto:

a)il coinvolgimento dei creditori della banca nel suo “salvataggio”. Qui mi sembra si sia confermata la stragrande maggioranza dei concetti anticipati dalle bozze di RRD.

b)il grado di “corresponsabilità” tra i Paesi europei nel far fronte all’impegni finanziari derivanti da un salvataggio bancario. Qui ci sono state le novità più sgradevoli, con la Germania a disconoscere parte delle concessioni strappate un anno e mezzo fa dai “periferici”, guidati dal tanto vituperato Mario Monti.

c)il limite dell’8% degli assets totali (non ponderati) oltre i quali la banca può ricevere gli aiuti senza ulteriormente penalizzare i suoi creditori. Questo è un backstop importante, che mette al sicuro quasi ovunque in Europa bondholders senior e correntisti. E dire che questa è stata presentata da molti come una sconfitta del povero Sacomanni, al quale va invece riconosciuto il merito di aver guidato i Periferici a strappare questa clausola.

Ma vediamo come tutto questo si lega alla questione MPS:
a)MPS ha chiesto aiuto allo Stato e l’Europa ha approvato un certo piano che prevede l’uscita dello Stato dal capitale (subordinato) della banca;
b)se il piano viene attuato, MPS rimane una banca privata e tutti i suoi creditori esulteranno;
c)se il piano incontra degli ostacoli, è previsto l’ingresso dello Stato come azionista. Questa però non può essere la soluzione dei problemi di MPS. Dovrà essere predisposto un nuovo piano. Il nuovo piano dovrà rispettare sia le guidelines fissate a fine luglio dalla Commissione Europea sia la nuova legge sul burden sharing (RRD) di prossima approvazione, della quale le suddette guidelines sono una sorta di anticipazione. In tal scenario, non vedo come i detentori di sub la possano fare franca
d)nel malaugurato caso c), quale “taglio” si verificherà? Temo sarà sostanzioso, visto che la soluzione finale deve prevedere il recupero, da parte dello Stato, del gruzzolo iniettato nella banca. Non solo: la banca dovrà ricevere “sangue fresco” sino a che non abbia recuperato un livello di CET1 sufficiente per una navigazione tranquilla…

“Che fare”, se si è dentro i sub MPS?

Tutto ruota attorno all’AUC: se si fa, bingo! Se non si fa, sono .... acidi.

Nell’immediato (e non solo) le antenne dovranno essere ben dispiegate a seguire ogni notizia proveniente da Siena, prima tra tutte, a mio avviso, le decisioni che prenderà Profumo….
grazie Rott sono stato tratto in inganno da due cose
1. ero sicuro che la fondazione non facesse capricci
quale è lo scopo di tali capricci? qualcosa del tipo muoia sansone con tutti i filistei? se faceva l'adc qualcosina salvava magari riusciva a sottoscrivere il 3% del capitale con i soldi dei fresh che era riuscita a vendere. Se l'adc salta il capitale azionario comunque salta? :mumble: su questo punto confesso che ci ho capito poco.

2. comunque se la situazione si fa disastrosa, e si paventa il caso c) entra lo stato come azionista, le azioni vanno a zero (su questo ho qualche dubbio azioni vecchie a zero? oppure si lasciano le vecchie e si azzerano solo i debiti subordinati? (sinceramente il sig. Russiabond me la raccontava diversamente)), comunque credo che le azioni scendano drammaticamente di valore e le banche creditrici escutono il pegno. In questo caso si risolve il tutto perchè si ritorna all'ipotesi di adc con la fondazione fuori dai piedi. qualcuno che sottoscrive l'adc si trova, basta azzerare a piacere il prezzo delle azioni e trasferire tutto il valore nel diritto.


grazie per l'aiuto

confesso che non ho avevo studiato abbastanza
in effetti le lt2 non andavano prese l'upside era limitato e il down side alto
ma chi si aspettava la botta da matta della manzetta capo della fondazione?
c'è anche l'implementazione delle regole nuove, a parte i prospetti che non valgono i bit con i quali sono scritti, ci sarebbe da riscrivere buona parte del codice civile.
 

porchetto

la casa non fallisce
Credo sia urgente (e comunque sarebbe tardiva) una "correzione mentale" da parte di noi perpetualisti.

In passato si era convinti che i nostri bonds l'avrebbero sfangata, purchè un goccio di capitale azionario fosse circolato nelle vene della banca. In pratica: sino alla liquidazione (evento rarissimo) della stessa.

Questa idea di "equità" continua a condizionare i nostalgici di quella situazione.

Oggi (in realtà da quando sono stati introdotti o previsti i cosiddetti "resolution regimes") tutto è cambiato.
Se una banca fosse gestita bene, i suoi amministratori dovrebbero attuare l'aumento di capitale tutte le volte che gli indici dovessero scendere verso la soglia fatidica del 5.125%.
Se l'aumento non fosse possibile, o comunque la discesa fosse troppo veloce, interverrebbero il capitale ibrido e quello supplementare.
Questo è un concetto che andrebbe incastonato nelle nostre zucche: i subordinati entrano in gioco quando la banca si avvicina a quella barriera, non quando il capitale azionario si azzera.
E' sufficiente il buffer di T1 per riprendere quota? Allora i T2 saranno risparmiati.
Non è sufficiente il buffer di T1? Allora i T2 dovranno dare il loro sangue.
Non è sufficiente neppure il capitale supplementare? Allora arrivano gli aiuti statali.

Se si tiene presente questo schema, si impara (per MPS o per altri) a regolarsi.
non mi è chiaro un passaggio,
questi vampiri bevono il nostro sangue, ma bevono tutto insieme il t1 e il t2 se fosse necessario? e nel frattempo l'equity che fine fa quella viene congelata? perchè altrimenti se fosse bevuta anche essa azzerata allora anche la fondazione non avrebbe più nulla e altrettanto i baldanzosi azionisti FOL style che esultano perchè non si fa adc (la mamma dei cretini è sempre incinta)
in quel caso posso confidare che le bnanche creditrici appena si tocca la barriera escutono il pegno e riportano nell'alveo disegnato da Profumo?

una ipotesi può essere quella che questi della fondazione non ci capiscono proprio nulla?

che ci hanno guadagnato da questa posizione?
oppure interviene financo lo stato e loro rimangono belli belli con le loro azioni della banca ?
(quella buona non quella da buttare nel cestino)
 

porchetto

la casa non fallisce
aggiungo un messaggio privato di un amico con il quale condivido la view
"prima di arrivare a noi escutono il pegno
credo
e levano dai maroni la fondazione"

ditemi che non sto sbagliando

(mi perdonerà il mio amico che ho pubblicato il messaggio ma è fondamentale sviscerare questo punto
 

lagonzaga

Forumer attivo
aggiungo un messaggio privato di un amico con il quale condivido la view
"prima di arrivare a noi escutono il pegno
credo
e levano dai maroni la fondazione"

ditemi che non sto sbagliando

(mi perdonerà il mio amico che ho pubblicato il messaggio ma è fondamentale sviscerare questo punto

Sul tema dei sub mps ho letto un paio di settimane fa, se la ritrovo la posto, un'intervista a Profumo che sottolineava che mentre per le cedole della ut2 2008-2018 previste in pagamento il 15 di Maggio se non c'è il consorzio che garantisce l'adc non possono essere pagate, sui sub in genere non ci sono pericoli di nessun genere in quanto la normativa europea è posteriore agli aiuti di stato concessi alla banca.
 

apaci2

Ad bestias
Sul tema dei sub mps ho letto un paio di settimane fa, se la ritrovo la posto, un'intervista a Profumo che sottolineava che mentre per le cedole della ut2 2008-2018 previste in pagamento il 15 di Maggio se non c'è il consorzio che garantisce l'adc non possono essere pagate, sui sub in genere non ci sono pericoli di nessun genere in quanto la normativa europea è posteriore agli aiuti di stato concessi alla banca.

Come già spiegato tra l'altro poco sopra e come tutti dovrebbero sapere da tempo, quello detto da profumo è vero fin tanto che MPS non ha bisogno di altri aiuti statali.

La partita si gioca lì.
 

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