Se possibile rott o chi vuole mi da una mano?
mps tv SUB LT2: 30/11/2017 XS0236480322 e 15/01/2018 XS0238916620 - new edition - Pagina 166 - Forum di Finanzaonline.com
Ciao Porchetto,
il tema della legislazione europea prossima ventura in materia di burden sharing è stata trattata (letteralmente) da anni sul nostro 3D.
Per rendersene conto basterebbe usare la funzione "cerca" usando key words quali: burden, resolution, Ponv, RRD…
Ci si renderebbe conto di alcune cose:
1)tutte quelle paroline inglesi sono riconducibili allo stesso concetto (il coinvolgimento dei creditori della banca nelle sue disavventure finanziarie), il terminale ultimo essendo la legge europea di prossima emanazione;
2)diversamente da quasi tutti gli altri 3D, il nostro dovrebbe aver acquisito una notevole padronanza della materia. D’altronde, come perpetualisti siamo i primi ad avere un interesse nella comprensione di questi concetti;
3)se andate a rileggervi alcuni “confronti” anche solo 1 anno fa, vedrete che allora erano ancora ben presenti alcuni “miti” che il tempo si è preoccupato di dissolvere, tipo questi: “il prospetto fa sempre e comunque testo”; “sino a che il capitale azionario non viene azzerato, i miei T1 sono al sicuro”. Oggi nessuno più farebbe affermazioni simili su questo 3D.
Chiunque investa cifre significative in subordinati (ma anche in altro debito bancario…) farebbe bene a farsela quella ricerca per key words. Volendo aiutare i più pigri, cito alcuni posts che aiutano a percorrere rapidamente gli eventi, comprendendo l’approvazione della CRD4, la direttiva che fissa il PONV al 5.125%.
http://www.investireoggi.it/forum/2930934-post73748.html
http://www.investireoggi.it/forum/3002397-post78285.html
http://www.investireoggi.it/forum/3043582-post80726.html
http://www.investireoggi.it/forum/3084655-post82936.html
http://www.investireoggi.it/forum/3548158-post105671.html
http://www.investireoggi.it/forum/3564195-post106587.html
http://www.investireoggi.it/forum/3599723-post108106.html
Il penultimo atto di questa vicenda è stato scritto prima di Natale, con l’accordo di massima raggiunto sull’SRM (Single Resolution Mechanism) dell’Unione Bancaria Europea. Se posso dire la mia sull’argomento, senza ripercorrere tutti gli aspetti della questione, distinguerei 3 aree principali nelle quali è avvenuto il confronto:
a)il coinvolgimento dei creditori della banca nel suo “salvataggio”. Qui mi sembra si sia confermata la stragrande maggioranza dei concetti anticipati dalle bozze di RRD.
b)il grado di “corresponsabilità” tra i Paesi europei nel far fronte all’impegni finanziari derivanti da un salvataggio bancario. Qui ci sono state le novità più sgradevoli, con la Germania a disconoscere parte delle concessioni strappate un anno e mezzo fa dai “periferici”, guidati dal tanto vituperato Mario Monti.
c)il limite dell’8% degli assets totali (non ponderati) oltre i quali la banca può ricevere gli aiuti senza ulteriormente penalizzare i suoi creditori. Questo è un backstop importante, che mette al sicuro quasi ovunque in Europa bondholders senior e correntisti. E dire che questa è stata presentata da molti come una sconfitta del povero Sacomanni, al quale va invece riconosciuto il merito di aver guidato i Periferici a strappare questa clausola.
Ma vediamo come tutto questo si lega alla questione MPS:
a)MPS ha chiesto aiuto allo Stato e l’Europa ha approvato un certo piano che prevede l’uscita dello Stato dal capitale (subordinato) della banca;
b)se il piano viene attuato, MPS rimane una banca privata e tutti i suoi creditori esulteranno;
c)se il piano incontra degli ostacoli, è previsto l’ingresso dello Stato come azionista. Questa però non può essere la soluzione dei problemi di MPS. Dovrà essere predisposto un nuovo piano. Il nuovo piano dovrà rispettare sia le guidelines fissate a fine luglio dalla Commissione Europea sia la nuova legge sul burden sharing (RRD) di prossima approvazione, della quale le suddette guidelines sono una sorta di anticipazione. In tal scenario, non vedo come i detentori di sub la possano fare franca
d)nel malaugurato caso c), quale “taglio” si verificherà? Temo sarà sostanzioso, visto che la soluzione finale deve prevedere il recupero, da parte dello Stato, del gruzzolo iniettato nella banca. Non solo: la banca dovrà ricevere “sangue fresco” sino a che non abbia recuperato un livello di CET1 sufficiente per una navigazione tranquilla…
“Che fare”, se si è dentro i sub MPS?
Tutto ruota attorno all’AUC: se si fa, bingo! Se non si fa, sono .... acidi.
Nell’immediato (e non solo) le antenne dovranno essere ben dispiegate a seguire ogni notizia proveniente da Siena, prima tra tutte, a mio avviso, le decisioni che prenderà Profumo….
Ciao Porchetto,
il tema della legislazione europea prossima ventura in materia di burden sharing è stata trattata (letteralmente) da anni sul nostro 3D.
Per rendersene conto basterebbe usare la funzione "cerca" usando key words quali: burden, resolution, Ponv, RRD…
Ci si renderebbe conto di alcune cose:
1)tutte quelle paroline inglesi sono riconducibili allo stesso concetto (il coinvolgimento dei creditori della banca nelle sue disavventure finanziarie), il terminale ultimo essendo la legge europea di prossima emanazione;
2)diversamente da quasi tutti gli altri 3D, il nostro dovrebbe aver acquisito una notevole padronanza della materia. D’altronde, come perpetualisti siamo i primi ad avere un interesse nella comprensione di questi concetti;
3)se andate a rileggervi alcuni “confronti” anche solo 1 anno fa, vedrete che allora erano ancora ben presenti alcuni “miti” che il tempo si è preoccupato di dissolvere, tipo questi: “il prospetto fa sempre e comunque testo”; “sino a che il capitale azionario non viene azzerato, i miei T1 sono al sicuro”. Oggi nessuno più farebbe affermazioni simili su questo 3D.
Chiunque investa cifre significative in subordinati (ma anche in altro debito bancario…) farebbe bene a farsela quella ricerca per key words. Volendo aiutare i più pigri, cito alcuni posts che aiutano a percorrere rapidamente gli eventi, comprendendo l’approvazione della CRD4, la direttiva che fissa il PONV al 5.125%.
http://www.investireoggi.it/forum/2930934-post73748.html
http://www.investireoggi.it/forum/3002397-post78285.html
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http://www.investireoggi.it/forum/3599723-post108106.html
Il penultimo atto di questa vicenda è stato scritto prima di Natale, con l’accordo di massima raggiunto sull’SRM (Single Resolution Mechanism) dell’Unione Bancaria Europea. Se posso dire la mia sull’argomento, senza ripercorrere tutti gli aspetti della questione, distinguerei 3 aree principali nelle quali è avvenuto il confronto:
a)il coinvolgimento dei creditori della banca nel suo “salvataggio”. Qui mi sembra si sia confermata la stragrande maggioranza dei concetti anticipati dalle bozze di RRD.
b)il grado di “corresponsabilità” tra i Paesi europei nel far fronte all’impegni finanziari derivanti da un salvataggio bancario. Qui ci sono state le novità più sgradevoli, con la Germania a disconoscere parte delle concessioni strappate un anno e mezzo fa dai “periferici”, guidati dal tanto vituperato Mario Monti.
c)il limite dell’8% degli assets totali (non ponderati) oltre i quali la banca può ricevere gli aiuti senza ulteriormente penalizzare i suoi creditori. Questo è un backstop importante, che mette al sicuro quasi ovunque in Europa bondholders senior e correntisti. E dire che questa è stata presentata da molti come una sconfitta del povero Sacomanni, al quale va invece riconosciuto il merito di aver guidato i Periferici a strappare questa clausola.
Ma vediamo come tutto questo si lega alla questione MPS:
a)MPS ha chiesto aiuto allo Stato e l’Europa ha approvato un certo piano che prevede l’uscita dello Stato dal capitale (subordinato) della banca;
b)se il piano viene attuato, MPS rimane una banca privata e tutti i suoi creditori esulteranno;
c)se il piano incontra degli ostacoli, è previsto l’ingresso dello Stato come azionista. Questa però non può essere la soluzione dei problemi di MPS. Dovrà essere predisposto un nuovo piano. Il nuovo piano dovrà rispettare sia le guidelines fissate a fine luglio dalla Commissione Europea sia la nuova legge sul burden sharing (RRD) di prossima approvazione, della quale le suddette guidelines sono una sorta di anticipazione. In tal scenario, non vedo come i detentori di sub la possano fare franca
d)nel malaugurato caso c), quale “taglio” si verificherà? Temo sarà sostanzioso, visto che la soluzione finale deve prevedere il recupero, da parte dello Stato, del gruzzolo iniettato nella banca. Non solo: la banca dovrà ricevere “sangue fresco” sino a che non abbia recuperato un livello di CET1 sufficiente per una navigazione tranquilla…
“Che fare”, se si è dentro i sub MPS?
Tutto ruota attorno all’AUC: se si fa, bingo! Se non si fa, sono .... acidi.
Nell’immediato (e non solo) le antenne dovranno essere ben dispiegate a seguire ogni notizia proveniente da Siena, prima tra tutte, a mio avviso, le decisioni che prenderà Profumo….
grazie Rott sono stato tratto in inganno da due coseCiao Porchetto,
il tema della legislazione europea prossima ventura in materia di burden sharing è stata trattata (letteralmente) da anni sul nostro 3D.
Per rendersene conto basterebbe usare la funzione "cerca" usando key words quali: burden, resolution, Ponv, RRD…
Ci si renderebbe conto di alcune cose:
1)tutte quelle paroline inglesi sono riconducibili allo stesso concetto (il coinvolgimento dei creditori della banca nelle sue disavventure finanziarie), il terminale ultimo essendo la legge europea di prossima emanazione;
2)diversamente da quasi tutti gli altri 3D, il nostro dovrebbe aver acquisito una notevole padronanza della materia. D’altronde, come perpetualisti siamo i primi ad avere un interesse nella comprensione di questi concetti;
3)se andate a rileggervi alcuni “confronti” anche solo 1 anno fa, vedrete che allora erano ancora ben presenti alcuni “miti” che il tempo si è preoccupato di dissolvere, tipo questi: “il prospetto fa sempre e comunque testo”; “sino a che il capitale azionario non viene azzerato, i miei T1 sono al sicuro”. Oggi nessuno più farebbe affermazioni simili su questo 3D.
Chiunque investa cifre significative in subordinati (ma anche in altro debito bancario…) farebbe bene a farsela quella ricerca per key words. Volendo aiutare i più pigri, cito alcuni posts che aiutano a percorrere rapidamente gli eventi, comprendendo l’approvazione della CRD4, la direttiva che fissa il PONV al 5.125%.
http://www.investireoggi.it/forum/2930934-post73748.html
http://www.investireoggi.it/forum/3002397-post78285.html
http://www.investireoggi.it/forum/3043582-post80726.html
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http://www.investireoggi.it/forum/3548158-post105671.html
http://www.investireoggi.it/forum/3564195-post106587.html
http://www.investireoggi.it/forum/3599723-post108106.html
Il penultimo atto di questa vicenda è stato scritto prima di Natale, con l’accordo di massima raggiunto sull’SRM (Single Resolution Mechanism) dell’Unione Bancaria Europea. Se posso dire la mia sull’argomento, senza ripercorrere tutti gli aspetti della questione, distinguerei 3 aree principali nelle quali è avvenuto il confronto:
a)il coinvolgimento dei creditori della banca nel suo “salvataggio”. Qui mi sembra si sia confermata la stragrande maggioranza dei concetti anticipati dalle bozze di RRD.
b)il grado di “corresponsabilità” tra i Paesi europei nel far fronte all’impegni finanziari derivanti da un salvataggio bancario. Qui ci sono state le novità più sgradevoli, con la Germania a disconoscere parte delle concessioni strappate un anno e mezzo fa dai “periferici”, guidati dal tanto vituperato Mario Monti.
c)il limite dell’8% degli assets totali (non ponderati) oltre i quali la banca può ricevere gli aiuti senza ulteriormente penalizzare i suoi creditori. Questo è un backstop importante, che mette al sicuro quasi ovunque in Europa bondholders senior e correntisti. E dire che questa è stata presentata da molti come una sconfitta del povero Sacomanni, al quale va invece riconosciuto il merito di aver guidato i Periferici a strappare questa clausola.
Ma vediamo come tutto questo si lega alla questione MPS:
a)MPS ha chiesto aiuto allo Stato e l’Europa ha approvato un certo piano che prevede l’uscita dello Stato dal capitale (subordinato) della banca;
b)se il piano viene attuato, MPS rimane una banca privata e tutti i suoi creditori esulteranno;
c)se il piano incontra degli ostacoli, è previsto l’ingresso dello Stato come azionista. Questa però non può essere la soluzione dei problemi di MPS. Dovrà essere predisposto un nuovo piano. Il nuovo piano dovrà rispettare sia le guidelines fissate a fine luglio dalla Commissione Europea sia la nuova legge sul burden sharing (RRD) di prossima approvazione, della quale le suddette guidelines sono una sorta di anticipazione. In tal scenario, non vedo come i detentori di sub la possano fare franca
d)nel malaugurato caso c), quale “taglio” si verificherà? Temo sarà sostanzioso, visto che la soluzione finale deve prevedere il recupero, da parte dello Stato, del gruzzolo iniettato nella banca. Non solo: la banca dovrà ricevere “sangue fresco” sino a che non abbia recuperato un livello di CET1 sufficiente per una navigazione tranquilla…
“Che fare”, se si è dentro i sub MPS?
Tutto ruota attorno all’AUC: se si fa, bingo! Se non si fa, sono .... acidi.
Nell’immediato (e non solo) le antenne dovranno essere ben dispiegate a seguire ogni notizia proveniente da Siena, prima tra tutte, a mio avviso, le decisioni che prenderà Profumo….
non mi è chiaro un passaggio,Credo sia urgente (e comunque sarebbe tardiva) una "correzione mentale" da parte di noi perpetualisti.
In passato si era convinti che i nostri bonds l'avrebbero sfangata, purchè un goccio di capitale azionario fosse circolato nelle vene della banca. In pratica: sino alla liquidazione (evento rarissimo) della stessa.
Questa idea di "equità" continua a condizionare i nostalgici di quella situazione.
Oggi (in realtà da quando sono stati introdotti o previsti i cosiddetti "resolution regimes") tutto è cambiato.
Se una banca fosse gestita bene, i suoi amministratori dovrebbero attuare l'aumento di capitale tutte le volte che gli indici dovessero scendere verso la soglia fatidica del 5.125%.
Se l'aumento non fosse possibile, o comunque la discesa fosse troppo veloce, interverrebbero il capitale ibrido e quello supplementare.
Questo è un concetto che andrebbe incastonato nelle nostre zucche: i subordinati entrano in gioco quando la banca si avvicina a quella barriera, non quando il capitale azionario si azzera.
E' sufficiente il buffer di T1 per riprendere quota? Allora i T2 saranno risparmiati.
Non è sufficiente il buffer di T1? Allora i T2 dovranno dare il loro sangue.
Non è sufficiente neppure il capitale supplementare? Allora arrivano gli aiuti statali.
Se si tiene presente questo schema, si impara (per MPS o per altri) a regolarsi.
aggiungo un messaggio privato di un amico con il quale condivido la view
"prima di arrivare a noi escutono il pegno
credo
e levano dai maroni la fondazione"
ditemi che non sto sbagliando
(mi perdonerà il mio amico che ho pubblicato il messaggio ma è fondamentale sviscerare questo punto
Ocio ...al Vicentino ...
...come riportavo alcune settimane fà ...
c'è interesse per BdM
vedremo se ci sarà un ...
doppio acquisto ...Banca Etruria e Banca Marche ...
Sul tema dei sub mps ho letto un paio di settimane fa, se la ritrovo la posto, un'intervista a Profumo che sottolineava che mentre per le cedole della ut2 2008-2018 previste in pagamento il 15 di Maggio se non c'è il consorzio che garantisce l'adc non possono essere pagate, sui sub in genere non ci sono pericoli di nessun genere in quanto la normativa europea è posteriore agli aiuti di stato concessi alla banca.