Premessa: anche se non ho mancato di compiere scelte che alcuni esperti hanno giudicato come super-azzardate (alcuni dei “relationship managers” ai quali mi sono appoggiato in passato inorridivano di fronte alla composizione del mio portafoglio, così come farebbero parecchi forumers, ancora più cauti di me….), mi considero un investitore prudente, che non forza gli investimenti finanziari per spremere il massimo ritorno. Ambizioso sì, ma “con juicio”…
Faccio questa premessa per spiegare che l'attuale scelta di minimizzare l’esposizione ai “risky assets”, a vantaggio della massima liquidità, non viene da un calcolo probabilistico, ma dal desiderio di tranquillità.
Così facendo so di avere probabilità abbastanza elevate di riacquistare a più caro prezzo gran parte degli stessi titoli che ho venduto. Ma non importa: preferisco la tranquillità.
Da europeista convinto non me lo auguro, ma se poi le previsioni dei bookmakers fossero smentite….