Il referendum britannico non è stato indetto solo per sondare l'opinione dei sudditi di sua maestà, ma per dare al governo precise istruzioni su Exit o Remain dall'UE. Il governo ha assunto un solenne impegno a dare un seguito alla volontà dei cittadini.
Va osservato che in quanto Stato membro dell'UE, il Regno Unito non dispone comunque di uno strumento che possa rendere immediatamente esecutivo il verdetto di un referendum come questo. Se un tale strumento fosse esistito, lo avrebbero utilizzato.
Queste cose non le dico io: basta sprecare qualche minuto su internet, e se ne trova immediatamente conferma. Per risparmiare fatica ai soliti pigri, ho postato, più indietro, alcuni links. Ne ho citato uno che fa capo al governo britannico, il quale fornisce informazioni interessanti. Al primo capoverso del documento si legge:
The result of the referendum on the UK’s membership of the European Union will
be final. The Government would have a democratic duty to give effect to the electorate’s
decision. The Prime Minister made clear to the House of Commons that “if the British people
vote to leave, there is only one way to bring that about, namely to trigger Article 50 of the
Treaties and begin the process of exit, and the British people would rightly expect that to start
straight away”.
Ognuno è libero di postare i propri pregiudizi a proposito di chiunque e di chicchessia, ma sarebbe opportuno evitare polveroni quando si citano procedure importanti come questa.