un,dos,tres,un pasito bailante by mototopo

mauro bottarelli


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TitoloDataAutoreFINANZA/ Così le banche fanno traballare l’Europa

Lo stato di salute delle banche europee non trasmette certo un clima di fiducia circa le prospettive dell’Europa. E la Bce ha di che preoccuparsi. L’analisi di MAURO BOTTARELLI 08/02/2013
Mauro Bottarelli FINANZA/ I nuovi subprime pronti a inquinare i mercati

Negli Stati Uniti, inebriati dalla messe di liquidità garantita dalla Fed e dal clima di rally azionario, si tornano a piazzare derivati subprime. Il commento di MAURO BOTTARELLI 07/02/2013
Mauro Bottarelli FINANZA/ Piazza Affari e Bce: chi salverà l’Italia dal nuovo 1992?

I mercati europei, al di là degli scandali di Mps e del finanziamento del Partito popolare in Spagna, sembrano spaventati da alcuni numeri importanti. Ce ne parla MAURO BOTTARELLI 05/02/2013
Mauro Bottarelli CASO MPS/ Perché il Governo non fa come l’Olanda?

Italia e Olanda hanno preso due strade diverse per affrontare i problemi relativi alle difficoltà di una delle loro banche: Mps e SNS Reaal NV. Il commento di MAURO BOTTARELLI 02/02/2013
Mauro Bottarelli GEOFINANZA/ Spagna, un "fallimento" è alle porte

La situazione della Spagna, nonostante l’apparente stato di tranquillità dello spread, è tutt’altro che tranquilla. MAURO BOTTARELLI ci spiega perché con qualche eloquente cifra 01/02/2013
Mauro Bottarelli FINANZA/ Il filo che unisce Mps, Cipro e Irlanda

C’è un trait d’union, spiega MAURO BOTTARELLI che unisce Cipro, Irlanda e la Banca dei Monte dei Paschi di Siena caduta in disgrazia: Mario Draghi, il Presidente della Bce 31/01/2013
Mauro Bottarelli FINANZA/ Gli Usa preparano un altro "shock" alla Lehman Brothers

Presto potrebbe scoppiare la bolla obbligazionaria, grazie alla mole di liquidità che potrebbe spostarsi verso l’azionario. Con conseguenze disastrose. L’analisi di MAURO BOTTARELLI 29/01/2013
Mauro Bottarelli FINANZA/ Il "trucco" americano che illude i mercati

Negli Stati Uniti c’è euforia per il raggiunto accordo sul tetto al debito pubblico e per la situazione finanziaria, che però nasconde delle pecche, come ci spiega MAURO BOTTARELLI 25/01/2013
Mauro Bottarelli DIETRO LE QUINTE/ Mps, dopo Mussari nel mirino c'è Draghi?

Montepaschi di Siena è al centro di un turbine che sta facendo affondare il titolo in borsa e ha causato le dimissioni di Giuseppe Mussari dall’Abi. Il commento di MAURO BOTTARELLI
 
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1[ame="http://www.youtube.com/watch?v=SuNVyYsw15A&list=PL198501DE16CAC093&index=1"]Gianni Lannes alla prima di "Toghe [/ame]
 
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DRAGHI E MONTI: ARISTOCRAZIA MASSONICA SOVRANAZIONALE

VENERATISSIMI MAESTRI! - SPECCHIO SPECCHIO DELLE MIE TRAME, CHI È IL PIÙ MASSONE DEL REAME? DRAGHI O MONTI? - IL GREMBIULATO DEMOCRATICO GIOELE MAGALDI SPUTTANA TUTTI: "IL FATTO" BY PADELLARO ACCUSATO DI AVER CENSURATO L'AFFILIAZIONE DEI DUE SUPER MARIO! - IL TAGLIO INCRIMINATO: "DRAGHI E MONTI APPARTENGONO ALL'ARISTOCRAZIA MASSONICA SOVRANAZIONALE. SE C'È UN MASSONE IMPLICATO FINO AL COLLO NELLA VICENDA MPS, QUELLO È PROPRIO IL VENERABILISSIMO MAESTRO MARIO DRAGHI" - MAGALDI PROMETTE TESTIMONIANZE DOCUMENTARIE…

Dagospia



Gabriele Villa per "Il Giornale"

Può capitare. Dieci domande che diventano nove. Capita per ragioni di spazio, il più delle volte. Nei giornali, si sa, gli ingombri sono quelli che sono. Ma per il Fatto Quotidiano, sempre così schietto, sereno e imparziale nei suoi giudizi e nelle sue ricostruzioni, può succedere che una domanda venga
 
GEORGE SOROS: «U€ verso la fine, pericolo di forte ribellione»


Il finanziere ha già ridotto drasticamente tutte le esposizioni legate all'euro. Le regole dell'Eurozona hanno fatto sprofondare "i paesi sud-europei (dunque anche l'Italia), contro la loro volontà, in una lunga depressione". Ormai sono settimane se non quasi mesi che i leader europei vogliono convincerci che il peggio è passato, che l'Europa ce la sta facendo, che la ripresa, sebbene lenta, è in corso. Questo, nonostante la carrellata di dati macroeconomici negativi che in Italia, giusto per fare un esempio, confermano soltanto le spinte recessive attive nell'economia. Altro che ripresa.
L'investiore miliardario George Soros non ci casca, anzi, lancia nuovi alert come ha fatto in passato. E conferma uno degli allarmi sicuramente più spaventosi:

"l'euro potrebbere distruggere l'Unione europea".
Dando motivazioni di carattere politico.
I suoi timori sono tali che il finanziere ha già preso la decisione di ridurre drasticamente tutte le esposizioni legate all'euro presenti nel suo portafoglio: e questo dopo che qualche settimana fa, in occasione del World economic forum, era stato proprio lui a esprimere un cauto ottimismo sul futuro dell'Europa.

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) del 2011 ha ritenuto la Shell responsabile di 50 anni di inquinamento da idrocarburi nella regione del delta del Niger,

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Pubblicato daAlba kan.a10:510 commenti
Etichette:Africa,Ambiente,Crisi Petrolio,Ecologia Sociale,Giustizia,Media,Multinazionali


LA GLOBALIZZAZIONE E' UNA CATASTROFE!


La nuova Elite Globalista annebbia il cervello della gente innanzitutto con i 200 canali Tv, reality show, porno e il resto dei media spazzatura e poi, quando si parla di cose serie, con tanti sofismi complicati senza senso, tipo la "spread" e tutte le balle che raccontano sul debito pubblico.
Cobraf
La realtà è invece semplice e brutale e se cerchi un poco alcuni te la dicono anche, ad esempio una società inglese di brokeraggio e consulenza, Tullett Prebon, ha questo mese un report terrificante: "Perfect Storm" in cui ha la parte 3 intitolata "The Globalization Disaster" ti spiega la verità: la Globalizzazione è una catastrofe per le economie occidentali. Perchè se sposti la produzione in Asia, produci sempre di meno dovresti logicamente consumare anche di meno. Per consumare come prima allora ti indebiti e quindi tutti i paesi occidentali sono sempre più indebitati, perchè importano sempre di più invece di prodursi da soli quello che gli occorre...

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Pubblicato daAlba kan.a09:540 commenti
 
albertini nn sa cio' che dice sul contante,vuole tassarlo per il suo utilizzo. gli va spiegata la moneta e la contabilita' delle banche centrale,se fosse mio studente zero - un calcio in culo e divieto di ripresentarsi all'universita'.la tangente monte paschi nn e' avvenuta in contante. risulta nn capace di esprime un concetto di moneta
 
il contante e' gia' tassato alla sua emissione .la fiscalita' serve a questo, a ricomperarsi la nota da banco dalle banche centrali,come contropartita alla sua emissione ,con la corrispondente emissione di titoli del debito pubblico,che vanno ricomperati dalle banche centrali con la fiscalitaì.la massa monetaria nn cala(contante) quindi con la nota da banco in circolo,col sistema monetario invertito,la moneta cartacea,quando circola e' gia' tassata.gnurant come un badile
 
La Banca d’Italia Ha Mentito sull’Implosione del Monte dei Paschi

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La Banca d’Italia Ha Mentito sull’Implosione del Monte dei Paschi

11 febbraio 2013
Di Francesco Simoncelli

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Il dinamismo del mercato svela sempre gli imbrogli e le nefandezze dei malintenzionati. E’ accaduto per MPS, ne siamo testimoni e non possiamo far finta di nulla. Soprattutto, siamo testimoni di come la regolamentazione di un sistema gestito da persone umane (e quindi fallibili, non importa quante lauree, master, e certificati di manzi DOC srotolino) sia fallimentare e che una maggiore regolazione sia solo deleterea perché opera da palliativo per il problema. Ed è qui che interviene il giudice super-partes che non guarda in faccia a nessuno e non prevede sconti in caso di errori gravi: la natura delle cose, in questo caso, il mercato. In passato, infatti, si è tentato di nascondere la bancarotta di MPS con prestiti sottobanco, ma questo non ha fatto altro che acuire il dolore. Si vuole percorrere la stessa strada ora, ma questo non farà altro che acuire ancora una volta il dolore. La sola regola in questo caso è: “Se qualcosa non può più andare avanti, si fermerà.” E i tassi dei bond italiani ci ricordano questa lezione; lo zio Mario crede di avere tutto “sotto controllo,” non è così. Non vale solo per l’Italia, ovviamente, anche per la Spagna e per tutta l’Unione Europea. Non importa quante volte verrà calciato il barattolo, infine diventerà troppo grande per essere calciato e sarà lì che i pianificatori centrali si romperanno il piede.
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da Zerohedge
Metà del motivo per cui il “mercato” ha finalmente riacquisito contatto con la realtà è la sua comprensione che lo scandalo spagnolo riportato in precedenza, che tra l’altro è stato noto per più di due settimane, si rifiuta di andare via. Come El Pais riassunte qui di seguito, questo attuale fiasco politico minaccia di far cadere tutti i dirigenti politici spagnoli, da Rajoy, che ha ricevuto più di €300,000 nel corso degli anni, fino ai gradini più bassi della scala politica.


L’altra metà del motivo riguarda il crollo odierno del mercato azionario italiano ed è ben noto ai nostri lettori che è dovuto allo scandalo della banca italiana Monte dei Paschi, che anch’esso si ostina a rimanere nell’aria soprattutto ora a tre settimane delle elezioni italiane. Ma la ragione per cui è stato detto poco o nulla nella stampa statunitense mainstream su quella che presto potrebbe essere la nazionalizzazione della terza più grande (e insolvente) banca italiana è l’umiliazione risultante per l’attuale capo della BCE ed ex-Goldman Mario Draghi, che ha spinto aggressivamente per diventare un supervisore di tutte le banche europee come capo della BCE, eppure ogni giorno emergono nuove rivelazioni su come abbia epicamente fallito a controllare una grande banca italiana quando era capo della Banca d’Italia.
L’ultimo sviluppo in questo scnadalo, che neppure il mercato può più ignorare, viene ancora una volta dalla Banca d’Italia, che ha cambiato la sua storia per l’ennesima volta. Ricordiamo che di recente, il 23 Gennaio, Mario Monti ha promesso a Davos che “nessuno sapeva niente“:
BANCA D’ITALIA DICE CHE MONTE DEI PASCHI HA NASCOSTO DOCUMENTI SULLE TRANSAZIONI
Questo era garantito dalla Banca d’Italia stessa, che si è dichiarata completamente ignorante e ha accusato MPS di tutto.
Salta fuori che Monti e la Banca d’Italia hanno entrambi mentito.
E ora ha cambiato la sua storia ancora una volta, dichiarando che non aveva alcuna autorità per agire sulle irregolarità nei derivati scoperte dai suoi ispettori già a metà del 2010. Reuters riassume quello che abbiamo detto due settimane fa: “La corruzione e lo scandalo dei derivati al Monte dei Paschi hanno radici a quando Draghi, ora presidente della Banca Centrale Europea, era il capo della Banca Centrale d’Italia 2006-2011.

Quindi, ora che la Banca d’Italia non può più invocare la propria ignoranza, qual è la sua difesa? L’incapacità di fare qualcosa.
Da Reuters:
La Banca d’Italia (BdI) dice che ha fatto tutto quanto in suo potere per controllare il Monte dei Paschi, anche costringerlo a raccogliere nuovo capitale ed applicare pressioni dietro le quinte ai suoi dirigenti, che se ne sono andati l’anno scorso.
Il mese scorso la BdI ha approvato €3.9 miliardi ($5.3 miliardi) in finanziamenti statali necessari a MPS per sostenere il suo capitale.
Ma la BdI, sotto la guida di Draghi, è sotto accusa per non aver agito più rapidamente nel sanzionare quei manager e rendere pubblici i suoi dubbi anche dopo che i suoi ispettori avevano individuato a metà del 2010 i contratti derivati al centro dello scandalo.
Tuttavia, una fonte di alto livello della BdI ha sottolineato che la decisione sull’avvio di una procedura di sanzioni, che coinvolge accuse pubbliche e multe ai funzionari della banca, non dipende dal governatore della BdI e dai sui cinque membri del consiglio esecutivo, ma dagli ispettori della banca e poi da una serie di commissioni minori.
“Gli ispettori sono gli unici responsabili per l’avvio di una procedura di sanzioni, quindi se non trovano nulla nel corso del loro controllo allora non è possibile avviare il processo,” ha detto la fonte, che ha chiesto di non essere nominata.
“Raccomandiamo al personale di essere assolutamente libero da qualsiasi influenza da parte nostra, di presentare il caso e quindi se viene decisa una sanzione allora avanzano una proposta al consiglio di amministrazione che ne decide l’effettiva attuazione.”
Nell’estate del 2010 gli ispettori della BdI hanno scoperto due contratti derivati opachi che avrebbero potuto costare a Monte dei Paschi €720 milioni e sono ora al centro delle indagini sulle frodi, eppure non hanno proposto le sanzioni.
Tale decisione “non aveva niente a che fare con il consiglio,” ha detto il funzionario, anche se ha aggiunto che Draghi aveva visto il rapporto degli ispettori.
Ha rifiutato di dire se fosse stata una buona decisione il non proporre sanzioni in quel momento.

Perché la BdI è stata colta con le mani nel sacco? Come tutte le volte: una fuga di notizie.
Quella relazione del 2010 è trapelata alla stampa e ha scatenato molte delle attuali critiche sulla BdI perché le le operazioni effettuate dagli ispettori su MPS non furono seguite da un’azione decisa.
La BdI non convocò i dirigenti di Monte dei Paschi, ora sotto indagine penale, fino al Novembre 2011, dopo che Draghi ne aveva lasciato la guida per andare alla BCE. Non avviò una procedura di sanzioni — che non è ancora completa — fino all’anno successivo, dopo che i funzionari avevano lasciato la banca.

E il cavallo di battaglia:
“Forse potremmo sembrare lenti, ma credo che ci sia stata intenzionalità,” ha detto il funzionario. Ha anche sottolineato che sebbene Monte dei Paschi non sia riuscita a soddisfare le richieste della BdI, l’illecito era già stato compiuto al momento del controllo nel 2010. “In seguito si è semplicemente cercato di nascondere le perdite.”
Intenzionale è poco, se si pensa che si è coperta una frode di tale entità; e come se non bastasse, poi si è fatto finta che la situazione fosse stata risolta quando in realtà chiunque con un briciolo di cervello si rende conto ora che, nonostante l’infinito pompaggio di liquidità da parte della BCE di cui Mario Draghi è ora responsabile, le cose nei bilanci delle banche italiane vanno malissimo e peggiorano di giorno in giorno.
Tutto questo da persone che continuano a mentire ogni giorno, dicendo a qualsiasi idiota che ancora crede in loro: “l’Europa sta bene.”
E la cosa peggiore è che nessuno sa esattamente quale altra banca italiana (in un primo momento, almeno) andrà a gambe all’aria, sicuramente non gli azionisti italiani che hanno scaricato le azioni locali con un vigore che non si vedeva dalla recente (quasi) bancarotta della Spagna, con conseguente mercato azionario italiano che colava a picco del 4% o più in sei mesi.
Maggiori informazioni su questo scandalo qui, qui e qui.
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