Sono trapelati una serie di documenti dell’Ema
che mostrano come alcuni dei primi lotti commerciali del vaccino covid-19 di Pfizer-BioNTech
aveva dei livelli di mRNA intatto inferiori al previsto,
sollevando dubbi più ampi su come valutare questa nuova piattaforma vaccinale
e sull’instabilità dell’mRna in questi vaccini.
A riguardo, Serena Tinari ha pubblicato un approfonditissimo articolo pubblicato sul
British Medical Journal.
Mentre conduceva la sua analisi sul vaccino covid-19 Pfizer-BioNTech a dicembre,
l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) è stata vittima di un attacco informatico.
Più di 40 megabyte di informazioni riservate derivanti dalla revisione dell’agenzia
sono state pubblicate sul dark web, e a diversi giornalisti, incluso quelli del BMJ,
e accademici di tutto il mondo sono state inviate copie della fuga di notizie.
Il BMJ ha esaminato i documenti, che mostrano che le autorità di regolamentazione
avevano grandi preoccupazioni per quantità inaspettatamente basse di mRNA intatto
nei lotti del vaccino sviluppato per la produzione commerciale. Non solo.