Vaccino

In tema di pandemia infinita, non bastava la ridda di balle spaziali che in tanti,
troppi presunti luminari della medicina ci hanno propinato negli ultimi due anni e mezzo.

Ora si sono inventati una sorta di “immunità a onde”.

L’autore di questa geniale definizione è l’onnipresente Fabrizio Pregliasco,
l’igienista che dirige l’Istituto ortopedico Galeazzi di Milano,
il quale sembra essere sempre qualche passetto avanti rispetto all’evoluzione di un virus
che la maggior parte di coloro che lo hanno incontrato nella sua forma più aggressiva non se ne sono neppure accorti.


Ciononostante il nostro eroe, ossessionato al pari di altre virostar,
è impegnato a tempo pieno nel cercare una soluzione che possa finalmente mettere in sicurezza la specie umana,
minacciata da un agente patogeno che durante il primo studio realizzato sul campo in quel di Vo’ Euganeo,
nell’inverno del 2020, si lasciava dietro una percentuale di asintomatici e paucisintomatici intorno al 96%.

Adesso poi, considerando che la stragrande maggioranza dei ricoveri e dei decessi sono relativi a soggetti incidentalmente positivi al tampone,
con la variante Omicron la platea di chi si sta immunizzando in modo naturale sarà probabilmente ancora più elevata.


Ma a Pregliasco tutto questo non lo rassicura affatto.

In una intervista pubblicata su Adnkronos, egli ritiene che l’unica strada sia quella di raggiungere la succitata immunità a onde.

“Una immunità – spiega il teorico dei rapporti sessuali con la mascherina – intesa come periodica riduzione della quota di popolazione suscettibile all’infezione.
Su questo tipo di immunità possiamo agire regolando la lunghezza delle ‘onde buone’,
quelle con una fetta più consistente di popolazione protetta, attraverso la vaccinazione e le misure prudenziali anti-contagio.”


Dunque, se una volta si diceva che il mondo è fatto a scale,
Pregliasco modifica il paradigma, immaginando una società a onde perennemente dominata da questo e da altri eventuali virus.

Nella sua angosciante visione, senza soluzione di continuità, si alterneranno periodi come l’attuale, con

“Omicron 5 super contagiosa, una grossa quota di popolazione suscettibile all’infezione
e i ‘rubinetti’ dei movimenti e dei contatti sociali molto aperti”,

e periodi successivi in cui

“per 4-6 mesi dall’infezione o dalla vaccinazione una quota maggiore di soggetti rimarrà immune”.


E poi

ancora nuove varianti nei cui confronti sarà maggiore la quota di persone suscettibili,
che ancora una volta si ridurrà con vaccinazioni e/o infezione naturale”.


Un po’ come con l’influenza – conclude Pregliasco – che non colpisce ogni anno le stesse persone,
ma quelle non immuni perché non sono vaccinate o perché non la fanno da un po’.”


Dunque, tralasciando il fatto che la maggior parte di chi non contrae l’influenza non è vaccinato,
visto che mediamente in Italia si immunizza col siero circa il 15% della popolazione,
non sembra esserci alternativa all’ondivago inferno virale che egli ci prospetta.

Un inferno dominato dalle infinite recrudescenze del Sars-Cov-2
e scandito dalle profezie mediatiche dei novelli Savonarola col camice bianco.


In tal senso ci vengono in mente alcune parole di una celebre canzone di Bruno Lauzi, c
ompianto cantautore genovese, del 1974, con lo splendido testo di Paolo Conte:

“Onda su onda, il mare mi porterà alla deriva, in balia di una sorte bizzarra e cattiva.”


Un mare magnum di pura suggestione virale che rischia realmente di mandare l’intero Paese a schiantarsi sugli scogli.
 
traduzione per i piu' pigri

Vaccinazione UNIVERSALE ROVESCIATA In una grande vittoria per la libertà, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha ribaltato la vaccinazione universale.

Gli specialisti statunitensi in malattie infettive Bill Gates, Antoni Fauci e Big Pharma hanno perso una causa alla Corte Suprema degli Stati Uniti per non aver dimostrato che tutti i loro vaccini negli ultimi 32 anni erano sicuri per la salute del cittadino!
La causa è stata intentata da un gruppo di scienziati guidati dal senatore Robert F. Kennedy Jr., che ha affermato: “Il nuovo vaccino Covid va evitato a tutti i costi.
Ha richiamato con urgenza la vostra attenzione su questioni importanti legate alla prossima vaccinazione contro il Covid-19.
Per la prima volta nella storia della vaccinazione, i cosiddetti vaccini mRNA di nuova generazione interferiscono direttamente con il materiale genetico del paziente e quindi alterano il materiale genetico individuale, ovvero la manipolazione genetica, già vietata e precedentemente considerata un reato nella Trattato di Norimberga del 1945.
Il vaccino COVID Sars 2 non è un vaccino tradizionale.
Che cosa è sempre stato un vaccino?
Era sempre l'agente patogeno stesso, un microbo o un virus che veniva attenuato, cioè indebolito e introdotto nel corpo per produrre anticorpi.
Fa parte del nuovo gruppo di mRNA (Messenger Ribonucleic Acid). Una volta all'interno di una cellula umana, l'mRNA riprogramma l'RNA della cellula e l'RNA della cellula a sua volta riprogramma il DNA normale della cellula, che inizia a produrre un'altra proteina.
In altre parole, non ha alcuna somiglianza con i vaccini tradizionali perché è uno strumento di influenza genetica!
Come risultato di vaccinazioni mRNA senza precedenti, le persone vaccinate non saranno più in grado di continuare a curare i sintomi del vaccino.
Le persone vaccinate dovranno accettarne le conseguenze, poiché non possono più essere curate semplicemente rimuovendo le tossine dal corpo umano, come una persona con un difetto genetico come la sindrome di Down, la sindrome di Klinefelter, la sindrome di Turner, la genetica dello scompenso cardiaco, l'emofilia, fibrosi cistica, sindrome di Rett, ecc.), perché il difetto genetico è eterno!
Ciò significa chiaramente: se dopo la vaccinazione con mRNA si sviluppa un sintomo vaccinale, nessun terapeuta sarà in grado di aiutare, poiché i danni causati da questo tipo di vaccinazione saranno geneticamente irreversibili.


GRANDE NOTIZIE DELL'ULTIMA

LA CORTE SUPREMA DEGLI STATI UNITI
VACCINAZIONE UNIVERSALE ANNULLATA

In questo modo, tutti i paesi del mondo, le organizzazioni civili e tutti noi che stiamo combattendo contro questo VELENO MORTALE
Ora abbiamo una VERA frase che supporta quanto sia dannoso questo cosiddetto vaccino mortale. Così come i vaccini che hanno usato negli ultimi 33 anni, dove non hanno potuto dimostrare la loro efficacia.
Questo VACCINO DELLA MORTE viola il trattato di NORIMBERGA del 1945
* DIVIETO di MANIPOLAZIONE GENETICA che questi contenessero mRNA che alterano il DNA umano e che ora siano TRANS-UMANI *
 
Ed ecco un altro coglione dell'informazione per numeri e non per quantità su residenti.


La regione con il maggior incremento quotidiano segnalato è la Lombardia, che ha rintracciato 20.201 nuovi casi,

seguita dalla Campania con 18.299.

Oltre 13mila casi anche in Veneto (13.975),

Lazio (13.386)

e Puglia (13.150).

La Sicilia ne segnala invece 9.747,

il Piemonte 8.938,

la Toscana 7.587 e

l’Emilia Romagna 6.503.


Tutte le regioni – ad esclusione di Molise (394) e Valle d’Aosta (246) – hanno comunicato almeno mille casi.


Coglionazzo, gli abitanti della Lombardia sono 10.000.000 e passa = 2,02 ogni 1000 abitanti



Alcuni dati statistici sulla popolazione delle regioni italiane






RegionePopolazione MaschilePopolazione FemminilePopolazione totaleUltracentenari
Abruzzo647.812683.7621.331.574467
Basilicata282.525294.094576.619156
Calabria964.9601.011.6711.976.631629
Campania2.848.0433.013.4865.861.5291.120
Emilia-Romagna2.155.2222.295.2864.450.5081.874
Friuli-Venezia Giulia594.007633.1151.227.122586
Lazio2.841.6863.050.7395.892.4251.612
Liguria752.645830.6181.583.263844
Lombardia4.881.6155.121.00010.002.6153.055
Marche750.875799.9211.550.796580
Molise153.259160.089313.348130
Piemonte2.140.2942.284.1734.424.4671.549
Puglia1.984.2272.105.8784.090.105967
Sardegna815.035848.2511.663.286468
Sicilia2.472.3702.619.7105.092.0801.174
Toscana1.804.5581.948.0963.752.6541.506
Trentino-Alto Adige518.348537.5861.055.934351
Umbria429.187465.575894.762374
Valle d'Aosta62.56465.734128.29838
Veneto2.402.3582.525.2384.927.5961.615


Gli abitanti della Campania sono 5.861.529 = sono 3,12 infetti ogni mille abitanti.

SONO IL 50% in PIU'
 
questo è il ritornello che gira da un anno, senza averne la prova
Ma porca trota, c'è pure un post del tuo "collega" nella pagina precedente con tanto di tabella


per ogni 100.000 persone
56,3 non vaccinati finiscono in ospedale contro 15,7 tri-vaccinati
11,3 non vaccinati muoiono contro 1,6 tri-vaccinati

Poi siamo d'accordo, la tabella dice che il vaccino non previene il contagio sotto i 60 anni, per il resto il confronto tra non vaccinati e tri-vaccinati è impietoso per tutte le fasce di età.
Che altro vi serve per aprire gli occhi? Finire in ospedale?
 
Ultima modifica:
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Scrive il giudice:
“Ritiene questo giudice che il requisito del cd. periculum in mora non sia seriamente contestabile,
posto che la retribuzione costituisce notoriamente il mezzo che consente al lavoratore, e alla propria famiglia,
di condurre – e di continuare a condurre – un’esistenza libera e dignitosa (cfr. art. 36 Cost.),
non potendosi nemmeno trascurare che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro (cfr. art. 1 Cost.)
e che la Repubblica lo tutela in tutte le sue forme ed applicazioni (cfr. art. 35 Cost.).

Sussiste anche il requisito del cd. fumus boni iuris.

La più recente circolare ministeriale 21.07.2021 n. 32.884 […] prevede infatti che ‘è possibile considerare la somministrazione di un’unica dose di vaccino
… nei soggetti con pregressa infezione … purché la vaccinazione venga eseguita preferibilmente entro i 6 mesi dalla stessa e comunque non oltre 12 mesi dalla guarigione’.

In punto di fatto, è pacifico che risultata positiva al virus il 10.01.2022, è guarita il 29 successivo.

Il provvedimento di sospensione dal lavoro, come detto, le è stato notificato il 13.04.2022.

L’Ulss n. 6 Euganea sostiene che ‘Basta leggere quello che era scritto nella circolare del 03.03.2021
relativamente alla possibilità di considerare l’infezione come prima vaccinazione:
‘purché la vaccinazione venga eseguita ad almeno 3 mesi di distanza dalla documentata infezione e preferibilmente entro 6 mesi dalla stessa’.

3.1) La circolare di luglio non modifica in nessun modo tale prospettazione:
afferma, infatti, che l’infezione vale come prima dose di vaccino
purché la seconda venga eseguita preferibilmente entro i 6 mesi, massimo entro i 12.

3.2) Il termine indicato nelle due circolari è, pertanto, con evidenza un termine dilatorio,
un termine entro il quale la vaccinazione non consente al soggetto di fruire dei benefici del contagio’.


Continua il giudice Beghini:

“Alla cit. circolare ministeriale 3.03.2021, n. 8284, è infatti succeduta la cit. n. 32.884 del 21.07.2021,
alla quale non può non attribuirsi rilevanza esclusiva alla luce del criterio cronologico sancito dall’art. 15 delle disposizioni sulla legge in generale
(in termini, v. i decreti presidenziali del Tribunale amministrativo regionale per la Lombardia 28.04, 3.05 e 4.05.2022, confermati in sede collegiale);
anche perché, come correttamente evidenziato dalla ricorrente,
le due circolari si basano, richiamandoli espressamente, su pareri scientifici cronologicamente successivi,
sicché, in assenza – nella circolare più recente – di un qualche riferimento alla persistente vigenza della circolare precedente,
sembra evidente che le più recenti – anche se non di molto – conoscenze scientifiche debbano prevalere su quelle meno recenti, considerate all’evidenza superate.

Diversamente, non si comprenderebbe il senso della emanazione di una nuova circolare.

Considerato quindi che deve farsi esclusivo riferimento alla cit. circolare ministeriale n. 32.884 del 21.07.2021,
essa, come accennato, prevede che ‘è possibile considerare la somministrazione di un’unica dose di vaccino anti-SARSCoV-2/COVID-19
nei soggetti con la pregressa infezione di SARSCoV-2 (decorsa in maniera sintomatica o asintomatica),
purché la vaccinazione venga eseguita preferibilmente entro i 6 mesi dalla stessa e comunque non oltre 12 mesi dalla guarigione’.

Come si può osservare, la circolare non ha individuato un unico termine massimo entro il quale il soggetto deve sottoporsi alla vaccinazione:
prevede invece che quest’ultima debba avvenire entro due intervalli temporali diversi,
e si limita a dichiarare meramente “preferibile’ (quindi, non obbligatorio) il termine massimo di 6 mesi dall’infezione”.


Continua il giudice:

“Considerando che nessuna norma legislativa (stante la riserva di legge prevista dall’art. 32 Cost.)
attribuisce espressamente al datore di lavoro il potere di scegliere uno dei due intervalli temporali,
questo giudice ritiene di dover adottare l’unica interpretazione possibile, vale a dire quella costituzionalmente orientata,
nel senso che debba – appunto – trovare applicazione il cit. art. 32 Cost., sub specie libertà della persona, nella specie del lavoratore,
di autodeterminazione in materia sanitaria,
con esclusione quindi della soggezione dello stesso alla potestà del datore di lavoro.

Da ciò consegue che, in assenza di una norma legislativa,
alla persona – e solo a lei – spetta di decidere in quale istante sottoporsi alla vaccinazione,
purché entro l’intervallo di tempo di non oltre 12 mesi dalla guarigione, come consente la circolare in esame.

Come detto, nella fattispecie è pacifico che, risultata positiva al virus il 10.01.2022, è guarita il 29 successivo,
con la conseguenza che ella ha diritto di essere reintegrata nel posto di lavoro, pur in assenza di vaccinazione, fino al 29.01.2023″.



La conclusione:

Allo stato degli atti, pertanto, la sospensione dal servizio notificatale il 13.04.2022, sembra illegittima,
in quanto contraria alla circolare n. 32.884 del 21.07.2021.


P Q M visti gli artt. 700 e 669 octies c.p.c., accoglie il ricorso ed ‘autorizza’ a sottoporsi alla vaccinazione in un giorno che lei stessa deciderà,
purché non oltre 12 mesi dalla guarigione e quindi al massimo entro il 29.01.2023.

Per l’effetto ordina all’Ulss n. 6 Euganea di reintegrarla immediatamente nel posto di lavoro
fino allo scadere di tale termine, anche in assenza di vaccinazione.

Spese al definitivo. Si comunichi.

Padova, 8 luglio 2022. Il giudice dott. Roberto Beghini”.
 
Ma porca trota, c'è pure un post del tuo "collega" nella pagina precedente con tanto di tabella


per ogni 100.000 persone
56,3 non vaccinati finiscono in ospedale contro 15,7 tri-vaccinati
11,3 non vaccinati muoiono contro 1,6 tri-vaccinati

Poi siamo d'accordo, la tabella dice che il vaccino non previene il contagio sotto i 60 anni, per il resto il confronto tra non vaccinati e tri-vaccinati è impietoso per tutte le fasce di età.
Che altro vi serve per aprire gli occhi? Finire in ospedale?
ma chi te lo fa fare? :cool:
 

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