so passato mesi fors'anche un anno e ancora co
terra piatta.......... bah
@misista.armando
vai a dissertare sulla terra piatta con Camilla Canepa
e poi scrivimi gentilmente cosa ti ha risposto sul tema
inoltre visto che ci sei...chiedile pure perché dal giugno 2021 non gioca più a pallavolo
ott2021
Indagine: si fa strada l'ipotesi di un risarcimento per la famiglia ligure
genova.repubblica.it
Uno sfogo tenuto dentro per mesi. E ora, in una fase cruciale dell’indagine sulla morte di Camilla Canepa, affidato al proprio profilo Facebook. Se i genitori della 18enne di Sestri Levante, morta dopo il vaccino AstraZeneca, restano chiusi nel loro composto e degnissimo dolore, la sorella maggiore Beatrice prende carta e penna. Affidando i suoi pensieri al social network più conosciuto, con parole piene di amarezza:
«Era sana». Sono bastate queste due parole per acuire in me un dolore mai sopito - scrive la 25enne - che poi non è una novità che mia sorella fosse sana.
Lo sapevamo tutti. Da sempre. E Dio solo sa quanto male faceva, nella drammaticità del lutto che da giugno ha cambiato per sempre le nostre vite, leggere continuamente di presunte “malattie pregresse”. Oltre a provare un dolore incommensurabile, quasi fisico, per l’immenso assurdo vuoto lasciato dalla scomparsa di mia sorella, perdevo ogni giorno di più la fiducia verso il prossimo».
La famiglia Canepa, dal giorno della morte di Camilla, il 10 giugno, ha dovuto fare i conti con l’abisso di una morte atroce. Ma ha dovuto anche lottare perché fosse fatta chiarezza sulla vita della 18enne prima del vaccino in uno degli open day con AstraZeneca. Quella “familiarità” con la piastrinopenia (livello di piastrine troppo basse nel sangue) uscita fuori dalle cartelle cliniche recuperate dalla Procura di Genova fra gli ospedali di Chiavari e Lavagna non significa che Camilla potesse essere malata prima di scegliere volontariamente di fare il vaccino AstraZeneca. La piastrinopenia è stata invece conseguenza fatale, insieme alla trombosi cerebrale, della somministrazione del siero: «La morte ragionevolmente è da riferirsi a effetti avversi della vaccinazione», hanno scritto i consulenti dei pm Stefano Puppo e Francesca Rombolà.
Nessuna patologia pregressa o interferenza di altri farmaci.
E allora Beatrice, nel suo post che raccoglie centinaia di reazioni di affetto e sostegno, continua: «Ora che queste infondate illazioni sono state ufficialmente sbugiardate tornerò a pensare alla Cami con la devozione che merita, senza più distrazioni. Quello che eravamo noi due insieme non lo so descrivere. Ho avuto la fortuna di avere accanto la migliore delle sorelle possibili. Accettare l’assurdità di quanto le è accaduto mi sembra un traguardo ancora molto lontano, probabilmente irraggiungibile.
Ma tenere vivo il ricordo della straordinaria ragazza che era e dell’incredibile segno che ha lasciato nelle nostre vite trovo invece sia doveroso».
Per quanto riguarda l’indagine, la consulenza tecnica che scagiona sia gli operatori dell’hub vaccinale, sia i sanitari dell’ospedale di Lavagna che avevano dimesso e poi trasferito Camilla al San Martino nel giro di due giorni, rappresenta senza dubbio una frenata per l’indagine penale. E allora, in attesa che il legale della famiglia Canepa, Angelo Paone, si confronti con il proprio consulente, in un futuro prossimo lo scenario più probabile sembra essere quello di un procedimento civile. E di un indennizzo nei confronti dei parenti della 18enne di Sestri Levante.
Sebbene in Italia la legge al momento stabilisca risarcimenti solo per eventi avversi dopo le vaccinazioni obbligatorie, la Corte Costituzionale ha già emesso sentenze favorevoli per chi ha patito gravi conseguenze dopo vaccinazioni raccomandate o fortemente raccomandate.
Quella contro il Covid, a maggior ragione con l’introduzione del Green Pass, è un qualcosa di mai visto finora, molto più vicina a una vaccinazione obbligatoria che a una fortemente raccomandata.
CAMILLA CANEPA (2003 2021)
«L'essenza della libertà è sempre consistita nella capacità di scegliere come si vuole scegliere e perché così si vuole, senza costrizioni o intimidazioni, senza che un sistema immenso ci inghiotta; e nel diritto di resistere, di essere impopolare, di schierarti per le tue convinzioni per il solo fatto che sono tue. La vera libertà è questa, e senza di essa non c'è mai libertà, di nessun genere, e nemmeno l'illusione di averla.»
