Vaccino

Il 70% del personale sanitario UK
è diventato NO VAX

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:-D
 
Roberto Burioni, continua a mettere all’indice chiunque non la pensi come lui,
soprattutto chi osa criticare il dio vaccino, anche di fronte a documenti, studi e dati
che evidenziano morti ed effetti avversi gravi.

No, per Burioni non si può e non se ne deve nemmeno parlare.

Ed ecco dunque che si è scagliato persino contro il Consiglio nazionale delle ricerche
perché ha commesso il grave reato di concedere una sala convegni di Pisa
a un’associazione che critica gli antinfluenzali e l’allarmismo sul morbillo.

Eresia!

Giordano Bruno fu bruciato per molto meno.

E allora Burioni ci ha tenuto a farlo sapere,
soprattutto dopo che il competitor per il premio virostar dell’anno, Matteo Bassetti,
lo aveva bruciato sul tempo dichiarando:

“Non si parli di effetti avversi in televisione e sui giornali!”.
 
Burioni allora ha subito messo alla berlina la conferenza di Pisa “Vivere in salute”,
ospitata all’auditorium dell’autorevole istituzione scientifica
promossa dall’Associazione di studi e informazione sulla salute.

“Complimenti al Cnr di Pisa (ente statale finanziato con i soldi delle nostre tasse) – ha cinguettato Burioni –
per ospitare un convegno così prestigioso (andate a vedere cos’è Assis)”.

Un velato invito alla censura, insomma.

Per Burioni il Cnr non doveva proprio dargli spazio di parola.

Alessandro Rico si è preso la briga di andare davvero a vedere cos’è Assis.
E cosa ha scoperto?

Che il problema è che sul sito dell’organizzazione
compaiono articoli dal contenuto che a Burioni sarà apparso sovversivo.

“I loro autori – incluso uno dei relatori invitati in Toscana, il pediatra Eugenio Serravalle –
osano infatti criticare la religione del vaccino, smontando la retorica allarmista sul morbillo,
o menzionando studi che ridimensionano l’importanza degli antinfluenzali”.

“proprio perché il Cnr è un ente pubblico, è bene che esso tuteli il pluralismo, se le opinioni espresse sono ragionevoli”.

E Assis lo è.
 
Serravalle ha spiegato:

“Il ‘vaccinismo’ ha imposto l’obbligo di assunzione indiscriminata di farmaci
ancora in fase sperimentale, senza tenere in alcun conto
l’assenza di dati su eventi avversi e sull’effettiva efficacia e durata.

A questa logica non si sono sottratti i pediatri,
nonostante fosse chiaro da subito che il decorso del Covid-19,
anche nelle prime fasi della pandemia, era lieve per bambini e ragazzi sani
e che non erano affatto trascurabili le reazioni avverse, a cominciare dalle miocarditi”.


Per Burioni questo non si deve dire.


“Cosa c’è, nelle parole di Serravalle, di tanto pericoloso e contrario alla deontologia medica,
da rendere necessaria la dissociazione del Cnr da un convegno ?”.
 

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