A Lopalco fa eco il collega Pregliasco, quello che voleva a tutti i costi diventare famoso
e adesso che lo è, ha paura di girare in metropolitana, se no finisce come a Brindisi che gli tiravano le sassate.
Chissà come mai, ma forse il suo “pentalogo” può aiutare a capire:
“L'esperto riassume in 5 punti fermi le regole d'oro [sic!] da non dimenticare:
primo, «valutare l'opportunità della vaccinazione per se stessi e per anziani e fragili della famiglia.
Il secondo consiglio è senz'altro l'adozione di un buonsenso che non criminalizzi la mascherina»,
da portare con sé «come gli occhiali da sole», metafora cara al virologo, «per usarla quando al bisogno»,
e sempre nel filone del buonsenso c'è la regola d'oro di «lavarsi frequentemente le mani».
Terzo punto: «No antibiotici, perché i dati» sull'uso improprio «sono pesantissimi», continua Pregliasco.
Quarto pilastro «l'automedicazione responsabile, come approccio per la popolazione generale,
che si tratti di influenza, Covid o un altro virus respiratorio».
Infine «il tampone», importante anche per un uso tempestivo, nel caso di fragili e anziani, dell'antivirale per Covid se necessario.
«Il farmaco Paxlovid* è infatti ancora sottousato», segnala l'esperto,
che è anche direttore sanitario d'azienda all'Irccs ospedale Galeazzi Sant'Ambrogio di Milano”.
Sì, abbiamo capito, le varie Ansa e Ads più che agenzie di informazione sono agenzie di collocamento o pubblicitarie.
Ma il gioco si è fatto stucchevole e abbastanza indecente la disinvoltura con cui si evita di fare i conti
con gli esiti di un approccio totalmente sconsiderato e sconfessato, ma riproposto pari pari.
Nessun ripensamento, nessuna ammissione su quanto emerso dai vaccini dimostratisi venefici,
dai coprifuoco e le altre costrizioni utili soltanto a scatenare una sindrome da stress post traumatico di massa,
le cui conseguenze si ripetono con cadenza quotidiana.
Il modo di esorcizzare morti e omicidi “improvvisi”, per dire non previsti,
ma a questo punto rimossi, data la brutalità, la disumanità con cui si manifestano, ha dello sconcertante:
della giovane parmigiana che partoriva e seppelliva in giardino, le valigie già pronte per Dubai o New York,
un procuratore della Repubblica ha detto: “Ha una personalità complessa”.
E tutti fingono di credere alla favola delle gravidanze ignote e degli infanticidi da nessuno sospettati.
“Ha fatto tutto da sola”.
È la stessa improntitudine, dire qualcosa sapendola improponibile, incredibile, che si usa a proposito di tutto,
dal pacifismo bellicista ai vaccini che sterminano.
Ma che si deve fare?
Va così e deve continuare ad andare avanti così.