Vaccino

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Sempre qua ad imparare qualcosa. Asino!!!
 
VACCINI SICURI
Oggi rimbalza tra le varie agenzie il comunicato stampa di AIFA riguardo al più recente rapporto di sicurezza sui vaccini ricavato dalle segnalazioni spontanee raccolte nel corso del 2022. Su tutti i siti, la frase d'esordio è "I vaccini si confermano tra i prodotti farmaceutici più sicuri" e addirittura nel titolo si enfatizza come le segnalazioni siano state il 39% in meno rispetto all'anno precedente. Ora, siccome i vaccini erano gli stessi (e il rapporto non riguarda i vaccini covid) un -39% indica semplicemente che il sistema non funziona e che chi dovrebbe segnalare non segnala. AIFA riporta il tasso di segnalazione per 100.000 dosi di vaccino, come se la segnalazione spontanea potesse fornire dati precisi e quantitativi, un fraintendimento che non consentirebbe a uno studente di medicina di superare l'esame di Farmacologia. Converrebbe invece riferire il tasso al numero di medici segnalatori, e magari esaminarne le variabilità geografiche, per azienda sanitaria, per categoria di medici e via dicendo. Questa analisi renderebbe chiaro a tutti che la segnalazione spontanea è per sua natura variabile, casuale e imprevedibile. E soprattutto che di regola le segnalazioni giungono da una minoranza di medici spesso in maniera del tutto occasionale. Al contrario, qui si tratta la segnalazione spontanea come se vi fosse una rete strutturata di segnalatori costanti e motivati. Bene, dove questa rete è esistita, di solito all'interno di progetti circoscritti nello spazio e nel tempo, la frequenza di reazioni avverse è ben più elevata. Il fatto è che certe attività andrebbero svolte senza condizionamenti e pregiudizi, al contrario pare che alcuni considerino le reazioni avverse a un vaccino argomento da trattare con cautela poiché "così si uccide il vaccino!". E nel frattempo, dallo scorso anno AIFA non redige più report dedicati ai vaccini covid e dal prossimo anno anche i vaccini covid saranno trattati insieme a tutti gli altri vaccini nel report annuale, contribuendo così ulteriormente a creare disorientamento e malintesi. ”Grande è la confusione sotto il cielo, quindi la situazione è eccellente!”

 
Molti si fermano al titolo di un giornale, o alla prima riga di un post, per trarne deduzioni sbagliate e ripeterle sperando diventino verità.
Sono dei fenomeni, chi con la matematica, chi con la tastiera, chi con i disegni, chi con i segnali di trading...
Fino a quando fanno del male a loro stessi può andar bene, ma non vadano a imporre obblighi agli altri sulla base delle idiozie che partoriscono dopo aver letto il titolo di un giornale
 
Molti si fermano al titolo di un giornale, o alla prima riga di un post, per trarne deduzioni sbagliate e ripeterle sperando diventino verità.
Sono dei fenomeni, chi con la matematica, chi con la tastiera, chi con i disegni, chi con i segnali di trading...
Fino a quando fanno del male a loro stessi può andar bene, ma non vadano a imporre obblighi agli altri sulla base delle idiozie che partoriscono dopo aver letto il titolo di un giornale
per puntualizzare "chi con la matematica.... e le seghe"
 
Ci siamo:

“Influenza 2024, scatta la paura: casi in aumento e nuovi vaccini”.

La paura?
Da che mondo è mondo l'inizio della scuola coincide con i primi contagi di stagione e non c'è bisogno di spiegare perché.
Ma la paura è ingrediente fondamentale per alimentare gli affari
e già parlano delle normali influenze autunnali come della peste nera per cui pronosticano dieci, quindici milioni di caduti.

“Numeri non ce ne sono, chiarisce all'Adnkronos Salute l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all'università del Salento.
Che tuttavia sottolinea dei dati secondo cui proteggere i bambini delle infezioni prevenibili attraverso i vaccini
si traduce in uno 'scudo' anche per adulti e anziani”.

È l'esatto contrario, il contrario di quanto a suo tempo predicato con esiti imbarazzanti.

Ma il luminare prestato al PD non si arrende, la sua fiducia è cieca, pronta, assoluta:

“Non dimentichiamo che ad oggi l'obiettivo per queste patologie resta la protezione dei soggetti più deboli,
che possono proteggersi vaccinandosi contro influenza, Covid-19, pneumococco e - da quest'anno - virus respiratorio sinciziale”.

Come a dire:
non sappiamo niente,
non siamo sicuri di niente,
ma, per non sbagliare, siringhiamo tutti.

Ma virus sinciziale suona bene, è una di quelle formule mediatiche di cui nessuno capisce niente ma proprio per questo fa presa.

 
A Lopalco fa eco il collega Pregliasco, quello che voleva a tutti i costi diventare famoso
e adesso che lo è, ha paura di girare in metropolitana, se no finisce come a Brindisi che gli tiravano le sassate.
Chissà come mai, ma forse il suo “pentalogo” può aiutare a capire:

“L'esperto riassume in 5 punti fermi le regole d'oro [sic!] da non dimenticare:

primo, «valutare l'opportunità della vaccinazione per se stessi e per anziani e fragili della famiglia.

Il secondo consiglio è senz'altro l'adozione di un buonsenso che non criminalizzi la mascherina»,
da portare con sé «come gli occhiali da sole», metafora cara al virologo, «per usarla quando al bisogno»,
e sempre nel filone del buonsenso c'è la regola d'oro di «lavarsi frequentemente le mani».

Terzo punto: «No antibiotici, perché i dati» sull'uso improprio «sono pesantissimi», continua Pregliasco.

Quarto pilastro «l'automedicazione responsabile, come approccio per la popolazione generale,
che si tratti di influenza, Covid o un altro virus respiratorio».

Infine «il tampone», importante anche per un uso tempestivo, nel caso di fragili e anziani, dell'antivirale per Covid se necessario.
«Il farmaco Paxlovid* è infatti ancora sottousato», segnala l'esperto,
che è anche direttore sanitario d'azienda all'Irccs ospedale Galeazzi Sant'Ambrogio di Milano”.

Sì, abbiamo capito, le varie Ansa e Ads più che agenzie di informazione sono agenzie di collocamento o pubblicitarie.

Ma il gioco si è fatto stucchevole e abbastanza indecente la disinvoltura con cui si evita di fare i conti
con gli esiti di un approccio totalmente sconsiderato e sconfessato, ma riproposto pari pari.

Nessun ripensamento, nessuna ammissione su quanto emerso dai vaccini dimostratisi venefici,
dai coprifuoco e le altre costrizioni utili soltanto a scatenare una sindrome da stress post traumatico di massa,
le cui conseguenze si ripetono con cadenza quotidiana.

Il modo di esorcizzare morti e omicidi “improvvisi”, per dire non previsti,
ma a questo punto rimossi, data la brutalità, la disumanità con cui si manifestano, ha dello sconcertante:

della giovane parmigiana che partoriva e seppelliva in giardino, le valigie già pronte per Dubai o New York,
un procuratore della Repubblica ha detto: “Ha una personalità complessa”.

E tutti fingono di credere alla favola delle gravidanze ignote e degli infanticidi da nessuno sospettati.

“Ha fatto tutto da sola”.

È la stessa improntitudine, dire qualcosa sapendola improponibile, incredibile, che si usa a proposito di tutto,
dal pacifismo bellicista ai vaccini che sterminano.

Ma che si deve fare?

Va così e deve continuare ad andare avanti così.

 
Come dice Pregliasco:

“Non criminalizzare la mascherina”,
anche se non serve a niente, è uno dei feticci della paura e dell'impotenza.

Come quei tipi strambi che a distanza di mesi ed anni da Chernobyl ancora giravano nell'orto con gli stivaloni di gomma,
le tute “respingenti” e la maschera di carta contro le radiazioni.

Oggi si crede ai vaticinii di geologi o geometri mai iscritti a nessun Ordine,
ma che sul clima irridono gli scienziati e dicono: la scienza sono io perché ho 25 anni di divulgazione televisiva alle spalle.

A questa stregua Wanna Marchi sarebbe l'ipse dixit, ma bisogna capire:

divulgazione sta per pubblicità e pubblicità sta per scienza.

Della quale si erge a vestale il presenzialista Burioni che vuol decidere i partecipanti ai convegni
come quello a Potenza Picena, nelle Marche, colpevole di “novaxismo”.

“Così si mette a repentaglio la salute pubblica” tuona Burioni
le cui uscite all'insegna del cattivo gusto sono enciclopediche.

Invece vaccini e lockdown la tutelano, la pubblica salute?

Avevano detto ai tempi dei coprifuoco fanatici:
ne usciranno giovani più fragili e feroci,
adulti incontrollati,
i devianti saranno impossibili da arginare.

Se uno si guarda intorno oggi, può tranquillamente concludere che gli è andata ancora bene a restare vivo.

Le stragi familiari non si contano, ieri un operaio di Nuoro ha inspiegabilmente fatto fuori tutti quelli che ha trovato:
la moglie, i figli, e, per non sbagliare, i vicini di casa.

Poi vanno dai carabinieri e dicono: non so che mi ha preso.

Ma adesso prima che dai carabinieri confessano ai conduttori dei programmi del pomeriggio.

 

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