Vaccino

Ci riprovano ?

In Grecia è stato segnalato il primo caso di contagio da metapneumovirus umano (hMPV).

Il paziente, un uomo di 71 anni con condizioni di salute già compromesse,
è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Papanikolou di Salonicco.

L’EODY ha voluto rassicurare la cittadinanza, sottolineando che il metapneumovirus umano non è una nuova minaccia.


“Si tratta di un virus già conosciuto e non vi è motivo di preoccupazione per la popolazione”,
ha spiegato l’organizzazione in un comunicato ufficiale.

Anche il ministro della Salute greco, Adonis Georgiadis,
ha ribadito che non vi sono ragioni per temere una diffusione su larga scala,
poiché il virus colpisce principalmente persone con un sistema immunitario già debilitato e bambini piccoli.
 
Matteo Bassetti, Direttore della Clinica Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova,
ha spiegato sui social che anche in Italia si sono registrati diversi casi di infezione da metapneumovirus,
compresi alcuni nel suo ospedale.


Non bisogna creare allarmismo – ha precisato – poiché il virus è già noto e non ci sono segnali che facciano temere una situazione fuori controllo”.
 
Non esistono cure specifiche per l’hMPV,
anche se alcune ricerche suggeriscono che la ribavirina, un antivirale a largo spettro,
potrebbe essere utile nel trattamento di questa infezione.

Nel frattempo, le autorità sanitarie
consigliano di adottare misure di prevenzione standard per evitare la diffusione del virus,
come lavarsi frequentemente le mani,
evitare il contatto con persone infette
e prestare particolare attenzione ai soggetti fragili.
 
Per ciò che concerne i sintomi di HMPV, esattamente come l'influenza,
non vi sono particolari differenze con il Covid.

Le forme più gravi, infatti, possono in tutti i casi interessare le vie respiratorie.

In quel caso si manifesteranno: febbre, tosse, difficoltà respiratorie e il respiro sibilante.

Frequentemente, esattamente come il coronavirus, il decorso della malattia è asintomatico o presenta sintomi lievi.


Le modalità di trasmissione per Covid, influenza e HMPV sono le stesse:
principalmente tramite goccioline respiratorie,
ma possono anche essere trasmessi attraverso il contatto con le superfici contaminate.


Per individuare con certezza con quale virus si è entrati in contatto si consiglia sempre il tampone.

Ahahahahahahahah
 
Pillole anti-Lorenzin: Varicella

La varicella è una malattia esantematica contagiosa causata dal virus Varicella-Zoster, un virus a DNA della famiglia Herpes. Inizia con rash cutaneo vescicolare, principalmente esteso al corpo e alla testa o anche alle estremità. Le vescicole normalmente guariscono poi senza lasciare cicatrici. L’inserimento del vaccino tra gli obbligatori è stato criticato con argomenti pubblicati su riviste internazionali, di cui qui è una sintesi.

1. Il vaccino è efficace ma non troppo. La durata della protezione è stimata da 13 a 20 anni, inferiore a quella della malattia naturale. Con l’aumento delle vaccinazioni, la minor circolazione del virus (senza averlo eradicato) offre sempre meno occasioni di rinforzi naturali, con declino della protezione destinato a manifestarsi in molti soggetti nella seconda parte della vita. Il trattamento dell’intera popolazione pediatrica rischia quindi di spostare l’insorgenza dei casi ad età più adulte, un problema già evidenziato per il morbillo e la parotite, ma nel caso della varicella ancora più serio. Infatti, la varicella è raramente fatale nel bambino (1 decesso ogni 100.000 casi) ma è più grave negli adulti. Il rischio di morte da varicella cresce con l’età: nell’adolescenza è già 5-7 volte maggiore rispetto all’età infantile, tra gli adulti è 10-15 volte maggiore, nell’età anziana 100 volte maggiore. Un’aggravante è che la varicella non è inserita in un impegno internazionale di eradicazione, per cui l’Italia sarebbe esposta a lungo termine anche a rischio non trascurabile di casi di malattia da importazione. Inoltre, c’è il rischio che un vaccino fatto in età pediatrica e che abbia perso l’efficacia col tempo possa lasciare le madri immunologicamente scoperte e quindi incapaci di trasferire l’immunità al neonato.

2. Con l’antivaricella si introduce un virus vivo attenuato destinato a restare indovato in cellule nervose, con possibilità di riattivazione, nella forma di Herpes Zoster, sia per immunodepressioni temporanee, sia per declino delle difese legato all’invecchiamento. È vero che ciò succede anche con la malattia e che esiste un vaccino anche per l’Herpes Zoster ma, a parte l’incerta durata di tale protezione, si potrebbe dubitare della strategia di utilizzare un secondo vaccino in età adulta per prevenire i danni da un primo vaccino “imperfetto”, fatto in età pediatrica! I possibili effetti si manifesterebbero decenni dopo la vaccinazione. La proclamata necessità di vaccinare contro la varicella per ridurre futuri casi di Herpes Zoster non è affatto supportata dai dati. Ciò è stato associato anche ad aumento di ricoveri per casi gravi di Herpes Zoster.

3. Quanto agli effetti avversi, l'Osservatorio epidemiologico della Regione Puglia ha condotto una sorveglianza attiva del vaccino morbillo-parotite-rosolia-varicella (MPRV), riscontrando 38 eventi GRAVI (iperpiressia, sintomi neurologici e malattie gastrointestinali) ogni 1000 dosi somministrate. Una proiezione dei dati in una coorte di nascita italiana (circa 380.000 nuove nascite) darebbe decine di migliaia di eventi avversi gravi. Inoltre, è documentato un rischio di porpora trombocitopenica autoimmune (1 caso su 15.000 vaccinati con 2 dosi), che in 1 caso su 4 persiste più di un mese e in 1 su 10 più di 6 mesi. Infine, l’aggiunta del vaccino antivaricella al morbillo-parotite-rosolia nella formulazione “tetravalente” (quella che per la Lorenzin è divenuta obbligatoria), ha RADDOPPIATO il rischio di convulsioni febbrili a 7-10 giorni dall’inoculo.

4. È incredibile che, nonostante i forti dubbi espressi da epidemiologi sulla validità della strategia vaccinale e nonostante la notevole reattogenicità del vaccino, nota da anni, la Lorenzin abbia voluto inserire anche l’anti-varicella tra gli obbligatori. L’unica spiegazione è quella che i "complottisti" hanno già denunciato da tempo: l’accordo stipulato nel 2014 negli USA, in cui l’Italia divenne capofila delle strategie vaccinali mondiali e delle vendite di vaccini. Alle spese dei bimbi e degli adulti italiani.
 
Secondo l' unico grafico Istat non esiste la mortalità in eccesso per malori improvvisi. Decidetevi.
Vedi l'allegato 754697
o non era sempre accaduto?

forse erano troppi anche prima?

e se erano troppi anche prima come mai non lo avevano scritto?

finta la carta?
finito l'inchiostro?
computer rotti?
tastiere rotte?
wifi rotta?
bolletta nn pagata?

lo so
è difficile per i "transitivi"

:-D
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto