Ogni tanto fa capolino.
Il governo Draghi è caduto, al termine di una crisi politica innescata dal Movimento Cinque Stelle e cavalcata da Lega e Forza Italia.
La campagna mediatica a favore di una nuova emergenza sanitaria, invece, prosegue spedita,
con allarmi che si susseguono giorno dopo giorno e puntano tutti verso la stessa direzione:
il ritorno delle restrizioni anti-Covid non appena l’estate 2022 sarà alle spalle.
A rilanciare gli appelli alla prudenza è stato in queste ore il microbiologo Andrea Crisanti,
che ha sottolineato come il virus non sia “una tigre che diventa improvvisamente gattino”.
Nei giorni in cui l’Oms, Organizzazione mondiale della sanità,
ha rilanciato il consiglio di indossare sempre le mascherine nei luoghi affollati,
Crisanti ha analizzato lo scenario attuale nel corso dell’ultima puntata del programma Zona Bianca,
talk show condotto da Giuseppe Brindisi e in onda su Rete 4
“Dall’inizio dell’anno sono morte 32mila persone. Dal punto di vista evolutivo una tigre non diventa un gattino e un virus non è l’eccezione”.
Secondo gli esperti il virus in queste ultime settimane si è trasformando, modificandosi anche nella sintomatologia:
non soltanto febbre e perdita dell’olfatto e del gusto, ma anche mal di gola e voce rauca.
“Non diventano buoni i virus, Omicron 5 dà una patologia diversa perché la gran parte delle popolazioni è vaccinata”.