Vaccino

 
In Italia, nelle città capoluogo monitorate dal Ministero della salute,

a luglio si è registrato un 21% di morti in più.


Alcuni per Covid, certo, e per tantissimi altri motivi.


Ma tanti attribuiscono l’aumento percentuale anche al caldo e alle malattie ad esso correlate.
 
Presidente dei medici lecchesi,

una vita passata in corsia in cardiologia riabilitativa,

però, storce il naso.


Non sul fatto che le ondate di calore abbiano potuto fare del male,

ma che ci sia un rialzo così considerevole delle morti solo per il caldo.


«Più 21% di morti a livello nazionale? I dati possono essere letti in modi diversi a seconda delle interpretazioni».
 
«Le percentuali mi lasciano sempre un po’ perplesso.

A volte sono un “trucco” per dare un’idea che è altrimenti difficile dare…

I numeri vanno sempre presi con le pinze e interpretati.

E pensati in valori assoluti più che in cifre percentuali…

A Lecco, ma in Lombardia in generale, il caldo ha fatto danni,

ma non saprei rapportarlo a un aumento così alto di percentuale di morti.

Non a Lecco almeno…».
 
«Sicuramente c’è stato un incremento pericoloso di malattie croniche per via del clima.

In sé per sé i morti per caldo, propriamente detti, sono pochissimi: il colpo di calore, per intenderci, in situazioni drammatiche è mortale.

Vuol dire rimanere ore sotto il sole senza accorgersene, in condizioni di estrema sofferenza.

Poi ci sono quei casi terribili di bambini piccolissimi dimenticati in macchina quando l’abitacolo diventa un forno rovente.

Certo, se una persona vive da sola e non percepisce l’importanza del bere o beve poco,
particolarmente nelle giornate in cui si dovrebbe bere di più, non è impossibile che si arrivi a una situazione di sofferenza del rene,
quindi a una sofferenza cardiaca e poi respiratoria…

In un quadro già parzialmente compromesso, questi danni possono diventare gravi. E anche portare a morte nei casi peggiori».


«Scompensi, disturbi, malesseri, sono molto frequenti con questo caldo.

Ripeto, però: con un po’ di attenzione non si dovrebbe morire praticamente mai di caldo.

A patto di avere comportamenti accorti e non rimanere mai a lungo a temperature estreme.

Non avventarsi in modo sconsiderato all’aperto in ore caldissime.


E, ripeto, a Lecco, in corsia, non mi sono balzati all’occhio dati particolari, comunque».
 
Dall'immunita' di gregge a quella parlamentare è un attimo...

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p s. si ricorda ai piddodotati che esaltano il modello crisant-emo lockdown, che la scelta aperturista svedese è stato il modello vincente
 
Basta questa storia per capire cosa è stato fatto...
C'è ne sono a migliaia e si chiama GENOCIDIO

CHIUNQUE ABBIA APPOGGIATO QUESTA VERGOGNA NON È DEGNO DELL'UMANITÀ





Purtroppo le persone si accorgono dell'errore fatto quando ormai è troppo tardi...
Certo che sentire alcuni nostri politici parlare ancora di no-vax dopo tutte le verità emerse negli ultimi due anni su questi sieri genici sperimentali è pazzesco , non bastano le morti a poche settimane/mesi dalle iniezioni , non bastano le vite rovinate a causa di miocarditi/pericarditi/sindrome
di Guillain-Barré ecc ecc , no no bastano , vanno avanti con le loro menzogne e pazienza se molti ci rimettono la vita , per loro conta vincere le elezioni , magari facendo rieleggere proprio quelli che hanno creato questo disastro...
 

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