L'isolamento continua ad essere considerato uno strumento utile.
"Secondo recenti indicazioni dell'Oms, sarebbe quindi opportuno concentrarsi su misure mirate che proteggano le popolazioni vulnerabili".
Quanto alle mascherine, sabato scorso è caduto l'obbligo di usare la Ffp2 sui trasporti.
La protezione resta solo necessaria per entrare nelle strutture sanitarie.
Ma il ministero continua a ritenere utile l’utilizzo dei dispositivi di protezione.
"Il loro uso in spazi pubblici chiusi potrà essere una prima opzione per limitare la trasmissione nella comunità
nel caso in cui si documentasse un evidente peggioramento epidemiologico con grave impatto clinico,
dell'assistenza sanitaria, sul funzionamento dei servizi essenziali".
E se ci sarà un peggioramento dell'epidemia
"si potrà valutare l'adozione temporanea di altre misure, come il lavoro da casa o la limitazione delle dimensioni degli eventi che prevedono assembramenti".
Capitolo vaccini.
Utilizzare i nuovi sieri bivalenti il più possibile è una delle strategie indicate dal ministero.
"Per il 2022-2023 l'obiettivo della campagna vaccinale sarà quello di continuare a mettere in sicurezza
prioritariamente anziani e fragili, proteggendoli dalla malattia grave e dalla ospedalizzazione".
Bisogna "colmare le lacune" nella copertura con le prime due dosi e della terza e quarta,
fare insieme anti Covid e anti influenzale, fare "programmi di vaccinazione con vaccini adattati,
identificando gruppi di popolazione prioritari ed assicurando che ci sia una disponibilità sufficiente di dosi",
monitorare efficacia e sicurezza dei medicinali, e "implementare strategie di comunicazione efficaci
per promuovere l'assunzione di dosi di richiamo, il completamento della serie primaria e la campagna sui nuovi vaccini e adattati e sui vaccini proteici".
Al momento il peso dei contagi sulle strutture sanitarie è limitato.
"Tale gestione è evoluta nel tempo, riflettendo l'evoluzione delle conoscenze relative alla patogenesi,
ai sintomi presentati dai pazienti, alle nuove evidenze sulle terapie, e alla disponibilità di nuovi farmaci antivirali e anticorpi monoclonali", si spiega nella circolare.
Si rimanda poi alle raccomandazioni del ministero per la gestione domiciliare dei pazienti che
"riflettono le indicazioni delle Autorità sanitarie internazionali, basate su evidenze scientifiche ottenute da studi clinici ed epidemiologici internazionali,
e le indicazioni fornite nelle Schede Informative dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA),
che vengono aggiornate in relazione alla rapida evoluzione delle evidenze riportate in letteratura".
Nella stagione 2022-2023 sarà "indispensabile" che i servizi sanitari verifichino
"e se necessario rafforzino il proprio stato di preparazione al fine di fronteggiare
un eventuale aumento della domanda di assistenza per i casi di infezione da SARS-CoV-2".
Infine i sistemi di sorveglianza della circolazione del coronavirus e quelli di monitoraggio della situazione
nelle Regioni devono essere tenuti in piedi.
"Saranno un elemento chiave in questa fase della pandemia".