Vaccino

chiedi a qualcuno della banda bassotti, i suoi post su twitter sono qualcosa di abberrante
I medici bravi lavorano e studiano. Se usano i social lo fanno per divulgare i loro studi o materiale interessante.
Quindi un medico che è sempre in tv, che non ha fatto carriera nel mondo della medicina, se non quella locale, favorita da qualche parente, che scrive nei social con continue offese, che va a farsi vedere agli eventi mondani non è un medico, ma un mercenario
 
Un po' di sssccienza (soprattutto per il zanza :sad:)
 
Come ho già avuto modo di scrivere su queste pagine,

sarebbe molto importante ai fini di un totale ritorno alla normalità

che i vertici del potere politico,

sostenuti in questo dalla scienza dei fatti e non da quella delle suggestioni,

mettessero la parola fine ad una questione virale che è rimasta solo nei nostri incubi.


Il Sars-Cov-2 è endemico da un bel pezzo

e non rappresenta più un serio problema anche per i soggetti fragili,

come non lo è mai stato per le persone sane.


Numeri dalla testa dura docet.
 
Capisco benissimo la rabbia
di chi è stato discriminato perché non vaccinato,
di chi si è vaccinato contro voglia per non perdere il lavoro, ancora di più
di chi è stato obbligato a vaccinare i figli perché potessero fare sport o andare a scuola.


Capisco anche chi si fida sempre meno di medici, scienziati, istituzioni
e teme di essere vittima di un grande esperimento sociale.


Che ci siano grandi interessi economici, ma anche di potere,
dietro a quello che è accaduto durante la pandemia,
ma che accade ancora adesso,
dalla guerra alle nuove politiche emergenziali, è indubbio.


La cosa però che mi fa rabbia è che sia così difficile creare spazi di discussione libera.


Se da una parte abbiamo i seguaci del burionismo, i terroristi del covid19,
i sostenitori della scienza che diventa religione,

per cui chi porta senso critico è necessariamente un pericoloso analfabeta funzionale, novax, negazionista...


Dall'altra abbiamo le comunità che cercano di ribellarsi
ma finiscono per banalizzare ogni discussione sulla pandemia,
e invece di stare su un livello politico,
regolarmente arrivano a sostenere che i vaccini sarebbero il male assoluto, la causa di ogni malattia.


Così come mi sono arrabbiata quando le istituzioni si sono sottratte
al convegno organizzato dal Politecnico di Torino,
altrettanto non sopporto più chi invita a parlare solo chi aderisce perfettamente alla propria narrazione
e sostiene il proprio schieramento.


Anche chi parla di una medicina personalizzata e che rispetta le scelte dei singoli
viene attaccata se non demonizza il vaccino, come è capitato più volte alla sottoscritta,
perché per definizione tutti i medici e gli scienziati sarebbero corrotti e inaffidabili.


In entrambi i casi lo scambio tra posizioni differenti fa problema.


L'altro viene ridotto regolarmente a nemico.


Ogni discussione viene ridotta a scontro e si ripetono le parole d'ordine del proprio schieramento,
senza rendersi conto che questa contrapposizione è assolutamente funzionale
a chi vuole impedire una seria discussione sulla pandemia,
ma in generale su dove sta andando la nostra società.


Chi alimenta queste contrapposizioni ha una grande responsabilità
anche perché tutto questo porta ad un infinito senso di impotenza a livello politico.


E lo stiamo vedendo a ogni livello.
 
Nel piccolo di 5 anni di storia di CS ho "personalmente" esperito quello di cui Sara Gandini parla.

E no, questa situazione non è figlia della pandemenza italiana.

Il terreno è stato accuratamente preparato nel 2016
e la prova generale c'è stata nel 2017,
con la faccenda morbillo & obbligo vaccinale.


Ebbi a notare, a quei tempi, che chi aveva giocato alla polarizzazione,
cavalcandola (per vanità e poco più, tra l'altro)
aveva provocato danni profondi e duraturi.

Infatti tutti i meccanismi che ho visto in opera a quei tempi,
e che furono la causa prima della nascita dell'operazione CS,
si sono manifestati di nuovo con COVID19,
amplificati quel centinaio di volte,
sia sul piano politico che sul piano mediatico.

Con la premiata compagnia teatrale divulgazione Srl,
i suoi capocomici e la torma di attor giovani che gli corre dietro
che si schierava compatta da un lato.


Ai tempi espressi pacatamente al creatore e promotore del Patto Trasversale per la Scienza (Guido Silvestri)
le mie critiche e la mia contrarietà all'operazione.

Se non ricordo male il creatore di PTS rimase allibito quando si trovò in massa gli iscritti al patto
che gli tiravano pietre virtuali addosso, quando fece partire Pillole di Ottimismo.

Eppure era così facilmente prevedibile.

Mi sono incazzato prima di Sara Gandini sull'evaporazione di quel poco che rimaneva di un terreno di confronto
(le esequie del dibattito scientifico furono celebrate privatamente nel settembre del 2020

E cosa resta da fare, ora?

Ora resta da combattere nel conflitto,
che è quello che si fa quando il terreno comune non esiste più.

E una delle regole principi
è non lasciare che sia l'avversario a scegliere il terreno dello scontro
(che, guarda caso, sono i social media).


Quali altri terreni?

I circoli, le biblioteche, le fabbriche, le scuole, le università,
i picchetti di chi sciopera, le manifestazioni (quelle giuste) e via dicendo.

Un ritorno agli agli anni 70?

Perché no, se le altre strade non funzionano...
(e un servizio d'ordine come si deve non guasta, un 20 anni fa avrei contribuito di gusto)
 
Quindi se non si mangia si dimagrisce?! Non lo sapevo.
Chi è sto pazzo che beve 2 bicchieri di vino al giorno? È ovvio che ti rovini il fegato, al massimo bevo 2/3 birrette da 33 alla settimana oppure un po' di vino sui pasti goderecci

Ciò che fa male nell'alimentazione sono gli eccessi ma anche i difetti...digiunare come dice di fare la tipa certamente non é salutare, poi ogni persona é un soggetto a se.
 
L'ordinanza originale non l'ho ancora trovata.
Ma da quanto leggo, il ministro dimostra di NON AVERE le palle.

Da oggi primo maggio e fino al 31 dicembre prossimo,
entra in vigore l'ordinanza del 28 aprile emanata dal ministro della Salute, Orazio Schillaci,
con la quale, tenuto conto della maggiore pericolosità del contagio
connessa alle situazioni di fragilità nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali,
in relazione all’attuale scenario della pandemia da Covid-19,
si è reso necessario e urgente prevedere misure concernenti l’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie
in relazione all’accesso alle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali;

E' fatto obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie ai lavoratori,
agli utenti e ai visitatori delle strutture sanitarie all’interno dei reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi,
specialmente se ad alta intensità di cura, identificati dalle direzioni sanitarie delle strutture sanitarie stesse.

L’obbligo è esteso ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali,
comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice,
le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti,
e comunque le strutture residenziali di cui all’art. 44 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017.

Nei reparti delle strutture sanitarie diversi da quelli indicati al comma 1 e nelle sale di attesa,
la decisione sull’utilizzo
di dispositivi di protezione delle vie respiratorie da parte di operatori sanitari e visitatori
resta alla discrezione delle direzioni sanitarie, che possono disporne l’uso
anche per tutti coloro che presentino sintomatologia respiratoria.

Non sono previste analoghe misure
per quanto riguarda i connettivi
e gli spazi ospedalieri comunque siti al di fuori dei reparti di degenza.

Per quanto riguarda gli ambulatori medici, la decisione sull’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie
resta alla discrezione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta.
La decisione sull’esecuzione di tampone diagnostico per infezione da Sars-CoV-2
per l’accesso ai pronto soccorso è rimessa alla discrezione delle direzioni sanitarie e delle autorità regionali.
Non sussiste obbligo a livello normativo dal 31 ottobre 2022,
in quanto l’art. 2-bis 'Misure concernenti gli accessi nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie' d
el D.L. 22/04/2021, n. 52, come modificato dall’articolo 4 , comma 1 lett. b) del D.L. 23/07/2021,
n. 105, D.L. 23/07/2021, n. 105, è stato abrogato dall'art. 7-ter, comma 2, D.L. 31 ottobre 2022, n. 162,
convertito, con modificazioni, dalla L. 30 dicembre 2022, n. 199.
 
Ciò che fa male nell'alimentazione sono gli eccessi ma anche i difetti...digiunare come dice di fare la tipa certamente non é salutare, poi ogni persona é un soggetto a se.
É la dieta 16/8. Come ogni dieta non è adatta a tutti, ma se fatta da chi può, leggo che fa molto bene.
Comunque la tipa non mi piace per niente
 
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