Vaccino

Trib. Terni, 15.12.202
Vi comunico che oggi pomeriggio il Giudice monocratico del Tribunale penale di Terni, Dott. Francesco Maria Vincenzoni, ha emesso sentenza di assoluzione ex art 530, comma 2 cpp, dal reato p. e p. dagli artt. 110 e 479 cp per un medico ed i suoi pazienti accusati di concorso in falso ideologico per la redazione di certificati di esonero dalla vaccinazione anti Covid-19!

Avv. Roberto Mastalia

LIBERTÀ!!!
 
❇️ Atreju ha rotto il silenzio sui danneggiati da vaccino Covid. E adesso?

Nei giorni scorsi si è svolta, a Roma, Atreju 2025, la manifestazione annuale di Fratelli d’Italia.
All’interno del programma, venerdì 12 dicembre si è tenuto un panel dal titolo “Proteggere la salute, difendere i diritti: l’eredità della pandemia Covid”, che ha dato spazio pubblico e legittimazione ai danneggiati da vaccino Covid.

Al centro dell’incontro è intervenuta Federica Angelini, presidente del Comitato Ascoltami, associazione che rappresenta migliaia di persone con reazioni avverse gravi e documentate successive alla vaccinazione.
Angelini non ha portato slogan né polemiche ideologiche, ma cartelle cliniche, diagnosi e richieste precise allo Stato:
- riconoscimento,
- percorsi di cura dedicati
- e assistenza concreta.

Accanto a lei hanno preso la parola anche alcuni medici che da tempo studiano e confermano questi effetti sul piano clinico: Maria Rita Gismondo, Giovanni Frajese e Paolo Bellavite, contribuendo a spostare la questione dal terreno dello scontro politico a quello sanitario.
Un punto chiave, perché rafforza la tesi che Ascoltami non racconta frottole, ma denuncia un vuoto istituzionale reale: queste persone esistono, sono malate e spesso abbandonate.

Finalmente per la prima volta il tema dei danneggiati da vaccino Covid è stato portato ufficialmente su un palco politico di primo piano.
Resta, però, aperta la questione se questo si tradurrà in azioni concrete da parte delle istituzioni o resterà una questione mediatica.

Dopo l’ascolto servono atti concreti. Altrimenti resterà solo una vetrina.

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VB



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Quando un bambino muore per una malattia infettiva, la notizia è ovunque: titoli drammatici, talk show, appelli alla prevenzione, esperti che spiegano che il rischio zero non esiste. Tutto legittimo.

Quando un bambino muore dopo una vaccinazione, invece, cala il silenzio.
Nessun dibattito. Nessuna analisi. Nessuna domanda.


Un tribunale federale statunitense ha riconosciuto che una bambina è morta per encefalite post-vaccinale. Non un sospetto, non un’opinione, ma una conclusione giuridica basata su evidenze neuropatologiche.

Ora fermiamoci un attimo e ragioniamo: se un evento biologico è abbastanza grave da portare alla morte, quante volte lo stesso evento produce esiti meno immediati, meno visibili, ma comunque devastanti?

Quante encefaliti non fatali vengono archiviate come “crisi isolate”?
Quante infiammazioni cerebrali diventano epilessia cronica, disturbi dello sviluppo, deficit cognitivi?
Quanti bambini sopravvivono, ma non tornano più quelli di prima?

La narrazione dominante accetta il concetto di rischio residuo solo quando riguarda le malattie infettive. Quando invece il rischio riguarda un intervento medico, la parola “rischio” diventa improvvisamente inaccettabile.

Questo non è equilibrio scientifico.
È un doppio standard.

La sicurezza non si costruisce cancellando gli eventi avversi, ma studiandoli; non si difende la fiducia con il silenzio, ma con la trasparenza; non si protegge la salute pubblica negando i danni, perché i danni negati non scompaiono, semplicemente si accumulano.
Se esistono morti riconosciute, allora esistono anche danni.
Molti più danni di quanti si voglia ammettere. Il culex lo dimostra.

Se questa è solo la punta dell’iceberg, allora ignorare ciò che sta sotto non è prudenza, È irresponsabilità. Leggi l'articolo completo: Morti che fanno notizia. Morti che vengono cancellate - AsSIS 🍎Condividi e Seguici 🍎 AsSIS salute e informazione
 
❇️ Atreju ha rotto il silenzio sui danneggiati da vaccino Covid. E adesso?

Nei giorni scorsi si è svolta, a Roma, Atreju 2025, la manifestazione annuale di Fratelli d’Italia.
All’interno del programma, venerdì 12 dicembre si è tenuto un panel dal titolo “Proteggere la salute, difendere i diritti: l’eredità della pandemia Covid”, che ha dato spazio pubblico e legittimazione ai danneggiati da vaccino Covid.

Al centro dell’incontro è intervenuta Federica Angelini, presidente del Comitato Ascoltami, associazione che rappresenta migliaia di persone con reazioni avverse gravi e documentate successive alla vaccinazione.
Angelini non ha portato slogan né polemiche ideologiche, ma cartelle cliniche, diagnosi e richieste precise allo Stato:
- riconoscimento,
- percorsi di cura dedicati
- e assistenza concreta.

Accanto a lei hanno preso la parola anche alcuni medici che da tempo studiano e confermano questi effetti sul piano clinico: Maria Rita Gismondo, Giovanni Frajese e Paolo Bellavite, contribuendo a spostare la questione dal terreno dello scontro politico a quello sanitario.
Un punto chiave, perché rafforza la tesi che Ascoltami non racconta frottole, ma denuncia un vuoto istituzionale reale: queste persone esistono, sono malate e spesso abbandonate.

Finalmente per la prima volta il tema dei danneggiati da vaccino Covid è stato portato ufficialmente su un palco politico di primo piano.
Resta, però, aperta la questione se questo si tradurrà in azioni concrete da parte delle istituzioni o resterà una questione mediatica.

Dopo l’ascolto servono atti concreti. Altrimenti resterà solo una vetrina.

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VB



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Spesso Morte!
 
La pediatra del diligente cinese dice che è tutto a posto non c'è nulla tra i bambini....

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