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Questa misura è difficilmente implementabile, a parte che scambiare 10mld$ di debiti commerciali (ma non erano 23?) con i fornitori è una mission impossible dato il bassissimo livello di fiducia di cui gode il Paese ed il regime, ma soprattutto avverrebbe che in caso di "canje" al 100% (ipotesi con 0 chances di avvenire) i creditori entrati in possesso di mezzi di pagamento li venderebbero inondando il mercato in assenza di domanda e volumi e facendo scendere ancora di più i prezzi, facendo aumentare ancora di più i rendimenti e portando ancora di più Caracas lontano da investitori e mercati dei capitali, peggiorando la percezione della solvibilità del Venezuela, facendo aumentare i CDS! I creditori sono commercianti, industriali, compagnie aeree, non investitori e creditori finanziari, hanno bisogno di liquidità da reinvestire in macchinari, merce, o per pagare tasse e dividendi...non sono né speculatori né fondi di investimento,a meno che la transazione non avvenga con l'ausilio di banche d'affari a cui in ultima analisi vengono ceduti i titoli! Inoltre nel caso ipotetico che ciò riuscisse, a che prezzo verrebbero venduti i bond, sarebbero nuove emissioni con prezzo nettamente al di sotto di 100 e cedola al 10% oppure riapertura di vecchie emissioni (si può fare) oppure nuove emissioni tout court...sotto quale legge, di NY o nazionale? Inoltre la scadenza ipotetica delle nuove emissioni a 3/5 anni è troppo breve, aumenterebbe le scadenze nel 2018-2020 facendoli diventare come il terribile triennio 2015-17 con scadenze per 10mld$ annui. Un tale "canje" sarebbe possibile solo con un altro governo e in un altro contesto, cioè assenza di controlli su cambi e prezzi, quindi di là da venire...certo che se ciò fosse fattibile si riattiverebbero in teoria le linee di credito commerciali rotative a favore degli importatori venezuelani, con ovvii riflessi positivi su offerta interna ed inflazione.
cmq datato, tipo gli attivi esteri non sono 30 ma fino a 60mld$ includendo crediti Petrocaribe, senza si scende a 40mld$, da prendersi con le molle perché sono accounts receivable e dunque scontabili, tipo quelli verso Haiti e Nicaragua, difficilmente esigibili, almeno ora...inoltre l'opposizione con Guerra e Capriles vuole chiaramente una "reperfilacion" da non confondersi con default, o insolvenza o ristrutturazione con haircut...spostare le scadenze brevi fino al 2020 più in là per generare risorse extra per 10mld$ con cui comprare materie prime e macchinari indispensabili per rimettere in moto la produzione e saldare in parte i debiti con i fornitori esteri così da riattivare le linee creditizie (revolving) e le importazioni a debito, da ripagarsi una volta che l'economia si rimetta definitivamente in moto. Le scadenze acquistate in questi giorni o ultimi mesi sono quelle ovviamente del 2027-2018-2022-2026-2031 e via dicendo tutte quelle che pagano la cedola nel semestre n°2 utilizzando enti appositi che fanno capo al Tesoro o tramite BCV o ancor meglio tramite fondi pensione PDVSA. E' un'ottima mossa, alla fine qualora decidessero per un concambio (canje) sarebbero sicuri che ad aderire ci sarebbero diversi enti locali come banche pubbliche, BCV, fondi pensione PDVSA che opterebbero ad esempio per allungare le scadenze ad anni successivi, tipo la PDVSA 2015-17 AMMORT che ogni anno costa oltre 2mld$ in ammortamento 1/3 capitale potrebbe essere concambiata con nuovi bond 2028/30 e risparmiare la quota capitale continuando a servire il debito col pagamento degli interessi. Già se risparmiasse 6 mld$ nel 2015/17 sarebbe un effetto notevole positivissimo per il Paese, i cds crollerebbero e PDVSA/Venezuela prenderebbe fiato. Idem per la Venezuela 2020/22, questi (Maduro e Co.) scemi scemi come li fanno alcuni non lo sono proprio a parte che c'è una certa Lazard che cura per loro la questione Deuda, suggerendo la migliore strategia per rimanere a galla, secondo me date le elevate holdings di deuda nacional soprattutto in dollari da parte delle ricche famiglie del Paese, esponenti di 1° piano del Partito e del Governo, non mi sentirei di escludere una balcanizzazione della deuda, cioè il fatto che si parli default spinge gli investitori esteri a vendere mentre il Governo tramite banche e FP Pdvsa compra, quindi in caso di ristrutturazione e canje o reperfilacion, sarebbe tutto più facile per il governo, perché ridurrebbero al minimo la pressione da parte di potenziali holdout e creditori inferociti che puntano a sequestrare attivi all'estero come raffinerie e navi da carico...praticamente stanno nazionalizzando pure il debito in valuta estera
così da poterlo ristrutturare con meno difficoltà. A seguire quel post di cui mi parlavi, penso sia questo...io scrivo poco, ma se volessi pubblicare tutto quello che leggo ogni giorno sul Venezuela, non potrei lavorare, ho salvato nel PC qualsiasi cosa lo riguardi, sono decine di migliaia di files su conti politica economia, per ricordo...ma a volerli postare occorre troppo tempo e poi forse si genera troppa confusione.
io non posto perché sul FOL vengono scritte cavolate di tutti i tipi tipo a me non interessa il singolo pip per guadagnare o perdere o l'ansia della gente per potenziali perdite o guadagni, inoltre ognuno si può cercare i contenuti che vuole senza che lo faccinao sempre gli stessi...ma sto H24 sintonizzato sul Venezuela e lo considero uno dei migliori investimenti a lunghissimo termine!
Secondo me ne vedremo delle belle entro dicembre, nulla è escluso...più ci si avvicina alle elezioni per il controllo della AN più la tensione salirà, non vorrei che per prendere più voti possibili, il PSUV o la MUD facessero leva sul tema del pagamento del debito estero in contrapposizione a quello per le importazioni, questo tipo di trade-off al momento potrebbe far leva nel popolo venezuelano meno colto inducendolo a scegliere per il default, con la erronea idea che rimarrebbero liberi dollari per cibo e medicinali che in realtà comunque sarebbero usati male e per quanto tempo poi...cioè in caso di default e ristrutturazione del debito ( che secondo me non è necessaria dato che le entrate complessive del Paese sono sicuramente sufficienti mentre non lo è affatto la gestione economica) il Paese se la passerebbe ulteriormente peggio, dato che un'insolvenza scatenerebbe un blocco commerciale e bancario attorno a Caracas, che non potrebbe questa volta neanche esportare un singolo barile, dato che verrebbero confiscati asset da quelli Refining (Citgo e le altre sparse in Europa) a quelli Banking ( conti per le transazioni internazionali) e Transports (navi cargo Pdvsa e di terzi da parte dei creditori) ect ect quindi credo ben poco ad uno scenario di default, ance se il tema è così complicato che andrebbe sviluppato in maniera organica.
"Il controllo della AN è fondamentale per Maduro 6 Co. per diversi motivi, tra l'altro se vince come dovrebbe praticamente essere, la MUD e quindi Capriles, il governo non avrebbe più la possibilità di ottenere crediti fiscali come avviene ora, di fatto la politica populistica di Maduro rimarrebbe senza fondi, inoltre dato che la costituzione della V Republica di Chavez ha istituito il referendum revocatorio, se l'opposizione raggiungesse la maggioranza assoluta potrebbe anche indirlo per metà 2016, e se ciò non bastasse, una volta preso il controllo della AN (sempre che Diosdado Cabello lo consenta...very unlikely!) passerebbero sotto il controllo della MUD anche il TSJ e la CNE, vale a dire le massime istanze di giustizia e elettorale e ciò significherebbe che Lopez eCeballos co. tornerebbero in libertà, che finalmente ci sarebbero indagini serie su torture, scontri ed incidenti vari che hanno visto vittime civili ect ect, in poche parole se la AN vince, Cabello e il PSUV si scavano la fossa...per loro è finita. Anche perché l'esito potrebbe essere contestato, e questa volta potrebbero veramente scatenarsi forti scontri sociali, se la MUD vincesse e Diosdado non riconoscesse la vittoria...penso che in questo caso la pressione Usa si farebbe fortissima, anche perché il tema Venezuela si comincia a far sentire a Washington, i democratici potrebbero essere ricattati dai repubblicani guidati da Rubio, del tipo che Obama non riceverebbe alcuna approvazione alle sue leggi dai repubblicani che controllano entrambi i rami del Congresso, se a questi non viene dato il via libera per un intervento a Caracas tipo Panama con Noriega, in caso di mancato riconoscimento della ipotetica vittoria della Mud o di ulteriori prove contro il presunto narcotrafficante Cabello. Attenzione, la partita Venezuela è molto più politica che economico-finanziaria, basterebbero due o tre manager di WS a sistemare i conti del Paese nell'arco di un triennio, è terribilmente gestito male, anche con il petrolio a 100$ le cose non andavano, quindi questa continua attenzione, specie sul FOL, al livello delle Riserve ed al prezzo del Brent/WTI è un colossale abbaglio. Le Riserve possono scendere anche a 10mld$ e non cambierebbe nulla, se venissero usate o per la Dollarizzazione o per importare Macchinari e Semilavorati o per ricomprarsi al 40% un debito nominale da 140mld$, perché a fronte di segno - nel breve ne scaturirebbe un enorme beneficio nel lungo termine. Se Caracas vuole essere salvata basterebbe rivolversi a Washington, ovviamente se vince la MUD è lì che guarderà e non a Pechino o Mosca, ecco perché tardano ad arrivare i dollari necessari, in quanto Xi Jinping e Putin sanno che i loro investimenti e crediti sarebbero a rischio 2016 se il Psuv perdesse le elezioni...poi non so cosa accadrebbe se la Mud e Copei chiedessero aiuto a FMI...non è detto che Lagarde non imponga un'haircut sul debito se a Caracas chiedono per esempio un prestito da 20 mld$ e sempre che lo voglia Washington, d'altronde Lopez Capriles e altri leader dell'opposizione hanno forti legami con gli Usa, quindi si stanno già esplorando gli scenari post-chavisti se questi si materializzeranno. Ora bisogna capire e vedere cosa consiglieranno i vari economisti locali filo-MUD sul da farsi, se ripudiare la deuda, o mantenerne il servizio con l'aiuto delle banche d'affari americane e del FMI, questo nessuno lo può sapere al momento, certo che ad un certo punto non potranno più ridurre le importazioni, oltre un livello fisiologico, quindi si parlerà del debito...ma dipende da come si evolve la situazione interna.
Io sono convinto che Caracas, consigliata da Lazard stia usando una parte delle riserve per acquistare a sconto le scadenze più immediate, tramite il sistema Banca Publica ed i fondi pensione PDVSA, quindi i famosi 5-6 mld$ dovuti in autunno potrebbero anche dimezzarsi, poi potrebbero puntare ad uno swap sui bonds PDVSA (amortizing) oppure cedere parte del controllo delle JV nell'Orinoco e inventarsi algo...inoltre proprio per non perdere la AN penso che sia normale che le Riserve stiano scendendo, si importa per tenere buona la popolazione, ma i dollari vanno solo al settore pubblico mentre il privato è alle prese con stock quasi azzerati...i grandi fondi non possono comprare titoli non investment grade, è normale che non ci siano grandi scambi sui titoli, inoltre prima di un default può esserci una ristrutturazione, del tutto legale e normale, nel senso che non sarebbe un credit event, sulle CACs, quindi dubito molto di un'insolvenza, Caracas dispone almeno di 25/30mld$ di attivi esteri che può impegnare/liquidare...vedremo!"