José Guerra: El petróleo y nosotros
Alia iacta est! Buon Ferragosto a tutti, come sempre passando molto tempo a studiare il tema Venezuela...Guerra, che potrebbe diventare a breve il ministro-ombra della MUD, se questa vincesse il 6D le elezioni parlamentarie (non così scontato come sembra, né che le vincano, né purtroppo che si facciano...) e poi quello vero e proprio se il Chavismo dovesse soccombere, torna ormai con frequenza settimanale a parlare di rifinanziamento della deuda, che soltanto per i bonos VENZ e PDVSA, è inferiore ai 70mld$ come nominale emesso e potrebbe essere riacquistata tutta per assurdo, potenzialmente con meno della metà...attenzione al lessico usato nel "pamphlet", si torna a ribadire per l'ennesima volta in due settimane, che gli attivi esteri (in teoria tra i 40 e 60mld$ ancora, seppur in max parte immobilizzazioni finanziarie e materiali, scarso cash e cash equivalents) sarebbero ormai agli sgoccioli, che il servizio del debito costa il 22% della spesa complessiva in un contesto di deficit al 20%, che bisogna rifinanziare per rendere il debito sostenibile e per evitare il default e permettere il finanziamento e la riapertura delle linee di credito con l'estero per aggiudicarsi importazioni necessarie al rilancio dell'economia...Ora, premesso che sono come molti qui, abbastanza esposto col Venezuela, proprio perché credo che non vada in default, bisogna però cominciare a considerare il rischio default, e quindi cosa succederà ai bond,dato che non esiste una regola standard universale, se e quale sarà il recovery value, quali le modalità di sostituzione dei titoli, quali i tempi soprattutto (speriamo non "argentini") anche se ciò non dovesse accadere e speriamo che non accada...Guerra sta facendo campagna elettorale utilizzando la leva della sostenibilità e liceità del debito estero o meno, la cui onorabilità e rimborso è cavallo di battaglia e fine di arricchimento del chavismo, che a tutti gli effetti l'ha contratto e orchestrato forse per portare fuori dal Venezuela tutti i dollari possibili e immaginabili nonostante oltre 850mld$ di entrate petrolifere in 13 anni (insieme al cambio a 6.30 ancor prima 4.30 e 2.15 .l'emissione di debito estero è secondo la MUD uno stratagemma per far arricchire pochi oligarchi e affini) E siamo soltanto agli inizi della campagna elettorale, vedrete cosa accadrà se andando verso il 6D la escasez y desabastecimiento continuano, vedrete che l'opposizione cavalcherà il tema del rifinanziamento o reperfilacion con quotidiana invettiva. Personalmente penso che Guerra, stimato economista, stia opportunamente peggiorando un pochino le cose rispetto a quelle che sono realmente (a livello finanziario, non economico) perché è l'unico modo per invogliare i venezuelani a votare in massa il 6D e dare la prima spallata a Maduro e co...Senza giudicare se fa bene o meno, non si tratta di tifare né per il chavismo né per la MUD, in un contesto sociopolitico ultra polarizzato come quello venezuelano, è opportuno ricordare che il Venezuela con esportazioni pari nel 2015 (mia stima) intorno a 42mld$ totali possa finanziare import per 28/30 mld$ e pagare il servizio del debito (10.5) purtroppo servono almeno altri svariati mld$ (almeno 7) per rimborsare almeno in parte il debito commerciale e ripristinare le importazioni a credito dai fornitori esteri (rimborso parziale di linee revolving) e trovare risorse per investire nelle infrastrutture energetiche turistiche e di viabilità di cui il Paese ha disperato bisogno, inoltre servono almeno altri almeno 4mld$ per permettere ai venezuelani di andare a studiare all'estero, pagare cure mediche fuori dai confini, spostare legalmente capitali e permettere il rimpatrio dei dividendi maturati da imprese ed investitori non residenti. Quindi, in sostanza, ben venga una ristrutturazione del debito, specialmente a breve, per trovare quei famosi 10mld$ di cui parla Guerra necessari a rimettere in moto l'economia di Caracas, che secondo me sono anche pochi, purchè non preveda haircut e tagli cedolari e/o moratorie, a me andrebbe bene anche concambiare i titoli con scadenza 2016-2022 per 10 anni al 2026-2032, in effetti a noi creditori-risparmiatori-speculatori o Venezuela believers non andrebbe male...purtroppo non sempre con le buone maniere si ottiene tutto e la mia esperienza di 20 anni mi dice ce ricorda che:
1) In Argentina nel 1999/2000 ci fu un mega-canje orchestrato da Cavallo, salutato come un successo per la ristrutturazione indolore del debito, poi nel 2001-2 ci fu il default unilaterale deciso da BsAs e ancora oggi perdurano le conseguenze...senza andare nel dettaglio.
https://es.wikipedia.org/wiki/Megacanje per chi vuole documentarsi...
2) Correa nel 2010 dichiarò parte del debito dell'Ecuador ingiusto, lo ripudiò, con haircut del 65%, dopo aver fatto una revisione contabile dell'esposizione, sia per cause ed origini, ed è la stessa cosa che propone anche Guerra...della serie se andiamo noi al potere o accettate la reperfilacion (e siete fortunati) oppure andiamo con le maniere forti e facciamo default, poi rimanete pure holdout se volete...dopo ovviamente aver revisionato le origini del debito e i beneficiari, state sicuri che verrebbe ripudiato in buona parte perché negli ultimi 15 anni Caracas ha ricavato dalla bonanza petrolera, almeno 850mld$, evaporati in progetti discutibilissimi come GMVV, Petrocaribe e sovraffatturazioni, importazioni non necessarie...
3) Se ciò può confortare, i quasi-default di Ucraina e PortoRico prevedono, nel migliore dei casi anche ricovery rates fino al 60 ed 80% rispettivamente, ma sono stime da prendere con le molle...inoltre il debito-pil di Caracas non è altissimo,e dato che non viene fato nulla a livello di iniziative economiche, è possibile che ri-privatizzando tutto ciò che è stato nazionalizzato da Chavez, garantendo investimenti e proprietà privata, aumentando la benzina, aprendo la FAJA alle compagnie USA (di fatto cedendo PDVSA la maggioranza...) restituendo autonomia a BCV e eliminando controlli sui prezzi e capitali, forse anche se intervenisse FMI, non è detto che ci sarà alcun intervento sul debito, ma più si rimandano le iniziative necessarie, più la situazione peggiora e le richiede, con correttivi urgenti e draconiani.
Praticamente in caso di insolvenza non concordata eventuali potenziali creditori potrebbero, in teoria rivolgersi alla giustizia di diversi Paesi, confiscare parte o tutto degli attivi fino a concorrenza delle somme vantate, tra cui conti correnti per l'incasso e pagamento delle forniture, petroliere di proprietà, raffinerie, attivi del Paese che non siano né diplomatici, né militari, essendo poi le emissioni sia VENZ che PDVSA la questione legale sarebbe tutta incentrata sul tema ALTER EGO, come nel triste caso argentino...anni ed anni ed ancora non si sa chi ha ragione riguardo al tema! ALTER EGO per VENZ/PDVSA potrebbero essere gli attivi della Banca Centrale, perché non indipendente, ma anche le sponsorizzazioni, udite udite, a Maldonado, pilota F1, tra i meno vincenti in assoluto. La fonte di tutto ciò è altamente attendibile, cioè legale! Gli eventi sopra descritti sono parimenti altamente poco probabili, almeno estremi.