Salve a tutti. Eccoci sempre qui dal buon Tommy a condividere le solite pene sui distressed bond...e d'altronde oggi cosa non è distressed ?
Giusto i titoli tenuti su in bolla con le banche centrali...e anche li basta il famoso battito d'ali all'altro capo del mondo del famoso effetto butterfly
e lasci sul campo un buon 20-25 % sulle quotazioni, se non peggio.
Questa introduzione non certo per affermare di sottostimare i rischi di questa polveriera nella quale ci siamo cacciati, ma per dire che alla fine come dice il buon Russiabond per tutto c'è un giusto prezzo, anche per la rumenta. Aggiungerei io, tranne che per alcuni asset divenuti, o forse sempre stati, un po' "esotici", della cara vecchia Europa a guida Crucca dove a colpi di bail-in, abbiamo già più volte visto i recovery 0
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Fatto il preambolo e i dovuti saluti visto che non intervengo da tempo, ma leggo sempre, sono in lurker mode
, mi chiedevo se siano disponibili o siano stati già postati, magari me li sono persi, numeri aggiornati su alcuni punti chiave che vado ad elencare:
Circa la produzione diaria di barili del Venezuela ero rimasto a 2,5 Mbd giusto? Ma sono totali ? A questi vanno tolti 0,5 Mbd che vanno mandati in Cina per rifondere dei prestiti ed è su questi che mi sembra che Maduro stia provando a chiedere una moratoria. E poi mi è parso di capire che scendendo le quotazioni del petrolio i Cinesi ne avrebbero gradito anche di più di così su base quotidiana. Inoltre quanto se ne stima destinato al fabbisogno interno e quanto a quel carrozzone di Petrocaribe? Tra l'altro dopo aver sollecitato e in qualche modo patteggiato il rientro di vari crediti da alcuni paesi del Petrocaribe lo scorso anno spero vivamente che per ora abbiano bloccato questo sistema e si limitino a scambi con pagamenti immediati, al limite qualche quota di scambio per altri beni di importazione ma non certo a vendere a credito in un simile stato di emergenza nazionale.
Quindi sintetizzando: ad oggi a quanto si stima la quota netta di produzione diaria destinata all'esportazione tolta la parte destinata alla Cina ?
Sperando che il rincaro della benzina possa anche far ridurre il consumo interno e così se ne possa esportare un po' di più.
E' realistica la stima fatta da Del Pino di costi medi di produzione di 13$ al barile? E questi costi sono una media che comprende tutti i costi accessori o ad esempio i costi di importazione del petrolio leggero Algerino vanno poi computati a parte ? Mi era parso di aver letto da qualche parte che le importazioni del settore petrolifero si potevano stimare nell'ordine dei 4,3 mld di $. Ripeto, sarebbero comunque compresi nella media di 13$ al barile di costo per la produzione complessiva?
E quindi in sostanza ipotizzando costo di vendita della cesta a 20$ per un tempo anche prolungato (mettendoci anche una certa tendenza alla svendita per urgenza di cassa anche se le quotazioni del petrolio dovessero risollevarsi un po' , comunque poco viste le prospettive
) che UTILI potrebbe fare il Venezuela dal petrolio realisticamente? Intendo flussi di cassa netti positivi non quanto fatturerebbe. Su questo molti articoli non sono chiari e spesso parlano genericamente di entrate. Io vorrei sapere che utili si possono fare in $ a 20$ per la cesta.
E ultimo dato fondamentale, a quanto era stimato il fabbisogno di $ per importazioni seppur in clima si austerità ma comunque si spera senza piombare nell'emergenza umanitaria ? Tipo mediamente negli ultimi 2-3 anni quanto possono aver speso per l'import che di certo si possono considerare già anni di austerity (e forse è pure un eufemismo).
Forse potremmo attenderci qualche risparmio di valuta pregiata giusto se si decidessero a modificare il cambio, dobbiamo vedere con quale modalità e se sarà di entità adeguata. Purtroppo ormai rischierà di portare con se anche un'ulteriore impennata di iperinflazione in una economia sempre più a rischio di andare totalmente fuori controllo.