Obi W. Kenobi
Forumer attivo
tu dici che puo' romper eil canale ribassista??speriamo!!
bisogna pesare tutte le notizie... a favore della salita: una piccola parte dello shale sarà soggetta a regole un pelo più stringenti con conseguente innalzamento dei costi, le sanzioni all'iran non saranno rimosse nel brevissimo, il canada è messo malissimo, le aziende USA ricoperte di debito che le porta per forza di cose ad esaurire i pozzi anzitempo. a favore della discesa: ci sono ancora circa 2 mln di barili diari di sovraofferta, un contango che si gonfia, saudi e russia che continuano ad aumentare la produzione. non lo so, si può andare di qua e di là.
è l'articolo che ho riportato io nel post precedente... il brent, inteso quello che si legge nelle quotazioni, è un blend di 4 tipi di crudo, tutto water-born con relativi vantaggi per le spedizioni, e rappresenta il benchmark per, a occhio, il 60% dei contratti mondiali, nonostante le forniture siano molto dirottate verso eurozona. le quotazioni rimbalzano spesso anche in USA, che ha invece il proprio bench (WTI) mentre vengono spesso utilizzate (con relativi spread) per segnare il prezzo di vendita in australia, indonesia e anche nella parte bassa della latam...
paradossalmente, il WTI è migliore come caratteristiche nonostante quoti basso... gli svantaggi che presenta però sono relativi al trasporto visto che tratta tutte estrazioni onshore ed in genere si fa riferimento agli stock in cushing.
visto che i crudi del brent blend sono piuttosto svantaggiati in questo momento, probabilmente si assottiglieranno ancora i volumi e c'è la possibilità che, come riportava il WSJ, esista un benchmark super utilizzato di un greggio poco venduto.
in asia il benchmark di riferimento è il fateh, come lo chiamano al DME, noto come dubai/oman in giro per il mondo. è un medium sour, scarse proprietà, ma presenta vantaggi sul delivering, per alcune ragioni...
questo è un po' il panorama...
per curiosità, chi è la firma dell'articolo?
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