Iannis Xenakis (1922-2001) è l'ultimo compositore sul quale voglio spendere qualche parola in più. Scelsi va al centro del suono, Feldman al centro del silenzio, Xenakis va invece oltre il suono.
Xenakis ebbe una vita intensa. Combattente per la resistenza greca, venne gravemente ferito perdendo l'occhio sinistro e rimanendo quasi sfigurato. Dopo la guerra evitò l'arresto sfuggendo a Parigi, e venne persino condannato a morte in contumacia, con ogni addebito estinto solo dopo la caduta del regime dei colonnelli, nel 1974.
Ingegnere, matematico, architetto (fu collaboratore di Le Corbusier per diversi anni), la sua musica è molte volte aspra, senza pietà, come proveniente da un universo indifferente, ma sul fondo trovo che mantenga una dimensione umana, per quanto tragica.
Xenakis fu anche pioniere e sviluppatore di musica elettronica ed elettroacustica come quella che propongo qui. In poco più di 45 minuti si sviluppa un lavoro epico, che nelle parole del compositore può fare riferimento a "qualcuno che si trova in mezzo all'oceano" e "tratta degli abissi che ci circondano e all'interno dei quali viviamo".
Concepita inizialmente come musica per un'installazione architettonica dell'autore, è un ascolto estremamente difficile, un'esperienza sconvolgente, terrificante. Per chi volesse avventurarsi consiglio un volume bassissimo nei primi minuti e alla fine, dove dei suoni particolarmente acuti possono seriamente fare male ai timpani.
Iannis Xenakis - La légende d'Eer (1977)
https://www.youtube.com/watch?v=HUOBLJmhlDg