Ambiental...ehm cretinisti, cretinisti ovunque

nuova iscrizione. Non arrivò una minghia.
Ci riprovai dopo una o due settimane, altro nick, altra mail. Niente neanche in quel caso. Alla terza prova, anch'essa a vuoto, stavo per mandare tutto a fanqulo (ma come minghia fanno i nick multipli, mi chiedevo), complice anche il fatto che a quel tempo il foro era troppo svoltacentrico. Con quel disturbato psichico in giro mi era quasi del tutto passata la voglia.
Fu solo perché volli rispondere ad uno dei tuoi thread - avevo già notato che scrivi benissimo - che tentai un'ultima volta. La mail arrivò subito, come doveva essere normalmente, ed ecco Harry Tasker.
:-o :d:


difatti io ho proprio mandato tutti a dare via el cul :jolly:
 


I cretini sono arrivati anche a Roma, alla mostra di Van Gogh.
Altro quadro imbrattato, ops, volevo dire altro vetro protettivo imbrattato.
È un gesto “simbolico" di protesta non violenta, sono ragazzi che hanno a cuore il destino del pianeta, si dirà. Degli eroi, insomma.

Ebbene, per me sono e restano dei cretini, dei vandali, dei delinquenti, anche perché si annota che in alcune delle loro proteste, sempre estremamente simboliche e estremamente pacifiche, bloccando il traffico, in almeno una occasione hanno impedito il passaggio di mezzi di soccorso.

Eh, ma il simbolismo. Eh, ma il pianeta.

A livello simbolico atti vandalici come questi rappresentano l’incuria e la violenza contro quanto di più innocuo e potente esista di matrice umana: l’arte. La bellezza, la cultura, che sono invece armi formidabili per salvarlo, il pianeta, perché chi si nutre di bellezza, di meraviglia, le riconosce ovunque e cerca di tutelarle, che siano esse un quadro, un libro, o l’atmosfera terrestre, o un albero.
Sempre a livello simbolico si testimonia che la violenza e la distruzione siano gli unici strumenti per un cambiamento, tollerabili perché agite per una buona causa.
Ma non hanno fatto niente di grave, non hanno danneggiato veramente i quadri! In realtà, nel caso di un museo tedesco di minori dimensioni la cornice è stata toccata.
Comunque si discute di ordine simbolico, no? E simbolicamente azioni simili rappresentano questo. Bisognerebbe sapere che cosa sia il simbolismo, prima di riempirsene la bocca.

Terribile come scelgano sempre di usare del cibo per le loro azioni “simboliche”. A livello simbolico il cibo si può pure sprecare per azioni dimostrative? La fame nel mondo non è più un problema?

Non sarebbe stato più costruttivo, e più potente, se quel barattolo di zuppa gettato contro “Il seminatore” di Van Gogh, fosse stato riscaldato e offerto a un senzatetto nei paraggi di Palazzo Bonaparte?
No, non avrebbe fatto abbastanza scena, chissenefrega dei senzatetto, il cumquibus è solo il petrolio.

Ma per esempio, organizzare battute selvagge di raccolta rifiuti sulle spiagge, nei boschi, nelle campagne, nelle città? No? Troppo pacifico? Troppo poco rivoluzzzionario?

Oppure piantare di forza centinaia e centinaia di alberi in una qualsiasi zona arsa dagli incendi estivi di natura dolosa?

Eh ma così facendo hanno raggiunto VISIBILITÀ. Il valore dei valori del terzo millennio. Non importa cosa tu faccia e come la raggiunga, l’importante è essere visibili.
Pulire le spiagge e piantare alberi non dà visibilità, anche se sarebbero azioni utili per l’ambiente; insudiciare con violenza la bellezza, quello sì che dà visibilità, poiché a nessuno di coloro che incensano tali azioni, compresi questi sedicenti ambientalisti con lo smartphone incollato alle manine - ché quello no, non inquina mica, come l’essere sempre connessi - interessa veramente di agire un cambiamento che porti alla salvezza, nostra e del nostro pianeta.

E ancora.
Quanto passerà prima che questi geni della ribellione online passino ad operare i loro gesti “simbolici” su beni culturali non protetti da vetri?
Pensando solo all’Italia, Pompei, Villa Adriana, i Fori Imperiali, Marzabotto, la Valle dei Templi, Piazza Armerina. I primi nomi che mi sono venuti in mente a caso.
Anche allora continueremo a scusarli col sempiterno “Só ragazzi”?

Io rigetto completamente questo tipo di azioni, perché a monte rifiuto il non-pensiero che le produce. Ripeto, bisogna abitarlo nel profondo il simbolico, prima di lasciarlo sulle labbra colanti bava di desiderio egoistico di affermazione.

E comunque, se proprio hanno necessità di incollarsi ai muri dei musei, che mi chiamino. Ce li appiccico io tutti. A manate.
Simbolicamente parlando, naturalmente
Sono riuscito a leggerlo tutto :daisy:

Complimenti, condivido tutto in pieno
 
Diglielo a Cieli Blu che dice che la bellezza è una forma di violenza:-o

:mumble:

Ma qualcuno ha capito in che senso?

nel senso che la bellezza è "distorsiva" nel senso di distorcere, aggrovigliare, distrarre, insomma quella roba lì e quando se la trova davanti non capisce più niente

sintetizzo perchè ho ballato troppo ieri sera e ho le ossa rotte :pollicione:
 
nel senso che la bellezza è "distorsiva" nel senso di distorcere, aggrovigliare, distrarre, insomma quella roba lì e quando se la trova davanti non capisce più niente

sintetizzo perchè ho ballato troppo ieri sera e ho le ossa rotte :pollicione:
Secondo me è un problema di chi si perde davanti alla bellezza :mumble:
Ma un'opera d'arte universale che violenza porta con sé?
Scuote le coscienze?
Costringe alla riflessione?
Sbatte in faccia la mediocrità altrui confrontata alla sua geniale bellezza?

Non si tratta di violenza, ma, se vogliamo, di una sorta di "maieutica" per chi riesce. O di esperienza pedagogica, se si coglie.
L'ottuso resta indifferente.
 

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