CAPITOLO 18 L’Espressionismo Astratto
Tra le varie attività inquinanti i cui rifiuti gli USA esportano in tutto il mondo, un posto preminente lo ha la produzione di quel genere di pittura chiamato Espressionismo Astratto (servivano in reltà per esportare droga e armi per la camorra, dietro alle tele mettevano un M16 o un fal o una mitragliatrice mg o browning a seconda del formato, la droga al posto del caricatore). Da quando non era più necessario saper disegnare per guadagnare molti dollari, furono migliaia gli artisti o presunti tali che cercarono di crearsi uno stile riconoscibile. Ci fu chi spalmò di miele le tele per poi buttarle tra gli orsi dello Yosemite National Park e recuperarle dopo il trattamento (mi dici chi era? ah che idea fantastica.., peccato che il regolmento di yellowstone non consenta di dar da mangiare agli animali); altri approfittavano delle condanne per fucilazione, ponevano un foglio sul petto dei condannati e lo raccoglievano ad operazione compiuta (va detto che con l’avvento della sedia elettrica questi pezzi divennero una rarità e acquistarono molto valore)(stai attento che questa te la ruba Cattelan); Pollock si limitò a legare barattoli bucati pieni di colore ad una corda facendoli sgocciolare sulla tela, posta per terra. Il risultato era quello che era, ma i quadri contenevano tanto di quel colore che, già solo per il materiale utilizzato, costavano un occhio della testa, e questo, com’è noto, è l’unico criterio per misurare la qualità di un’opera (70 kg di colore sulla tela, costa 100 euro al kg, totale 7000 euro, era il prezzo dell'epoca). Pertanto Pollock divenne così famoso che persino nell’Inferno gli dedicarono un piatto, il noto Pollock alla diavola, dove appunto i sughi colano come colori da un barattolo(come col colore si inventò il risotto alla milanese, il diavolo copia).
All’opposto di Pollock (che poi sarebbe kcolloP) Franz Kleenex non aveva nemmeno il denaro per comprarsi il colore e se la cavò rubando a più riprese il catrame dai cantieri stradali(sì ma lo faceva in Italia perchè era sicuro dell'impunità, per quello che le nostre strade sono così piene di buche, carenza di bitume poi usato anche da kounellis e altri poveristi fino ai giorni nostri). Compose così dei magmatici giganteschi reticoli neri su fondo bianco, usando una pennellessa per fare prima, almeno finché non fu scoperto in flagrante (non sapeva che per dipingere una grande tela ci vuole non un pennello grande ma un grande pennello, quelli della cinghiale decisero di dargli una lezione); fu poi immerso egli stesso in un barile di catrame e poi coperto di piume, secondo le stravaganti usanze di quelle terre . Dopo tale episodio la sua pittura perse un po’ di energia e Kline (ormai non poteva più chiamarsi Kleenex, è logico dopo quanto gli era successo) passò a creare, disegnandoli con uno stuzzicadenti, progettini per francobolli, che però, persistendo egli nello stile precedente, sembravano piuttosto modellini per il timbro di annullamento degli stessi.
Il loro collega Mark [“Misono”] Rotto era uno scioperato con pochissima voglia di lavorare(ndr:senza fonte). Passava le giornate a guardare la finestra dal suo divano e decidere se fosse più interessante quanto si vedeva nella parte superiore o in quella inferiore. Poi improvvisamente si poneva davanti alla tela e in 25 secondi terminava il quadro dipingendovi con un pennello gigantesco(un altro nel mirino della cinghiale) le due metà mediante due tinte diverse. Indi si accasciava esausto sul divano e vi rimaneva per molti giorni senza muovere un muscolo. Poiché comunque era cugino del miglior amico della parrucchiera del Presidente si decise di puntare su di lui per fare quattrini a palate(il ristorante di proprietà del presidente era pieno dei suoi quadri e la gente non li voleva, si decise così che era il caso di venderli al prezzo più alto possibile). Pertanto si attribuirono ai suoi quadri titoli originalissimi, allo scopo di incuriosire le folle, quali: Cerchio Bianco, Arancione su Marrone, o Violetto Verde e Rosso(perchè non dici che i titoli li avevi suggeriti tu?): quest’ultimo, contenendo lo spropositato numero di ben tre colori, batté nel 2014 ogni precedente record d’asta(sempre merito tuo, il talento commerciale non ti manca). Gli americani, felici due volte, cioè prima per essersene liberati e poi per averlo rifilato a un russo, oltre ad aver fregato costui, si fregarono anche a lungo le mani (compresi gli avventori del ristorante del presidente che riuscivano a mangiare senza il mal di stomaco causato da quelle tinte audaci) .
Comunque sia, se il quadro fece un prezzo record significa che era indubitabilmente il più bello, come dice un noto proverbio afgano: “Ritenta, la prossima volta sarai più fortunato”.