Dal Fatto Quotidiano:
"Sul fronte della trasparenza della procedura c’è ancora molto da fare: al momento le valutazioni sulle attività e passività delle quattro banche sono state fatte in via provvisoria dall’Autorità di risoluzione, ossia dalla Banca d’Italia, che ha stabilito il valore dei rami aziendali ceduti alle banche-ponte e quello dei crediti in sofferenza conferiti alla bad bank. Una seconda valutazione, sempre provvisoria, ha stimato il valore delle banche nell’ipotesi di liquidazione coatta amministrativa “al fine di verificare che il trattamento riservato ad azionisti e creditori subordinati non sia peggiore rispetto a quello che avrebbero ottenuto in caso di liquidazione coatta”.
Ma si tratta appunto ancora di valutazioni provvisorie effettuate dalla stessa Autorità di risoluzione. Da Via Nazionale informano che nei prossimi giorni verranno affidate a soggetti indipendenti le valutazioni definitive, ma ancora non sono stati stabiliti i criteri di selezione di questi soggetti. Verosimilmente si tratterà di società di revisione, con il rischio – piuttosto elevato – di conflitti d’interesse e di scarsa terzietà, dato anche l’asfittico panorama italiano dove girano sempre le solite società e i soliti revisori. Sembra certo, invece, che per il conferimento dell’incarico verrà bandita una gara.
Resta tuttavia da capire cosa accadrà qualora le valutazioni indipendenti risultassero difformi rispetto a quelle provvisorie: è questo un punto particolarmente delicato e già sollevato all’indomani del varo del decreto salva-banche da diversi azionisti e obbligazionisti, tra cui anche molte Fondazioni bancarie, secondo cui le valutazioni effettuate dall’Autorità di risoluzione sono eccessivamente penalizzanti. Se questo giudizio venisse confermato dalle valutazioni indipendenti si porrà il problema di compensare azionisti e obbligazionisti, ma ancora non si sa come, in che forme e con quali tempi e ciò è piuttosto paradossale a fronte di una procedura che chiede invece agli investitori e ai depositanti di farsi carico da subito e in prima persona del salvataggio delle banche in crisi. Mancano insomma certezze sulle tutele sia per quanto riguarda i salvataggi in corso, sia eventuali nuove procedure."