Portafogli e Strategie (investimento) Bond laddering: un esempio

Ringrazio M>Bragadib per la chiara e completa simulazione. Ho proposto a diversi promotori qualche tempo fa una strategia di bond laddering con obbligazioni a tasso fisso. Tutti (dico, tutti!) l'hanno sconsigliato, inorriditi! "Ingessa il capitale! Meglio tenersi liquidi! Assolutamente no in questo momento con i tassi così bassi! Non è questo il momento dei titoli a tasso fisso!"
A me sembra una strategia razionale perchè:
- attenua l'impatto della variazione dei tassi di interesse consentendo periodicamente un reinvestimento lungo il tempo, ai tassi del momento
- armonizza l'intero portafoglio;
- consente un flusso cedolare stabile e prevedibile;
- attenua il rischio del reinvestimento che nasce dal trovarsi l'intero capitale tra le mani da reinvestire nuovament ein condizioni di mercato sfavorevoli.
Ho visto giusto? Perchè tanta diffidenza da parte di consulenti e promotori?
Grazie a Marcantonio e altri amici per quanto vorranno osservare al riguardo.
 
...
- consente un flusso cedolare stabile e prevedibile;
- attenua il rischio del reinvestimento che nasce dal trovarsi l'intero capitale tra le mani da reinvestire nuovament ein condizioni di mercato sfavorevoli.
Ho visto giusto? Perchè tanta diffidenza da parte di consulenti e promotori?
...

Secondo me questi sono i due principali vantaggi di questa strategia.
Sempre secondo me, è interessante anche questa.
Sul perché promotori e consulenti siano diffidenti … dovrebbe essere abbastanza chiaro… credo.
 
In effetti entrambe le strategie sono ottime per persone con basso profilo di rischio e che vogliano gestire in proprio i propri risparmi evadendo dalle grinfie del promotore di turno.

Non sarebbe male vedere sul lungo termine se i risultati migliori non si ottengano proprio con un portafoglio di soli BTP, rispetto al mix che stai portando avanti sull'altro thread (e che trovo ottimo, per semplicità concettuale ed efficacia pratica) ;)
 
In effetti entrambe le strategie sono ottime per persone con basso profilo di rischio e che vogliano gestire in proprio i propri risparmi evadendo dalle grinfie del promotore di turno.

Non sarebbe male vedere sul lungo termine se i risultati migliori non si ottengano proprio con un portafoglio di soli BTP, rispetto al mix che stai portando avanti sull'altro thread (e che trovo ottimo, per semplicità concettuale ed efficacia pratica) ;)
:mano::mano:
 
In effetti entrambe le strategie sono ottime per persone con basso profilo di rischio e che vogliano gestire in proprio i propri risparmi evadendo dalle grinfie del promotore di turno.

Non sarebbe male vedere sul lungo termine se i risultati migliori non si ottengano proprio con un portafoglio di soli BTP, rispetto al mix che stai portando avanti sull'altro thread (e che trovo ottimo, per semplicità concettuale ed efficacia pratica) ;)

Prendendo a prestito i dati dall’altra discussione, questi sono i risultati, dal 31 ottobre 2008 al 31 marzo 2010, dei due btp brevi presenti nel portafoglio misto (btp brevi + btpi + cct).
I due btp in questione sono il 3,75% 1/2/2011 e il 4,25% 15/4/2013, ovviamente questi non sono i risultati di un laddering, ma potrebbero dare un’idea di come avrebbe potuto comportarsi un eventuale portafoglio di soli btp (brevi).
Per completezza va detto anche che il periodo ha visto un ribasso tassi notevole (come si vede dal secondo grafico).
In un periodo di rialzo tassi un portafoglio di soli btp è destinato evidentemente a "soffrire": il poco o tanto dipenderà dal tempo e dall'entità della crescita.
(I dati del secondo grafico sono tratti da questo sito per l'euribor e da quest'altro per i bot a sei mesi)
 

Allegati

  • BTP BREVI.JPG
    BTP BREVI.JPG
    62,7 KB · Visite: 1.122
  • EURIBOR E BOT 6 M.JPG
    EURIBOR E BOT 6 M.JPG
    28 KB · Visite: 1.107
M.Bragadin, fammi comprendere meglio. Perchè un portafoglio di soli btp in caso di rialzo tassi avrebbe a soffrirne? Se si è adottata la strategia del bond laddering con "paletti" annuali non si ha pur sempre la possibilità di reinvestire sul decennale ogni anno un decimo del patrimonio più le cedole maturate, all'eventuale tasso più alto? In tal modo si armonizza gradualmente il rendimento e si attutisce l'impatto della fluttuazione in alto o in basso dei tassi.
 
Rimaniamo nell'esempio da cui siamo partiti: BTP di pari entità distribuiti nel tempo.
Più di uno di voi ha sconsigliato di procedere ora all'acquisto e costituire la scala (ladder) di BTP (decennale, per esempio). Motivi? I bassi tassi di interesse attualmente riconosciuti e la previsione che in caso di rialzo si avrà una perdita (anche consistente) in conto capitale.
Domando: qual è il "momento giusto"? Se la strategia richiede di portare a scadenza i titoli, diventa ininfluente una eventuale perdita in conto capitale dovuta al rialzo dei tassi. Vero?
Inoltre, la possibilità di investire una parte del capitale (il 14% appunto, nel caso di ladder a 10 "pioli") il prossimo anno, dovrebbe farmi cogliere le opportunità di un eventuale rialzo dei tassi nel 2011.
E così nel 2012 (qualora i tassi continuassero a salire). Dunque la questione del "timing" (sempre nel caso che si portino a scadenza i titoli) diventa molto meno influente per i due motivi suddetti.
Ho visto giusto?
 
M.Bragadin, fammi comprendere meglio. Perchè un portafoglio di soli btp in caso di rialzo tassi avrebbe a soffrirne? Se si è adottata la strategia del bond laddering con "paletti" annuali non si ha pur sempre la possibilità di reinvestire sul decennale ogni anno un decimo del patrimonio più le cedole maturate, all'eventuale tasso più alto? In tal modo si armonizza gradualmente il rendimento e si attutisce l'impatto della fluttuazione in alto o in basso dei tassi.

In caso di rialzo tassi sul mercato entrano strumenti che rendono di più di quelli già esistenti.
Per avere questo maggior rendimento posso comprare i nuovi strumenti, oppure comprare quelli già emessi (stiamo parlando sempre di tasso fisso) ad un prezzo più basso.
Facendo una ricerca troverai senz'altro molte spiegazioni dettagliate.
Mi limito a postare il grafico dei prezzi degli ultimi 5 anni del BTP 4,75% 1/2/2013.
Potrai così fare un confronto con quello dei rendimenti dei BOT.
 

Allegati

  • btp 1 2 2013 4,75.JPG
    btp 1 2 2013 4,75.JPG
    15,3 KB · Visite: 1.016
Ultima modifica:
Rimaniamo nell'esempio da cui siamo partiti: BTP di pari entità distribuiti nel tempo.
Più di uno di voi ha sconsigliato di procedere ora all'acquisto e costituire la scala (ladder) di BTP (decennale, per esempio). Motivi? I bassi tassi di interesse attualmente riconosciuti e la previsione che in caso di rialzo si avrà una perdita (anche consistente) in conto capitale.
Domando: qual è il "momento giusto"? Se la strategia richiede di portare a scadenza i titoli, diventa ininfluente una eventuale perdita in conto capitale dovuta al rialzo dei tassi. Vero?
Inoltre, la possibilità di investire una parte del capitale (il 14% appunto, nel caso di ladder a 10 "pioli") il prossimo anno, dovrebbe farmi cogliere le opportunità di un eventuale rialzo dei tassi nel 2011.
E così nel 2012 (qualora i tassi continuassero a salire). Dunque la questione del "timing" (sempre nel caso che si portino a scadenza i titoli) diventa molto meno influente per i due motivi suddetti.
Ho visto giusto?

Se leggi i miei post iniziali ho stabilito di tenere una liquidità relativamente elevata proprio in ragione dei bassi tassi di interesse attuali.
Evidentemente la questione del timing è molto meno rilevante quanto più il portafoglio è scaglionato per scadenze temporali.
Compatibilmente con i titoli disponibili sul mercato si potrebbe, al limite, frazionare in 20 parti per avere la disponibilità di reinvestire un ventesimo del capitale ogni sei mesi.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto