Allego n-esimo articolo sui BTPei e simili su Plus del Sole 24 ore di oggi.
In questo caso si confrontano due (che dovrebbero essere) esperti: da un lato il lettore che fa la domanda, Nicola Zanella, che molto probabilmente (anche se non lo dichiara) coincide con la persona che scrive di BTPei su
Aduc, e dall'altra la J&CAssociati, che aveva dato lo scorso 17 gennaio una risposta sul tema della deflazione.
Rispetto al punto che avevo sollevato al
post n. 55, Zanella si dichiara d'accordo con la nostra interpretazione qui sul forum, e cioè che se si vende durante la vita del titolo si applica comunque il CdI relativo al giorno di vendita, anche nel caso in cui questo sia minore di uno.
Nella risposta si parla però giustamente, in tal caso, di una discontinuità tra vendita poco prima della scadenza e rimborso. Non mi sembra però che questa implichi necessariamente, come si scrive, una possibilità di arbitraggio. Se infatti il giorno prima del rimborso il CdI fosse ad esempio 0,90 il prezzo del titolo non potrebbe essere circa 100, come di solito accade, ma dovrebbe essere tale che, all'incirca, prezzo*0,90=100, e cioè grosso modo prezzo=111. Per poi "collassare" al prezzo di rimborso, 100, il giorno dopo.
Vi sembra corretta questa interpretazione?
Resta il fatto che stiamo comunque parlando del sesso degli angeli (si dice così, no?
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), e cioè dell'ipotesi che globalmente, nel giro di 10 anni, ci sia stata deflazione, cioè qualcosa che non si è mai visto.