Obbligazioni indicizzate inflazione BTPi - Titoli di Stato indicizzati all'inflazione

cioè sarebbero la media aritmetica semplice di tutte le break even inflation (eccetto il 2012) di tutti i btp.i

media aritmetica semplice di 9 BEI, 8 dei quali valorizzati con peso ponderale 1 (2016->2041) + 1 BTPI valorizzato con peso ponderale legato al greek Vega del BEIR stesso trattato come un'opzione (per il 2014 peso ponderale 0,75 )

ed è per quello che i punti rossi sono gli stessi in tutti i grafici.
giusto?

certo.
 
Qualche ragionamento a spanne per far capire meglio il meccanismo delle indicizzazioni e come si potrebbe applicare ad ipotetici casi in concreto.

Il ragionamento di partenza er ogni lavoratore anziano che vede sempre piu' allontanarsi la sospirata pensione per i noti motivi di squibiliro del sistema pubblico, potrebbe essere il seguente: ai sacrificati corsi attuali, ogni 100 K di BTPi con scadenza media circa 10-15 anni pigli circa il 4% reale + l'inflazione.
Ogni 100k di BTP francesi o tedeschi fino a poco tempo fa pigliavi circa il 2% reale + inflazione (ora tedeschi e francesi si sono divaricati ed oggi ancor di piu').

Per arrivare ad una pensione decente di 25.000 Euro senza intaccare il capitale per poterlo lasciare ai figli o per poterlo utilizzare per qualche operazione chirurgica che in Italia non eseguono servono

Pensione rivalutabile lorda =x*tasso reale,

cioe' per avere una pensione annuale rivalutabile di 25.000 € servono 600.000 di TDS italiani o 1.000.000/1.200.000 di TDS francesi o tedeschi.

Proprio da queste (s)proporzioni il discorso non sta in piedi. Ci sara' sicuramente un PSI del debito italiano nel prossimo futuro che cerchera' di allineare i valori del potere d'acquisto, comincio a temerlo. Altrimenti sarebbe troppo semplice per un impiegato o tecnico tedesco della Ruhr o della Renania disinvestire tutto, smettere di lavorare a 50 anni e venire ad abitare sul lago di Garda, o sulla costa adriatica o sulle colline moreniche.

Cio' che egli non puo' permettersi di fare in Germania (cioe' vivere di rendita con 25.000 Euro l'anno con poco capitale) lo puo' venire a fare con 600.000 Euro soli, qui in Italia.

Mentre io italiano non posso attuare lo stesso progetto se non ho almeno 1 milione di Euro per andare a vivere a Nizza o Mentone o 1.200.000 Euro per andare a vivere sul lago di Costanza. Sono costretto ad inseguire progetti solo nei paesi low cost (aree subtropicali)

E' chiaro che di fronte a tali stridenti differenze di reddito ed impiego di capitali in ottica previdenziale ci sara' un sempre maggior distacco dei lavoratori dagli interessi del paese.

L'unione monetaria va completamente ripensata prima che lo facciano le autorita' con un PSI.
 
senz'altro se la situazione continuasse con spread in allargamento concordo con te che i prezzi sarebbero anomali.
però se le politiche di correzzione deficit e contenimento spesa dessero i loro frutti, lo spread potrebbe rientrare e consentire (a chi acquista oggi) laute plusvalenze...
(un pò come chi nel 1992 comprò il 30ennale al 9%).
 
La nuova guidance di Schauble in materia di accondiscendenza agli aumenti salariali e per una crescita della domanda interna tedesca non pare essersi rispecchiata questa settimana nei tassi previsti di inflazione.

IMHO i BTPi diventano molto piu' appetibili rispetto all'altra settimana.

Secondo me cio' che ha detto Schauble vale 2-3 punti sulle scadenze lunghe e proprio venerdi' sono andato lungo sul 2035...se poi nasce il governo in Grecia anti-elezioni, la prossima settimana potrebbe segnare un interesse maggiore sugli I-L

Buon weekend a tutti
 
Ai prezzi di venerdi' avrei puntato per un investimento di breve sul 2016 e sul 2023 (sicuramente migliore del 2026), sempre tenendo buono il 2019 per un investimento di lungo. Il motivo soggiacente e' che 2016 e 2023 ai prezzi del close di venerdi' sono underpriced rispetto alle quotazioni autoreferenziali di medio periodo precedenti, mentre il 2019 e' underpriced invece rispetto al valore assoluto della curva (BEIR di solo 0,76) in quanto tiene conto di un rialzo degli zero coupon bond inflation rates solo dal 2021-2022, ipotesi che a me pare del tutto irrealistica. Le previsioni sull'inflazione sono molto aleatorie gia' dal 2014 (Uncredit prevede un ritorno all'1,5%), figurarsi tra 10 anni.

In realta' poi i grafici servono a poco, perche' si decide con il cuore piuttosto che con il cervello. Il mio cuore venerdi' ha pulsato forte per investimento di lungo periodo, considerate le dichiarazioni di Schauble e tra il 2035 e 2041 ho scelto ovviamente il primo dei due.

Razionalmente non avrei dovuto scegliere il 2035, per cui optando con la passione e non con il cervello mi sono tutelato acquistando una piccola quantita'.

Buoni inizio di settimana
 

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Stimolo la discussione di nuovo sui BTPi, in relazione questa volta ai rendimenti lordi.

I btp dal 2021 in poi offrono oggi un rendimento medio di circa 5 punti reali oltre l'inflazione europea. (vedi specchietto aggiornato a stasera, dai tassi sul 7,5% detraete 2,5% circa di inflazione europea)

Cio' potrebbe essere interprertato con analogie comparative al sistema pensionistico pubblicio: investendo xxx Euro sui BTPi italiani hai un rendita annuale di 5 Euro ogni 100 investiti conservando il capitale.

Facciamo un raffronto con un lavoro dipendente, che mediamente paga 33 Euro di contributi ogni 100 di reddito. A 67-70 anni il 33% versato e capitalizzato alla media quinquennale di rivalutazione del PIL si trasforma in una rendita di 5 Euro (l'attuale coefficiente di trasformazione INPS nel regime contributivo, che tendenzialmente pero' calera').

Immaginando che il PIL in Italia non crescera' piu' sensibilmente e rimarra' stazionario per almeno 5-10 anni, la rendita della pensione pubblica e' approssimativamente la stessa di oggi dei BTPi: il 5%.

Curioso, vero ? :)
 

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molto giusto, però per costruirsi una pensione netta di circa 1500E netti occorerebbero 400k di E
In effetti la tentazione potrebbe essere tanta, ma per molti rappresenterebbe quasi un all-in su un singolo titolo con una varianza molto elevata.
E' per questo che il tuo post sulla sostenibilità nel lungo periodo dell'attuale situazione fa riflettere...
 

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