p_dinamite
Forumer attivo
Sarete senza'altro degli ottimi analisti tecnici ma tutto questo non basta per capire il mercato dei tassi di interesse dei titoli di Stato italiani.
Occorre approfondire lo studio di un indicatore molto sensibile alle minime variazioni del costo del denaro.
Questo in pratica fa il BTP settembre 2041.
Cio' e' permesso dalla sua lunga duration (vedi vari testi sull'argomento) che in soldoni corrisponde alla volatilita' implicita da non confondere con quella storica, mi raccomando.
MP
Giustamente come tu dici il 2041 è il titolo con duration + elevata di tutto il panorama dei titoli di stato italiano...
vista la cedola reale bassa e la capitalizzazione dell'inflazione a scadesnza (2041) anche se uscisse un btp tasso fisso al 5% scadenza 2043, sarebbe cmq. + volatile il 2041
Quindi quando aumenteranno i tassi d'interesse sicuramente tutti i btp-i soffriranno sul prezzo di mercato...
infatti a livello teorico abbiamo che:
In termini formali la variazione di prezzo per un titolo standard è data dalla relazione:
1) Dp BTP = (- duration BTP )(D rendimenti reali+ D aspettative di inflazione)
Per i titoli indicizzati si ha
2) Dp BTP€i = (- duration BTP€i) (D rendimenti reali)
[FONT="]Dal confronto delle due equazioni si evince che il prezzo nel BTP€i non dipende dalle variazioni nelle aspettative dell’inflazione. Infatti si nota che la variazione del prezzo dei BTP€i nel mondo nominale è una frazione del rischio prezzo in quello reale. [/FONT]
però, a mio avviso c'è da tenere in considerazione una cosa molto importante (per questo ho fatto insieme ad elfo il foglio di excel sulle aspettative d'inflazione incorporate nei prezzi)
Ipotizziamo oggi inflazione per i prossimi 10 anni all'1.5% il tasso fisso decennale ha un tir del 4% e il tir reale è del 2.46%
facciamo l'ipotesi che i tassi salgano meno dell'inflazione e che il tir del decennale passi al 4.5 (per diminuzione del corso) mentre l'infalzione passi al 2.5...
il prezzo del ns. btp-i salirà o scenderà?
Il tir reale dovrà essere del 1.95% e quindi il corso del btp-i dovrà apprezzarsi
diverso e opposto il caso in cui tasso d'inflazione effettiva salga meno dell'aumento dei tassi...
Non mi sembra di scrivere belinate, però visto che in gioco ci sono anche molti soldi, se trovi che il mio ragionamento sia errato mi fa piacere se mi correggi...
In definitiva:
- son consapevole che i btp-i oscillino di + dei rispettivi fissi (per la maggior duration a parità di data di scadenza)
- applico strategie "a piramiding" ben consapevole che possono portare a draw down notevoli, vedi il 2035 anche sotto 80
-Penso e son sicuro (ma questa è una mia opinione) di un'alta correlazione tra inflazione e tassi alti... questo mi porta da un punto di vista psicologico ad affrontare + serenamente drawdown importanti (e ad accumulare sui supporti ogni 4-5 figure) perchè un aumento dei tassi sarà cmq compensato (almeno in parte) dall'aumento del CDI...
- ovviamente non mi chiudo con poco gain, perchè alla lunga ciò potrebbe portare a errate strategie di money management
es. per adesso ho 10K di 2041 comprati a 100, li ho già visti 2 volte a 101.5... non mi son chiuso perchè 1.5 figure - commissioni per me son pochi...
penso di incrementare su uno storno considerevole (per capirsi con btp-i 2035 in tenuta dei 96.5 e poi 95 -91)
a 98 non li medio perchè troppo vicini al mio PMC(anche se il supporto ha tenuto bene)
questa strategia si è rivelata vincente sul 2019 (che da 97 mi son fatto tutta la discesa fino a 88) e poi anche la salita...
ne ho ancora metà perchè a mio avviso 107-108 li potrebbe fare
Sinceramente se pensi che scriva cose davvero sbagliate, mi farebbe piacere confrontarmi, anche per migliorare eventualmente il foglio di lavoro