NoWay
It's time to play the game
Per chi avesse ancora dubbi su chi sostiene i mercati e chi li mette in difficoltà...
L’indice aveva ridotto di parecchio le perdite, nel momento in cui il governatore della banca centrale degli Stati Uniti aveva annunciato un cambio di rotta sulla politica di bilancio: per evitare di mettere in crisi il mercato interbancario, da un paio di settimane in affanno a causa della carenza di liquidità, la Federal Reserve tornerà presto ad espandere il bilancio, a colpi di acquisti di titoli a breve scadenza. Jerome Powell ha precisato che non si tratta di un ritorno al Quantitative Easing degli anni passati, ma nel suo intervento ad un convegno a Denver, ha parlato in modo esplicito di interventi a sostegno dell’economia, nel caso ce ne fosse bisogno.
Ma per i mercati, il sollievo è stato temporaneo, dopo poco è arrivata la notizia dell’indisponibilità della Casa Bianca a collaborare con l’inchiesta avviata dal Congresso sui rapporti tra l’entourage di Donald Trump e l’Ucraina. La presidenza degli Stati Uniti ha ordinato a Gordon Sondland, ambasciatore statunitense presso l'Unione europea, di non presentarsi davanti a tre commissioni della Camera dove era stato convocato per una testimonianza.
I democratici della Camera hanno ripetutamente avvertito che se l'amministrazione cercherà di interferire con le indagini, sarà accusata di intralcio alla giustizia, altro possibile articolo per l'impeachment di Trump. L'avvocato di Sondland ha comunicato che l'ambasciatore, come dipendente del dipartimento di Stato, non ha scelta ed è obbligato a rispettare l'ordine della Casa Bianca.
Al Congresso è poi arrivata dalla Casa Bianca una lettera molto dura, dove si dichiara che l’inchiesta sull’Ucrainagate, non è valida ed è incostituzionale.
In precedenza, ad affossare i mercati finanziari, erano state le notizie relative alla guerra commerciale. Il Dipartimento del Commercio USA ha inserito 28 società cinesi (8 delle quali tecnologiche) in una blacklist. Tutte sono accusate di violazioni dei diritti umani. Tra queste, ci sono due colossi della videosorveglianza che insieme controllano circa un terzo del mercato globale.
Inoltre, la Casa Bianca starebbe preparando un provvedimento in grado di limitare le possibilità di investimento dei fondi pensione pubblici, nelle società cinesi.
L’indice aveva ridotto di parecchio le perdite, nel momento in cui il governatore della banca centrale degli Stati Uniti aveva annunciato un cambio di rotta sulla politica di bilancio: per evitare di mettere in crisi il mercato interbancario, da un paio di settimane in affanno a causa della carenza di liquidità, la Federal Reserve tornerà presto ad espandere il bilancio, a colpi di acquisti di titoli a breve scadenza. Jerome Powell ha precisato che non si tratta di un ritorno al Quantitative Easing degli anni passati, ma nel suo intervento ad un convegno a Denver, ha parlato in modo esplicito di interventi a sostegno dell’economia, nel caso ce ne fosse bisogno.
Ma per i mercati, il sollievo è stato temporaneo, dopo poco è arrivata la notizia dell’indisponibilità della Casa Bianca a collaborare con l’inchiesta avviata dal Congresso sui rapporti tra l’entourage di Donald Trump e l’Ucraina. La presidenza degli Stati Uniti ha ordinato a Gordon Sondland, ambasciatore statunitense presso l'Unione europea, di non presentarsi davanti a tre commissioni della Camera dove era stato convocato per una testimonianza.
I democratici della Camera hanno ripetutamente avvertito che se l'amministrazione cercherà di interferire con le indagini, sarà accusata di intralcio alla giustizia, altro possibile articolo per l'impeachment di Trump. L'avvocato di Sondland ha comunicato che l'ambasciatore, come dipendente del dipartimento di Stato, non ha scelta ed è obbligato a rispettare l'ordine della Casa Bianca.
Al Congresso è poi arrivata dalla Casa Bianca una lettera molto dura, dove si dichiara che l’inchiesta sull’Ucrainagate, non è valida ed è incostituzionale.
In precedenza, ad affossare i mercati finanziari, erano state le notizie relative alla guerra commerciale. Il Dipartimento del Commercio USA ha inserito 28 società cinesi (8 delle quali tecnologiche) in una blacklist. Tutte sono accusate di violazioni dei diritti umani. Tra queste, ci sono due colossi della videosorveglianza che insieme controllano circa un terzo del mercato globale.
Inoltre, la Casa Bianca starebbe preparando un provvedimento in grado di limitare le possibilità di investimento dei fondi pensione pubblici, nelle società cinesi.