Certificati di investimento - Cap. 3 (3 lettori)

Stato
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giancarlo22

Forumer storico
no, mi riferivo a quello COVID.

basta già vedere quanto caos stiamo generando sul vaccino influenzale (qui in Piemonte come da voi) per capire che dal punto di vista sanitario la sola approvazione del vaccino COVID sarà poco influente se non accompagnata da uno sforzo produttivo-logistico mastodontico. Per fortuna che la borsa è sconnessa dalla realtà e quindi il vaccino COVID approvto farà fare bei botti

Sono 2 problematiche diverse.
La mancata (o si spera solo) ritardata disponibilità del vaccino antinfluenzale è dovuta ad un errore di quasi tutte le regioni nel fare le gare di acquisto, iniziate a febbraio 2020 con problematiche di tempi di fornitura e di prezzo nettamente sottovalutate alla luce degli sviluppi successivi del COVID
Il discorso del vaccino COVID mi risulta invece in mano allo Stato che sembra si sia mosso con adeguato anticipo e segue costantemente l'evoluzione delle sperimentazioni. Adesso non dipende dall'Italia ma dagli scienziati e tecnici che stanno sperimentando e che cercano di correre, malgrado inevitabili inciampi tecnici e burocratici. Personalmente, nella attuale grave situazione, riterrei accettabile correre anche qualche rischio cercando di anticipare (come sembra abbiano fatto e stiano facendo in CIna), ma in Italia non credo sia possibile...
 

Fabrib

Forumer storico
Coronavirus, il Remdesivir non dà nessun beneficio. Lo dice l’Oms


Occhio a Gilead...

Gilead's COVID-19 treatment Remdesivir had "no substantial effect" on the survival of hospitalized patients, a WHO study seen by the FT found.
But the not-yet-published study was not originally designed to assess the impact of in-hospital mortality, the FT reports.
Gilead (NASDAQ:GILD) shares -1.6% dropped quickly after the article was published but have recovered.
"We are aware that initial data from the World Health Organization’s SOLIDARITY Trial has been made public prior to publication in a peer-reviewed journal,” Gilead told the FT. “The emerging data appear inconsistent with more robust evidence from multiple randomized, controlled studies validating the clinical benefit of (remdesivir)."
A similar lack of impact was found in regimes of hydroxychloroquine, lopinavir and interferon.
 

skolem

Listino e panino
Ahhh, brutta infornata anche secondo me. Ho inserito nel file solo quello su Renault e quello su TripAdvisor...
Domanda: i rendimenti dei certificati vengono decisi dagli emittenti in base alla loro view del sottostante oppure sono solo determinati dalle opzioni che riescono a trovare sul mercato nel momento in cui "impacchettano" i certificati?
Se fosse il primo caso, darei a questa "brutta infornata" una valenza positiva, nel senso che forse abbiamo toccato il fondo?
Se fosse il secondo caso, con la volatilità che c'è oggi in giro, come si spiegano questi nuovi certificati poco attraenti?
Grazie
 

Cleto64

Forumer attivo
Domanda: i rendimenti dei certificati vengono decisi dagli emittenti in base alla loro view del sottostante oppure sono solo determinati dalle opzioni che riescono a trovare sul mercato nel momento in cui "impacchettano" i certificati?
Se fosse il primo caso, darei a questa "brutta infornata" una valenza positiva, nel senso che forse abbiamo toccato il fondo?
Se fosse il secondo caso, con la volatilità che c'è oggi in giro, come si spiegano questi nuovi certificati poco attraenti?
Grazie
forse incapacità ? forse penseranno che il 60% degli italiani non sa investire ?
 

Losco&Lasco

È l'unico gioco in cittá.
Domanda: i rendimenti dei certificati vengono decisi dagli emittenti in base alla loro view del sottostante oppure sono solo determinati dalle opzioni che riescono a trovare sul mercato nel momento in cui "impacchettano" i certificati?
Se fosse il primo caso, darei a questa "brutta infornata" una valenza positiva, nel senso che forse abbiamo toccato il fondo?
Se fosse il secondo caso, con la volatilità che c'è oggi in giro, come si spiegano questi nuovi certificati poco attraenti?
Grazie
provo a risponderti, sicuramente c'è chi è più esperto di me.

i rendimenti, come le altre parti del certificato dipendono da come viene strutturato (opzioni con cui lo si struttura). chiaramente la scelta di come strutturarlo dipende da ragioni commerciali (appeal per venderlo ai retail) o tecniche (certificati fatti su richiesta)

Comunque il prezzo delle opzioni condiziona il certificato. La spiegazione che mi son dato è che la volatilità deprime i rendimenti in quanto aumenta i prezzi delle opzioni che vengono usate a copertura della struttura erodendone i margini.
 

leon3037

Forumer storico
Domanda: i rendimenti dei certificati vengono decisi dagli emittenti in base alla loro view del sottostante oppure sono solo determinati dalle opzioni che riescono a trovare sul mercato nel momento in cui "impacchettano" i certificati?
Se fosse il primo caso, darei a questa "brutta infornata" una valenza positiva, nel senso che forse abbiamo toccato il fondo?
Se fosse il secondo caso, con la volatilità che c'è oggi in giro, come si spiegano questi nuovi certificati poco attraenti?
Grazie

Sicuramente non la prima ipotesi, i certificati non vengono costruiti da chi fa analisi tecnica o di mercato e sebbene in alcuni casi le barriere vengano posizionate al di sotto di minimi statici importanti, non è mai una previsione sul sottostante a influenzare la costruzione.

E' il costo delle opzioni a determinare i rendimenti. E la volatilità ha la sua valenza, determinante, consentendo di strutturare con maggiore risparmio e quindi di pagare potenzialmente premi maggiori. Cosa è quindi che ha influito su questa serie che di certo non entusiasma per le barriere e relativi rendimenti?

Il fatto che questa serie è emessa da Intesa. Purtroppo quando si presenta sul mercato non riesce a competere in termini di rendimento con realtà molto più snelle e con rating/CDS differenti. Inoltre i book di Intesa non sono predisposti alla gestione del rischio che può avere un altro emittente, quindi ecco che su taluni sottostanti non riesce a costruire prodotti con rendimenti elevatissimi. Non a caso Intesa è leader assoluta nel segmento a capitale protetto .

Non c'entra nulla quindi la visione di mercato cosi come la capacità o incapacità. Non è che nel desk di strutturazione di Intesa ci hanno messo uno che fino a ieri sfornava le pizze nè tantomeno si può dire che ci siano di mezzo i costi, in quanto questa serie è andata diretta sul mercato senza passare per il collocamento. Semplicemente non potevano fare diversamente
 

giancarlo22

Forumer storico
Sicuramente non la prima ipotesi, i certificati non vengono costruiti da chi fa analisi tecnica o di mercato e sebbene in alcuni casi le barriere vengano posizionate al di sotto di minimi statici importanti, non è mai una previsione sul sottostante a influenzare la costruzione.

E' il costo delle opzioni a determinare i rendimenti. E la volatilità ha la sua valenza, determinante, consentendo di strutturare con maggiore risparmio e quindi di pagare potenzialmente premi maggiori. Cosa è quindi che ha influito su questa serie che di certo non entusiasma per le barriere e relativi rendimenti?

Il fatto che questa serie è emessa da Intesa. Purtroppo quando si presenta sul mercato non riesce a competere in termini di rendimento con realtà molto più snelle e con rating/CDS differenti. Inoltre i book di Intesa non sono predisposti alla gestione del rischio che può avere un altro emittente, quindi ecco che su taluni sottostanti non riesce a costruire prodotti con rendimenti elevatissimi. Non a caso Intesa è leader assoluta nel segmento a capitale protetto .

Non c'entra nulla quindi la visione di mercato cosi come la capacità o incapacità. Non è che nel desk di strutturazione di Intesa ci hanno messo uno che fino a ieri sfornava le pizze nè tantomeno si può dire che ci siano di mezzo i costi, in quanto questa serie è andata diretta sul mercato senza passare per il collocamento. Semplicemente non potevano fare diversamente


LA stessa difficioltà competitiva Banca Intesa ce l'ha nella gestione del trading on line dei retailers.
Da anni ho abbandonato la Banca (in realtà sono rimasto Cliente ma solo per la gestione delle spese correnti con giacenza < 5.000 euro.
Ricordo i costi esorbitanti delle commissioni per transazione per non parlare di rimborso bolli ecc. ecc.
 

NoWay

It's time to play the game
Sicuramente non la prima ipotesi, i certificati non vengono costruiti da chi fa analisi tecnica o di mercato e sebbene in alcuni casi le barriere vengano posizionate al di sotto di minimi statici importanti, non è mai una previsione sul sottostante a influenzare la costruzione.

E' il costo delle opzioni a determinare i rendimenti. E la volatilità ha la sua valenza, determinante, consentendo di strutturare con maggiore risparmio e quindi di pagare potenzialmente premi maggiori. Cosa è quindi che ha influito su questa serie che di certo non entusiasma per le barriere e relativi rendimenti?

Il fatto che questa serie è emessa da Intesa. Purtroppo quando si presenta sul mercato non riesce a competere in termini di rendimento con realtà molto più snelle e con rating/CDS differenti. Inoltre i book di Intesa non sono predisposti alla gestione del rischio che può avere un altro emittente, quindi ecco che su taluni sottostanti non riesce a costruire prodotti con rendimenti elevatissimi. Non a caso Intesa è leader assoluta nel segmento a capitale protetto .

Non c'entra nulla quindi la visione di mercato cosi come la capacità o incapacità. Non è che nel desk di strutturazione di Intesa ci hanno messo uno che fino a ieri sfornava le pizze nè tantomeno si può dire che ci siano di mezzo i costi, in quanto questa serie è andata diretta sul mercato senza passare per il collocamento. Semplicemente non potevano fare diversamente

Però Pierpaolo perdonami. Non è che qualcuno obblighi ad emettere su Eni con barriera al 90% e rendimento potenziale ridotto. Secondo me farebbero meglio ad evitare proprio un'offerta del genere...
 
Stato
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