Certificati di investimento - Cap. 3

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Non per fare polemica..ma qui si parla di patrimoniale per patrimoni sopra i 10 MILIONI di Euro.. capisco che tra i frequentatori del forum ce ne saranno parecchi..ma personalmente penso che non sarebbero (purtroppo..) molti quelli coinvolti in Italia..

Mini-patrimoniale sopra i 10 milioni e tasse piu’ alte per i redditi elevati. La mossa anti crisi della Spagna;

No, io pensavo ad una patrimoniale a carico del ceto medio. Una fatta così logicamente non creerebbe casini...
 
Che un quindicenne (io mi riferisco sempre alle superiori) abbia bisogno dell'assistenza di un adulto per usare un pc mi sembra improbabile. Ad ogni modo penso che si debba guardare alla questione da un'altra prospettiva. Siamo in una situazione di guerra, di emergenza, di straordinarietà senza precedenti. Tutti sono chiamati a sacrifici e a limitazioni mai sperimentate. Anche la scuola per me dovrebbe semplicemente adeguarsi...
Sono d’accordissimo.
Quello che però non capisco, non mi riferisco naturalmente a te ma a quello che vedo fuori, è perché la straordinarietà valga per la scuola ma non possa valere nella scelta di ognuno di rinunciare a un cappuccino, un aperitivo, una riunione con amici, un giro al centro commerciale.
Che va benissimo, per carità, perché se non fosse così tante attività sarebbero in ginocchio, ma allo stesso modo senza scuola tante famiglie e tanti ragazzi sarebbero in grande difficoltà.
Sai cosa farei io per i ragazzi delle superiori? A scuola, ma dalle 14 coprifuoco, come suggeriva CarloConti.
Perché se poi quei ragazzi che tengo a casa da scuola, amplificando le difficoltà di chi già ne ha (e non sono accendere e usare un computer), li vedo alle 16 in branco a bere una birra al giardini senza l’ombra di una mascherina... beh il senso lo perdo un po’.
 
La scuola a distanza richiede, per tutte le fasce di età, connessione veloce, strumenti informatici di qualità, Per molte assistenza di un adulto dove.. i genitori dovrebbero lavorare in smart working (prova a lavorare...), i nonni dovrebbero stare ben lontani (e non sono bravissimi spesso su Zoom), le baby sitter sono comunque un esterno che viene inserito all’interno del nucleo familiare (e costano, e non c’è bonus che possa coprire i costi di tutto il tempo necessario)
Richiede una situazione familiare serena e con un buon grado di cultura, un bambino senza difficoltà di nessun tipo.
In dad puoi studiare le guerre mondiali, ma prova a insegnare a un bambino a scrivere... richiede un rapporto uno a uno, una mano che tocca un’altra mano, non una conferenza.
Senza parlare poi delle competenze sociali che dovrebbero sviluppare.
La dad lascia indietro gli ultimi, rallenta quelli che se la cavano e demotiva i bravi.
Affonda le famiglie e i ragazzi, oltre che obbligare molte donne a scelte lavorative da cui non potranno più tornare indietro, sopratutto oggi e soprattutto nelle aree più deboli del paese.
E se un adulto non riesce a rinunciare al caffè dopo che ha accompagnato il figlio a scuola, il problema è l’adulto non la scuola.

A me non cambia niente, ho fatto le mie scelte e posso premere buy e sell dal cellulare anche dal divano mentre mio figlio sta a casa da scuola, ma non dimentico che sono una privilegiata e per altri la scuola è un vero salvagente, per i genitori ma soprattutto per i figli.
Totalmente d’accordo. Ma un padre che perde il posto di lavoro? Un genitore che deve chiudere il suo bar? Un operaio che lavora a giornata? Gli albergatori? Chi non ha un vero lavoro? Chi non potrà portare cibo a casa perchè a perso il posto? Chi non riuscirà ad avere un letto in ospedale?
In questa terribile e sconvolgente storia non c’è nulla di giusto e corretto, tutti siamo destinati a subire gravissime conseguenze da una tragedia mondiale e se non si prendono decisioni giuste, ognuno di noi potrebbe essere colpito da lutti senza sapere neanche se poteva essere salvato.
In una situazione di questa, cosí terribile, non si possono sacrificare due mesi di scuola nella lunghissima vita scolastica di una persona? Probabilmente a me sfugge qualcosa, ma non lo capisco.
 
Sono d’accordissimo.
Quello che però non capisco, non mi riferisco naturalmente a te ma a quello che vedo fuori, è perché la straordinarietà valga per la scuola ma non possa valere nella scelta di ognuno di rinunciare a un cappuccino, un aperitivo, una riunione con amici, un giro al centro commerciale.
Che va benissimo, per carità, perché se non fosse così tante attività sarebbero in ginocchio, ma allo stesso modo senza scuola tante famiglie e tanti ragazzi sarebbero in grande difficoltà.
Sai cosa farei io per i ragazzi delle superiori? A scuola, ma dalle 14 coprifuoco, come suggeriva CarloConti.
Perché se poi quei ragazzi che tengo a casa da scuola, amplificando le difficoltà di chi già ne ha (e non sono accendere e usare un computer), li vedo alle 16 in branco a bere una birra al giardini senza l’ombra di una mascherina... beh il senso lo perdo un po’.

La pensiamo allo stesso modo su tutto. Bisogna rendersi conto che, finché non se ne esce e proprio per uscirne, è necessario un sacrificio collettivo...
 
Totalmente d’accordo. Ma un padre che perde il posto di lavoro? Un genitore che deve chiudere il suo bar? Un operaio che lavora a giornata? Gli albergatori? Chi non ha un vero lavoro? Chi non potrà portare cibo a casa perchè a perso il posto? Chi non riuscirà ad avere un letto in ospedale?
In questa terribile e sconvolgente storia non c’è nulla di giusto e corretto, tutti siamo destinati a subire gravissime conseguenze da una tragedia mondiale e se non si prendono decisioni giuste, ognuno di noi potrebbe essere colpito da lutti senza sapere neanche se poteva essere salvato.
In una situazione di questa, cosí terribile, non si possono sacrificare due mesi di scuola nella lunghissima vita scolastica di una persona? Probabilmente a me sfugge qualcosa, ma non lo capisco.
La scuola è stata la prima a chiudere, a fine febbraio, e l’ultima ad aprire, il 14 settembre, ha fatto la sua parte.
Per il resto, mi trovi d’accordissimo, io sono dell’idea che i sacrifici vadano fatti.
Solo che tutti vogliono che li facciano gli altri e nessuno è pronto a rinunciare a nulla, nemmeno a una colazione in pasticceria, una festa di laurea con 30 persone, una bella birra fredda in compagnia (i primi e gli ultimi hanno tutta la mia comprensione :D)

Comunque mi scuso con tutti, io mi infervoro e mi appassiono, non vorrei però che sembrasse nulla di personale con nessuno.
Ho una piccola parte del portafoglio in certificati ma vi leggo sempre perché penso che questo thread abbia uno dei livelli più alti che abbia mai trovato nel mondo dei forum di finanza.
Così per me voi siete dei “vecchi” amici con i quali discuto con piacere su un tema che mi appassiona, davanti a una birra ghiacciata virtuale, mentre mi rendo conto che per voi sono una piombata qui dal nulla, magari anche un po’ molesta.
Se è stato così, ci tengo solo a dirvi che non era mia intenzione. :)
 
Che un quindicenne (io mi riferisco sempre alle superiori) abbia bisogno dell'assistenza di un adulto per usare un pc mi sembra improbabile. Ad ogni modo penso che si debba guardare alla questione da un'altra prospettiva. Siamo in una situazione di guerra, di emergenza, di straordinarietà senza precedenti. Tutti sono chiamati a sacrifici e a limitazioni mai sperimentate. Anche la scuola per me dovrebbe semplicemente adeguarsi...
Infatti per un quindicenne non vedo grossi ostacoli, io ti posso dire che da metà marzo a metà giugno ho fatto DAD con 2 gemelli di prima elementare (e credimi, non è stato semplice, non vedevo l’ora di tornare al lavoro, e soprattutto al mio stipendio) mentre mia moglie faceva Smart work.
Per fortuna sono in classe insieme, altrimenti mi dovevo clonare.
Purtroppo sì fa presto a dire chiudiamo tutte le scuole, ma i lavoratori con figli piccoli non autonomi che fanno?
 
Infatti per un quindicenne non vedo grossi ostacoli, io ti posso dire che da metà marzo a metà giugno ho fatto DAD con 2 gemelli di prima elementare (e credimi, non è stato semplice, non vedevo l’ora di tornare al lavoro, e soprattutto al mio stipendio) mentre mia moglie faceva Smart work.
Per fortuna sono in classe insieme, altrimenti mi dovevo clonare.
Purtroppo sì fa presto a dire chiudiamo tutte le scuole, ma i lavoratori con figli piccoli non autonomi che fanno?

Mi scuso se non ho specificato con chiarezza. Tutti i miei pensieri sulla scuola riguardano solo e soltanto le superiori (e non per un qualcosa contro la scuola, ma perchè nella situazione attuale mi sembra fondamentale "alleggerire" gli intasati mezzi pubblici)...
 
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