Certificati di investimento - Cap. 3 (16 lettori)

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Joe Silver

Forumer storico
La mia nonna ti ringrazia per essere nei suoi pensieri :-o

Colgo l'occasione della tua segnalazione per raccogliere le vostre riflessioni (chi lo vorrà, ovviamente): c'è davvero così tanta differenza a livello di protezione (pratica ed applicabile, non teorica) tra un certificato a capitale protetto ed uno che ha il punto di perdita il 69% :oops: più sotto di dove si trova il WO attualmente? E' tale questa differenza da giustifica una differenza di rendimento dell'1% annuo nel migliore dei casi (che ho trovato io, almeno) del primo contro il 3% annuo del secondo?

Ragioniamoci sopra... :-D

:cool:
 

NoWay

It's time to play the game
Airbus estimates it may lose more than $5 billion of aircraft orders under struggling airline AirAsia’s restructuring plans
 

leon3037

Forumer storico
La mia nonna ti ringrazia per essere nei suoi pensieri :-o

Colgo l'occasione della tua segnalazione per raccogliere le vostre riflessioni (chi lo vorrà, ovviamente): c'è davvero così tanta differenza a livello di protezione (pratica ed applicabile, non teorica) tra un certificato a capitale protetto ed uno che ha il punto di perdita il 69% :oops: più sotto di dove si trova il WO attualmente? E' tale questa differenza da giustifica una differenza di rendimento dell'1% annuo nel migliore dei casi (che ho trovato io, almeno) del primo contro il 3% annuo del secondo?

Ragioniamoci sopra... :-D

Buongiorno Guni e a tutti, a livello di sensazioni diremmo tutti di no, salvo che il 69% di buffer fosse su Tesla, Nio et similari....ma a livello di opzioni e di prezzi è più che giustificata una differenza simile. In un caso, nel capitale protetto, hai un'opzione put plain vanilla che beneficia di un eventuale aumento della volatilità e ha un delta più lineare il che implica che anche qualora il sottostante perdesse il 40%, il prezzo della struttura complessivamente ne risentirebbe al punto da creare un rendimento minimo pari a quello di uno ZC stesso emittente e stessa scadenza. Nel secondo caso, hai un'opzione esotica a barriera che risente negativamente dell'eventuale aumento della volatilità e ha un delta tutt'altro che lineare, il che implica che in caso di -40% del sottostante avresti un prezzo che tenderebbe a scendere molto rapidamente, come peraltro abbiamo visto a marzo/aprile scorsi, quando moltissimi certificati che avevano i sottostanti al di sopra delle barriere europee si erano deprezzati anche del 30% e oltre.

Inoltre va considerata anche la volatilità che si è disposti a sopportare e al drawdown. Se vai su un capitale protetto è anche per non dover vedere i prezzi oscillare del 10% dall'oggi al domani o da oggi a 3 mesi....e questo lo paghi in termini di rendimento. Se vai su un CPC anche con buffer del 70% non puoi escludere che nel durante i prezzi scendano del 30%
 

NoWay

It's time to play the game
La mia nonna ti ringrazia per essere nei suoi pensieri :-o

Colgo l'occasione della tua segnalazione per raccogliere le vostre riflessioni (chi lo vorrà, ovviamente): c'è davvero così tanta differenza a livello di protezione (pratica ed applicabile, non teorica) tra un certificato a capitale protetto ed uno che ha il punto di perdita il 69% :oops: più sotto di dove si trova il WO attualmente? E' tale questa differenza da giustifica una differenza di rendimento dell'1% annuo nel migliore dei casi (che ho trovato io, almeno) del primo contro il 3% annuo del secondo?

Ragioniamoci sopra... :-D

Beh, per me la differenza a favore del capitale protetto può esserci solo in caso di catastrofe (anche se poi bisognerebbe vedere come sarebbe messo l'emittente in uno scenario del genere)...
 

NoWay

It's time to play the game
Se per caso BNP ci leggesse... all'ISIN XS2174206875 avete associato un certificato su EDF, invece del maxi-cedola su basket...
 
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