la speranza è sempre la stessa, non devono uscire fuori altri focolai importanti!!!!
Casi ne usciranno ancora molti un po ovunque ma non devono essere dei cluster come quello cinese, della corea o italiano. E poi, se non ne escono altri, ma sono sparpagliati e controllati, si dovrebbe arrivare alla fine.
Anche in Italia i casi in tutte le regioni aumenteranno, ma devono rimanere intorno max alla centinaia per regione in una settimana. Questo è quello che spero accada e realisticamente ci si può augurare.
2/3000 casi per nazione credo alla fine non siano nulla, e sarebbe, seppur grave, una epidemia alla fine decisamente modesta.
Tenendo presente la bassa incidenza di necessità di ospedalizzazione.
Oggi purtroppo aumento consistente in Italia...
Cioè ci vorrebero far credere che le strutture sanitarie italiane non sono ingrado di gestire un totale di 256 ricoverati di cui 80 in terapia intensiva?credo di averlo scritto quì sopra circa una settimana fa, la grande paura delle istituzioni, da cui poi è nato l’incredibile allarmismo, è fondamentalmente l’elevata contagiosità e, quindi, la loro paura di non poter fronteggiare (curare) tanti casi contemporaneamente. Il problema non è la cura ma la capacità logistica e di risorse per curare, perchè si cura!!!! Tranne in rarissimi casi o situazioni già degenerate.
Per paura di non riuscire a curare tante persone e portare al collasso il sistema sanitario hanno diffuso il terrore!!! Sistama sanitario falcidiato dai tagli da anni!!!!!!!!!!
Quoto questo tuo vecchio post...
leon3037 ha scritto:è come dici. Fatto 100 il prezzo di emissione di un certificato che va direttamente in quotazione ( che salta quindi la fase di distribuzione), abbiamo un fair value calcolabile in circa 98 euro. La differenza sta nel guadagno che si garantisce l'emittente all'atto della strutturazione. Nei 98 euro ci stanno il costo per la composizione della struttura opzionale, dei costi di copertura e costi di "assicurazione". Il guadagno è da intendersi come vera e propria redditività per la banca che emette e non può essere assimilabile a ciò che avviene normalmente per l'emissione di un'obbligazione. Da qui si capisce come all'emittente non interessi se un certificato rompe o meno la barriera: tuttalpiù può interessare al trader ( market maker) che potrebbe decidere di smontare qualche copertura prima del tempo, ma è una questione che può non coinvolgere l'emittente.
Teniamo poi conto che le opzioni per cui noi calcoliamo il fair value vengono scambiate OTC e quindi che quei 98 possono essere passibili di scostamento in basso.
Infine se il certificato fa fase di collocamento, quei 98 diventano mediamente 94/95 su un certificato che ha 4 anni di durata circa e la differenza è il costo di distribuzione che remunera le reti.
E poi insieme a comunicare quanti deceduti si sono avuti per coronavirus, aggiornerei insieme i deceduti per motivi cardiologici da fumo, quelli da alcol, quelli da tumore, quelli da influenza, ecc.1694 positivi
639 con sintomi
140 in rianimazione
49 morti.
Certo questi numeri sono sempre brutti e si deve fate di tutto per combatterli.
Ma io vorrei fare una proposta mondiale solo per far cambiare un po la percezione del problema:
In Italia abbiamo:
lo 0,0028% della popolazione italiana positiva;
lo 0,0011% con sintomi;
lo 0’00023% in rianimazione;
lo 0,00005% deceduti.
Non suonerebbe molto diversamente pur dicendo la stessa cosa?
E questo considerando 60.000.000 la popolazione italiana, immaginate se il denominatore fosse la popolazione mondiale?
***Oro: Comex perde il 4,6% e chiude ai minimi dal giugno 2013- Nonostante sia considerato un bene rifugio il cui andamento si muove in maniera inversa rispetto all'andamento dei mercati azionari, l'oro a New York ha fatto registrare la peggiore seduta da circa 7 anni.