Certificati di investimento - Cap. 3

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
se non erro, all'epoca il sottostante FCA diventò FCA+0,1 Ferrari , i titoli c'erano entrambi e il delta non cambiò nel basket.

L'alternativa alla sostituzione di UBI era il rimborso all'equo valore di mercato. Se fosse stato deciso questo, probabilmente sarebbe stato meglio? Se la risposta è si, si può vendere a mercato
Hai ragione, ho detto una cosa non del tutto esatta. Ricordavo che per calcolare la lineare di quei certificati dovevo guardare entrambi i sottostanti per calcolare il valore, ma alla fine contavano come un solo sottostante.
 
proviamo a ragionare e andiamo per step.

1) Il delisting di UBI lo ha scelto l'emittente X di un certificato o è un'operazione straordinaria in cui l'emittente non ha alcuna voce in capitolo?
2) Appurato che l'emittente non ha scelto nulla, si ritrova con un titolo delistato. Cosa stabilisce il mercato di quotazione delle opzioni, ovvero l'IDEM? Che ci sia un coefficiente di rettifica nella trasformazione delle opzioni da UBI a Intesa.
3) Qualche emittente ha agito arbitrariamente, utilizzando un proprio coefficiente di rettifica?
4) Qualche emittente pur potendo applicare il coefficiente di rettifica trasformando equamente UBI in Intesa, ha preferito metterci dentro Mediobanca ?
5) Smarcati tutti i punti precedenti, arriviamo alla situazione specifica di un basket dove dentro c'è già Intesa. L'IDEM ha fissato delle regole precise per questa casistica a basket?
6) Dato il NO come risposta alla domanda precedente, quale sarebbe potuto essere un criterio univoco e condiviso da tutti?
7) Fissati a priori dei criteri per la sostituzione, ogni emittente ha agito sulla base di questi non potendo trasformare un certificato su 3 titoli in uno su 2. Cambia il delta, cambia la correlazione, cambia l'hedging del prodotto, cambia il prezzo.

Continua a sfuggirmi la neutralità per l'investitore, comunque tutto fa esperienza. Appena un'operazione di m&a va in porto, chiudere le posizioni prima che altri decidano per noi...

Edit. Aggiungo una cosa. L'emittente è una delle parti che stipulano un contratto, l'investitore è l'altra. Mi sa che un po' troppo spesso ce lo dimentichiamo...
 
Continua a sfuggirmi la neutralità per l'investitore, comunque tutto fa esperienza. Appena un'operazione di m&a va in porto, chiudere le posizioni prima che altri decidano per noi...

Edit. Aggiungo una cosa. L'emittente è una delle parti che stipulano un contratto, l'investitore è l'altra. Mi sa che un po' troppo spesso ce lo dimentichiamo...

Maurizio mi piacerebbe ottenere una tua risposta al punto 6 dato per scontato il NO al punto 5
 
Io continuo a ritenere una riduzione dei sottostanti (che non sono più ai valori originari, ma ripesati) la soluzione più equa...

e sulla base di quale assunto matematico finanziario puoi ritenerla più equa. Un basket che avesse dentro UBI e INTESA, sarebbe quindi diventato un single stock. Uno con 3 titoli, avrebbe avuto uno che pesava al 66% e l'altro al 33% con successivo ribilanciamento a 2....e questo a te sarebbe sembrato fattibile, neutro.
 
Di preciso, per te quale sarebbe stata un´operazione equa e neutra?
Come per l'esempio contrario di FCA+Ferrari, in cui si è creato un nuovo sottostante come somma di componenti, così dovrebbe nascere il nuovo sottostante Intesa+UBI. Se un certificato aveva entrambi i sottostanti, il certificato dovrebbe risultare con un sottostante in meno perchè in teoria quel sottostante Intesa+UBI dovrebbe avere un peso doppio rispetto agli altri sottostanti.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Back
Alto