Che poi dalla Fed...
I mercati europei si preparano a reagire alle indicazioni che sono arrivate ieri al termine della due giorni di riunioni del Fomc, il braccio operativo della Federal Reserve (Fed). In particolare, per i principali listini del Vecchio continente si preannuncia un avvio di scambi all'insegna dei cali. Tornando alla Fed, uno dei messaggi più importanti arrivati ieri è che i tassi di interesse Usa rimarranno inchiodati allo zero fino al 2023. È quanto emerge dal dot-plot, il documento con le proiezioni degli esponenti del Fomc sui tassi, la cui pubblicazione ha accompagnato l'annuncio sui tassi sui fed funds, lasciati invariati nel range tra lo zero e lo 0,25%. Nella conferenza stampa successiva all'annuncio, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha affermato che "la Fed manterrà bassi i tassi fino a quando l'inflazione (Usa) non viaggerà al di sopra del 2% per un po' di tempo". Sono state inoltre snocciolate le nuove stime sull'economia americana, con un migliorato outlook sul Pil, atteso in calo del 3,7% quest'anno, rispetto al -6,5% indicato lo scorso giugno. Riviste anche le previsioni sulla disoccupazione, con il tasso atteso ora al 7,6% nel 2020, inferiore al 9,6% previsto tre mesi fa.
Quindi tutto a favore dell'azionario (in linea teorica)...