Il concetto dovrebbe essere questo. La value area indica l'area dei prezzi dove il mercato fa meglio il suo lavoro, cioè facilita gli scambi, e gli operatori sono "contenti" di operare lì (lo dimostrano gli elevati scambi) per dare corpo ai loro interessi, paradossalmente contrapposti.
In quell'area i prezzi sono quindi ritenuti fair. Sotto avremo invece unfair lows, prezzi scontati diciamo, e sopra unfair highs, prezzi troppo cari, e un'operatività possibile è un'ovvia conseguenza di questa impostazione.
Due cose. Prima di tutto le situazioni bilanciate non durano per sempre, prima o poi gli operatori non riterranno più quell'area di prezzi fair per esprimere il valore del prodotto e allora si andrà alla ricerca di una nuova area di value, creando una situazione sbilanciata, e cioè di trend (sempre in riferimento all'orizzonte temporale prescelto).
Poi, operativamente ovviamente non è che si vende subito sopra la value area e si compra subito sotto. Per individuare delle possibili trade locations, cioè aree di prezzi dove si può pensare di entrare in posizione, insomma supporti e resistenze che potrebbero fare invertire i prezzi per ricacciarli verso la value area si usa il composite profile, cioè un profile che va indietro nel tempo partendo da uno swing significativo e che copre l'area di prezzi che ci interessa. E' quello che aggiungo a destra.
Supporti e resistenze sono le LVAs, low volume areas, qua evidenziato in automatico in rosso (filtro 50 ticks, ma si possono guardare direttamente le valli del volume profile), cioè aree dove il mercato ha dimostrato in passato di non volere tradare, e si ha fede in una persistenza di questa situazione ... ovviamente non basta, ne parlo nel prossimo post.