Derivati, futures e certificati, sugli indici e commodities - Cap. 1

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Perdonami, in base a cosa si usa una percentuale o un'altra? Sono settaggi dei singoli TS che ognuno puo decidere liberamente?

E in tal senso che importanza hanno le percentuali dei ritracciamenti/estensioni di Fibonacci (61,8% ecc. ecc.)?

Ora sono un po' più tranquillo e posso risponderti.
Allora i ritracciamenti si usano per analizzare in termini percentuali e di prezzo l'ampiezza di un movimento di ritracciamento appunto. I mercati seguono alcune regole, poche direi e mal organizzate, ma in qualunque caso si muovono seguendo degli impulsi. Se tu fossi in assenza di gravità assoluta e in assenza di attrito (spazio senza pianeti) e decidessi di spingere un qualsiasi oggetto in una direzio esso si muoverebbe all'infinito in moto rettilineo uniformne. Hai applicato un impulso e l'oggetto si è mosso. Nei mercati la cosa è un po' diversa nel senso che gli operatori hanno la necessità, ogni tanto, di cambiare la direzione del mercato (chi è entrato vuole uscire chi ancora non e dentro vuole entrare). In questa fase, e semplificando al massimo ovviamente i mercati modificano il loro impulso primario e ritracciano.
L'uso di percentuali ti aiuta ad avere un'idea di quanto, in base all'impulso principale, gli operatori "rallentano". Tali percentuali hanno da un lato, come ti ho detto una valenza matematica e dall'altro una valenza statistico matematica. Cerco di spiegarmi. In termini statistici si rileva nel passato che un impulso primario forte ritraccia 8 volte su 10 (è un esempio ovviamente) del 25%. Tale livello lo si prende e lo si applica ad eventi simili e si verifica se rientra nella statistica oppure no. Ovviamente il fato che si usi la serie numerica del pisano (fibonacci) è derivato dal fatto che ha una sua valenza nella determinazione di una costante ripetitiva nel linguaggio matematico che si rispecchia in quello della natura e dato che gli uomini che operano in borsa fanno parte della natura, tendono ad avere comportamenti ripetuitivi nella misura di detta costante. In più ha si è scoperto che ha una valenza statistica notevole.
Insomma una spegazione da venerdì sera ma spero di aver fatto un po' di luce. ;););)
 
Ora sono un po' più tranquillo e posso risponderti.
Allora i ritracciamenti si usano per analizzare in termini percentuali e di prezzo l'ampiezza di un movimento di ritracciamento appunto. I mercati seguono alcune regole, poche direi e mal organizzate, ma in qualunque caso si muovono seguendo degli impulsi. Se tu fossi in assenza di gravità assoluta e in assenza di attrito (spazio senza pianeti) e decidessi di spingere un qualsiasi oggetto in una direzio esso si muoverebbe all'infinito in moto rettilineo uniformne. Hai applicato un impulso e l'oggetto si è mosso. Nei mercati la cosa è un po' diversa nel senso che gli operatori hanno la necessità, ogni tanto, di cambiare la direzione del mercato (chi è entrato vuole uscire chi ancora non e dentro vuole entrare). In questa fase, e semplificando al massimo ovviamente i mercati modificano il loro impulso primario e ritracciano.
L'uso di percentuali ti aiuta ad avere un'idea di quanto, in base all'impulso principale, gli operatori "rallentano". Tali percentuali hanno da un lato, come ti ho detto una valenza matematica e dall'altro una valenza statistico matematica. Cerco di spiegarmi. In termini statistici si rileva nel passato che un impulso primario forte ritraccia 8 volte su 10 (è un esempio ovviamente) del 25%. Tale livello lo si prende e lo si applica ad eventi simili e si verifica se rientra nella statistica oppure no. Ovviamente il fato che si usi la serie numerica del pisano (fibonacci) è derivato dal fatto che ha una sua valenza nella determinazione di una costante ripetitiva nel linguaggio matematico che si rispecchia in quello della natura e dato che gli uomini che operano in borsa fanno parte della natura, tendono ad avere comportamenti ripetuitivi nella misura di detta costante. In più ha si è scoperto che ha una valenza statistica notevole.
Insomma una spegazione da venerdì sera ma spero di aver fatto un po' di luce. ;););)

chiarissimo grazie :up:
 
Sosa è corretto quello che dici :up::up::up::up: . Io ho anticipato perchè attuarizzo Index e Future usando la conferma oraria ad apertura index. Future era sopra il reverse e Index sulla soglia. Ma va bene seguire la tabella.
In certi momenti mi risulta un po' difficile seguire il 3d e il mercato. Facciamo così, preparerò nel WE un doc che riassuma come usare la tabella che posto e le regole di base che uso, in modo che ogniuno a discrezione può adattarle alla propria operatività.
Pensate che possa essevi di aiuto e migliorare le cose?
si, a me sembra un ottima idea. Grazie ancora per il tuo lavoro!
 
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Allora i ritracciamenti si usano per analizzare in termini percentuali e di prezzo l'ampiezza di un movimento di ritracciamento appunto. I mercati seguono alcune regole, poche direi e mal organizzate, ma in qualunque caso si muovono seguendo degli impulsi. Se tu fossi in assenza di gravità assoluta e in assenza di attrito (spazio senza pianeti) e decidessi di spingere un qualsiasi oggetto in una direzio esso si muoverebbe all'infinito in moto rettilineo uniformne. Hai applicato un impulso e l'oggetto si è mosso. Nei mercati la cosa è un po' diversa nel senso che gli operatori hanno la necessità, ogni tanto, di cambiare la direzione del mercato (chi è entrato vuole uscire chi ancora non e dentro vuole entrare). In questa fase, e semplificando al massimo ovviamente i mercati modificano il loro impulso primario e ritracciano.
L'uso di percentuali ti aiuta ad avere un'idea di quanto, in base all'impulso principale, gli operatori "rallentano". Tali percentuali hanno da un lato, come ti ho detto una valenza matematica e dall'altro una valenza statistico matematica. Cerco di spiegarmi. In termini statistici si rileva nel passato che un impulso primario forte ritraccia 8 volte su 10 (è un esempio ovviamente) del 25%. Tale livello lo si prende e lo si applica ad eventi simili e si verifica se rientra nella statistica oppure no. Ovviamente il fato che si usi la serie numerica del pisano (fibonacci) è derivato dal fatto che ha una sua valenza nella determinazione di una costante ripetitiva nel linguaggio matematico che si rispecchia in quello della natura e dato che gli uomini che operano in borsa fanno parte della natura, tendono ad avere comportamenti ripetuitivi nella misura di detta costante. In più ha si è scoperto che ha una valenza statistica notevole.
Insomma una spegazione da venerdì sera ma spero di aver fatto un po' di luce. ;););)

Alla faccia del kaiser.....Che spiegazione tecnica.... Neanche su Class CNBC..... :clap::bow:
 
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