New York, 16 gen. (askanews) - Restando in Usa, Interactive Brokers, un broker di Greenwich (Connecticut), ha annunciato oggi che alcuni dei suoi clienti hanno "sofferto perdite" da circa 120 milioni dopo la mossa della Banca nazionale svizzera. Notizie simili sono arrivate da FxPro Group e CMC Markets.
In Nuova Zelanda invece Global Brokers NZ ha detto che chiuderà i battenti dal momento che non può più rispettare i requisiti minimi di capitale delle autorità locali. L'insolvenza è toccata anche alla britannica Alpari mentre la connazionale IG Group ha comunicato di fare i conti con un impatto negativo da 45,7 milioni di dollari. Tutta colpa dell'improvviso balzo del franco svizzero, che ha portato i broker a volere chiudere le loro posizioni allo stesso tempo, cosa che ha provocato un congelamento della liquidità rendendo impossibile eseguire alcuna operazione di trading. Le perdite da trading si sono verificate infatti nei minuti successivi all'annuncio della Banca nazionale svizzera.
In un mercato valutario che raggiunge in media ogni giorno un valore da 5.300 miliardi di dollari anche gli operatori più grandi sono stati colpiti. Secondo il New York Times, Citigroup ieri ha smesso di fornire in tempo reale i prezzi nel trading del franco svizzero. Anche il sistema di trading elettronico di Deutsche Bank sembra essersi bloccato automaticamente per via della volatilità che rendeva impossibile determinare un prezzo.
oggi sono andato in banca a BERNA e c'ra la fila per acquistare euri ma ne avevano pochi