giustino
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1993 - L'ho dipinto con... (Arte Plurale)
Da diversi anni Tea Taramino si occupava dell'atelier di pittura ed io facevo promozione verso l'esterno inserendo gli artisti diversamente abili nelle mostre collettive che spesso organizzavo o li facevo partecipare alle esposizioni presso le associazioni artistiche del territorio.
Nel 1991 Tea aveva organizzato un'asta delle opere dell'atelier ed io feci il banditore con un certo successo perchè da lì in avanti mi fu richiesto di farlo molte volte.
Avevo imparato il mestiere nei primi anni '70 quando mi recavo annualmente per le cure termali a Fiuggi e lì tutte le sere c'erano aste con un giovane Franco Boni che faceva il banditore.
La cosa incredibile di quell'asta fu che diversi educatori acquistarono a cifre significative le opere degli utenti quando avrebbero potute averle gratis. Il vento era molto cambiato!
Di ritorno da Bologna Arte Fiera in treno incontrai Gianfranco Billotti che da poco aveva aperto la galleria Arx a Torino.
Lui era anche uno dei fondatori e in quel periodo uno dei responsabili dell'Unitrè (Università della terza età) e mi raccontò che presso la stessa l'anno precedente avevano organizzato una mostra dove le opere erano fatte a 4 mani, dagli allievi dei corsi di pittura con gli insegnanti.
Di colpo mi balenò in testa l'idea di trasportare la cosa presso i nostri ateliers e dopo averne parlato con Tea e Gianni Callegari che si occupava in quel periodo per la Provincia e il Comune di Torino del progetto "Teatro&Altro" l'idea si realizzò con grande entusiasmo supportato anche dalla disponibilità di diversi amici artisti che si avvicinarono ai "colleghi" diversamente abili con grande rispetto e cura.
Nacque così "L'ho dipinto con..." una modalità che prevedeva la realizzazione di un'opera a 4 o più mani, una mostra e un'asta delle opere il cui ricavato andava in beneficenza. Ecco, i disabili anzichè essere beneficiari diventavano benefattori.
La manifestazione dapprima fu annuale poi Biennale. Nel 2004 assunse il nome di Arte Plurale ed è stata realizzata fino al 2013 lasciando un segno profondo nel percorso dell'integrazione delle persone disabili.
Alcune foto dai cataloghi
Da diversi anni Tea Taramino si occupava dell'atelier di pittura ed io facevo promozione verso l'esterno inserendo gli artisti diversamente abili nelle mostre collettive che spesso organizzavo o li facevo partecipare alle esposizioni presso le associazioni artistiche del territorio.
Nel 1991 Tea aveva organizzato un'asta delle opere dell'atelier ed io feci il banditore con un certo successo perchè da lì in avanti mi fu richiesto di farlo molte volte.
Avevo imparato il mestiere nei primi anni '70 quando mi recavo annualmente per le cure termali a Fiuggi e lì tutte le sere c'erano aste con un giovane Franco Boni che faceva il banditore.
La cosa incredibile di quell'asta fu che diversi educatori acquistarono a cifre significative le opere degli utenti quando avrebbero potute averle gratis. Il vento era molto cambiato!
Di ritorno da Bologna Arte Fiera in treno incontrai Gianfranco Billotti che da poco aveva aperto la galleria Arx a Torino.
Lui era anche uno dei fondatori e in quel periodo uno dei responsabili dell'Unitrè (Università della terza età) e mi raccontò che presso la stessa l'anno precedente avevano organizzato una mostra dove le opere erano fatte a 4 mani, dagli allievi dei corsi di pittura con gli insegnanti.
Di colpo mi balenò in testa l'idea di trasportare la cosa presso i nostri ateliers e dopo averne parlato con Tea e Gianni Callegari che si occupava in quel periodo per la Provincia e il Comune di Torino del progetto "Teatro&Altro" l'idea si realizzò con grande entusiasmo supportato anche dalla disponibilità di diversi amici artisti che si avvicinarono ai "colleghi" diversamente abili con grande rispetto e cura.
Nacque così "L'ho dipinto con..." una modalità che prevedeva la realizzazione di un'opera a 4 o più mani, una mostra e un'asta delle opere il cui ricavato andava in beneficenza. Ecco, i disabili anzichè essere beneficiari diventavano benefattori.
La manifestazione dapprima fu annuale poi Biennale. Nel 2004 assunse il nome di Arte Plurale ed è stata realizzata fino al 2013 lasciando un segno profondo nel percorso dell'integrazione delle persone disabili.
Alcune foto dai cataloghi
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