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Schäuble: Se Tsipras implementato il 60% di accordo che procediamo




Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble respinge le accuse di affermazioni eccessivamente dure contro il governo greco, scrive Spiegel Online citato dall'agenzia Reuters.

Nel caso in cui Zarmpriken, il signor Schäuble ha accusato di Atene insufficiente disponibilità a collaborare. "Sono molto generoso", ha detto il ministro delle finanze, aggiungendo che per garantire la stabilità dell'euro deve soddisfare gli accordi esistenti:. "Se premier Tsipras si applica il 60% di loro hanno firmato poi la Grecia progredirà. ". Non cè una testardaggine di insistere sul rispetto degli accordi e delle regole, ha sottolineato B. Schauble.

In precedenza, è stato affermato in un discorso a una conferenza di lavoro in Germania, che "se la Grecia non fa più volte ciò che si è impegnata, a poco a poco non funzionerà."

"Frecce" e la BCE

In dichiarazioni rilasciate ieri dal ministero delle Finanze tedesco accusato la Banca centrale europea (BCE) per i problemi della zona euro, segnando caratteristiche: "La BCE dovrebbe dare la colpa per i nostri problemi."

(capital.gr)

Questo ha la faccia come il cu.lo.
 
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La Repubblica:
Anno nuovo, vecchi problemi: la prima crisi europea del 2017 è la Grecia
Siamo di nuovo al conto alla rovescia: ad Atene servono altri soldi, paradossalmente per ripagare gli stessi creditori. Il Fmi, che ora ha come primo azionista Trump, potrebbe sfilarsi dalla partita facendo saltare il banco. E su Tsipras piovono sempre le solite richieste di austerity che mettono in ginocchio un Paese già provato
di MAURIZIO RICCI
Grecia, eurobarometro, fmi, debito greco

La prima crisi che il 2017 può regalare all'Europa è una crisi vecchia e incancrenita: la Grecia. Il copione è stranoto: siamo di nuovo al conto alla rovescia. Entro il 20 febbraio l'Unione europea dovrebbe decidere se sborsare la nuova tranche di aiuti per pagare i debiti di Atene (verso la stessa Ue, paradossalmente), senza i quali il paese va al default prima dell'estate. Bruxelles - anche se sarebbe meglio dire Berlino - condiziona gli aiuti a pesanti interventi di risparmio che il governo Tsipras non vuole attuare e il Fondo monetario minaccia di chiamarsi fuori. Il balletto potrebbe chiudersi nel solito modo: un compromesso che rinvii l'unica scelta decisiva (la ristrutturazione del debito di Atene) un po' più in là, in buona sostanza dopo le elezioni tedesche d'autunno. Ma c'è una novità a incupire le prospettive. Lunedì prossimo, il Fmi comincerà ad esaminare la questione della sua partecipazione o meno agli aiuti (per il momento è sospesa). E il Fondo non è più lo stesso di prima: il suo maggiore azionista, oggi, non è Obama, ma Trump, assai poco solidale con l'Europa. Ecco perché si ricomincia a parlare di Grexit.

Siamo sempre nel perimetro di un teatro dell'assurdo. Il prodotto pro capite di un cittadino greco è ancora del 20 per cento al di sotto di quello

registrato prima della crisi. Gli investimenti, hanno calcolato gli economisti dell'European Economic Snapshot, non arrivano al 30 per cento di quelli del 2008. Praticamente, uno scenario postbellico. Solo che la guerra non c'è stata. Nonostante una buona stagione turistica, la crescita 2016 sarà probabilmente ancora negativa: - 0,3 per cento secondo le stime. In questo sfacelo, lo Stato greco è riuscito comunque a mettere insieme un avanzo primario (prima cioè del pagamento degli interessi sul debito) pari al 2,3 per cento del Pil, largamente superiore alle attese. Ma, invece di sentirsi dire "bravo", il governo di Atene si trova di fronte alla richiesta di puntare ad un avanzo primario del 3,5 per cento nel 2018 e per un bel po' di anni successivi.

Pochi economisti normali pensano sia possibile. Non lo pensano quelli del Fondo, che lo ripetono da mesi. Per arrivare al 3,5 per cento, dicono gli esperti di Washington, Tsipras dovrebbe amputare ancora le pensioni pubbliche e tagliare la soglia di esenzione dalle tasse, già bassa: 5 mila euro, ben più bassa che in Italia. Politicamente, un suicidio. Economicamente, pure, dicono quelli del Fondo, convinti che sia il momento di concentrare gli sforzi sul rilancio della crescita. Per farlo, il bilancio greco deve essere liberato dal cappio dei debiti, con un coraggioso alleggerimento, altrimenti il debito stesso non può che esplodere. Ma, a Berlino, da questo orecchio non ci sentono: in un calcolo puramente ragionieristico, il 3,5 per cento di avanzo primario, subito e a medio-lungo termine, è il parametro che serve per restituire i debiti e fare a meno della ristrutturazione, politicamente indigeribile nella Germania che si avvia alle elezioni politiche.

Il groviglio dovrebbe sciogliersi, non necessariamente per il meglio, nelle prossime settimane. Se il Fmi si chiama definitivamente fuori dal salvataggio, gli aiuti devono tornare davanti al Bundestag ed è facile, nell'attuale clima elettorale, che i deputati li boccino. E le probabilità che il Fmi esca di scena stanno salendo. Lunedì i tecnici consegneranno al vertice del Fondo le loro valutazioni. Il punto chiave è la sostenibilità del debito: secondo gli esperti di Washington non c'è e in queste condizioni, lo statuto del Fondo proibisce interventi. A cinesi, indiani, brasiliani, i paesi esterni all'Occidente, l'intervento greco (il più grosso nella storia del Fmi) non è mai piaciuto. Gli occidentali hanno sempre superato, grazie ai loro pacchetti di voti, questa opposizione. Ma gli europei potrebbero trovarsi, questa volta, soli. Tocca a Trump decidere se gli Usa devono, ancora una volta, lanciare il salvagente all'Europa.


(04 febbraio 2017)
 
Bentornato Street Hassle

grazie, in realtà non ho mai abbandonato né la lettura del thtread né la Grecia, è solo che dopo quasi un anno non so bene se "la toppa è peggiore del buso". In sostanza il rimedio da i suoi problemi senza risolvere i precedenti.
Tutto sommato c'è dell'analogia con la vicenda greca.
Seguire ragioneristicamente solo per sfruttare rialzi e discese non mi sembra, come dire, rispettoso, cercare di capire, alcune volte uno preferirebbe di no, e l'umorismo dovrebbe essere inventato di nuovo, che almeno si distingua dal discorso serio
in ogni modo grazie a tutti quelli che continuano pazientemente ad aggiornare
 
Ultima modifica:
Leggevo che Angelona ha "rimproverato" Schauble di non chiedere alle Grecia risultati6 impossibili da ottenere... francamente non ci si capisce più nulla
 

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