Grecia, raggiunto l'accordo per il terzo salvataggio da 86 miliardi
La Grecia e i suoi creditori internazionali hanno raggiunto un accordo sul terzo piano di salvataggio del valore di 86 miliardi di euro. Il nuovo accordo assicurerà che la Grecia possa ripagare i 3,4 miliardi di euro alla Banca Centrale Europea entro la cruciale scadenza del 20 agosto prossimo.
«Un accordo è stato raggiunto, alcuni dettagli minori sono in discussione in questi momenti» ha dichiarato un anonimo funzionario del Ministero delle Finanze della Grecia, pur non divulgando dettagli relativi all'accordo.
Il ministro delle Finanze della Grecia Euclid Tsakalotos ha inoltre confermato che ai negoziati mancano solo "due o tre piccoli dettagli" per essere finalizzati.
Il nuovo accordo, che arriva dopo l'ennesima maratona di discussioni ad Atene tra il governo greco e i negoziatori della Banca Centrale Europea, del Fondo Monetario Internazionale e del Meccanismo di Stabilità Europeo, permetterà alla Grecia di rimanere nell'Eurozona ed allontanare il pericolo di bancarotta.
Poco prima funzionari del governo greco avevano affermato che i negoziatori avevano raggiunto un accordo sui target fiscali del paese.
Secondo un funzionario anonimo citato da Reuters, il governo guidato da Alexis Tsipras avrebbe promesso un obiettivo di deficit primario dello 0,25% di PIL nel 2015 e un surplus nel 2016. L'obiettivo di avanzo primario, che non include i pagamenti degli interessi sul debito, per il 2018 è del 3,5%.
Per quanto i dettagli dell'intero accordo di salvataggio non siano stati ancora rivelati, la BBC riporta che esso include la creazione di un nuovo fondo per le privatizzazioni indipendente. Le privatizzazioni sono state una questione chiave nei negoziati di salvataggio sin dal loro inizio nel lontano 2010.
Tra gli altri elementi dell'accordo ci sono tagli alle spese, la riforma delle pensioni e della pubblica amministrazione, aumenti delle tasse e provvedimenti per affrontare il problema dei mutui in sofferenza in pancia al settore bancario greco.